capitolo 13

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Rimannemo a guardare la città svegliarsi per ore. Poi sentii la mia pancia brontolare e decisi che era ora di mettere qualcosa sotto i denti.
Mi diressi in cucina, cosciente che lui mi stava seguendo, tirai fuori tutto ciò che avevo in dispensa e poi affermai:

"Allora, abbiamo latte, aranciata o tè da bere...poi un pacco di cereali quasi finito e della Nutella. Cosa preferisce, signore?"

Lui si accigliò e non mi rispose. Allora io sbuffai e, puntandogli un dito contro, dissi:

" Vorresti dirmi che non hai fame? Su, ora smettila di fare il broncio e decidi"

Lui smise e mi si avvicinò lentamente, fissandomi negli occhi. Sentii l'ansia crescere. Poi, arrivato quasi al mio viso, cominciò a ridacchiare.

"Allora, signora cuoca, dove posso trovare un po' di pane per la Nutella?"

Che sollievo, mi misi a ridere anche io e glielo passai.
Mentre io mangiavo i miei cereali dalla tazza, lui divorava fette e fette di pane e Nutella.

"Ah e quindi non avevi fame, eh?"

Ancora masticando mi rispose:

"È che di solito le ragazzine non offrono del cibo ai loro aguzzini!"

"Ah quindi ora sarei una ragazzina?"

Finsi di mettere il broncio e incrociai le braccia. Poi sentii il suo fiato freddo sul collo...

"Sì, sei decisamente una ragazzina intrattabile e molesta..."

Poi mi leccò il collo. Mentirei se dicessi che non mi piacque. Chiusi gli occhi e piegai la testa, mentre senza accorgermene gli afferrai i capelli e glieli tirai.
Così come aveva iniziato, si staccò, lasciandomi con una strana sensazione.

"Sei davvero un idiota, Jeff..."

Sentii la sua risata

"Oh si, hai proprio ragione."

Dopo aver lavato i piatti, tornai in camera mia, ma lui non era lì, che se ne fosse andato? Avevo una sottile preoccupazione mentre lo cercavo ovunque. In cucina no, salotto no, camera di papà no...aprii la porta del bagno e...Eccolo, si stava guardando allo specchio.
Tirai un sospiro di sollievo. Poi però vidi il suo viso...non prometteva nulla di buono.

"Dimmi, Alice... tu mi trovi bello?"

A quella domanda spalancai gli occhi. Cosa avrei dovuto dire?
Gli andai vicino, finsi di analizzare il suo viso con faccia critica e...

"Beh con tutti questi capelli davanti alla faccia come faccio a dirlo??"

Lui mi squadrò sospettoso e poi sussurrò con un sorrisetto

"Beh perché non mi aggiusti un po', allora?"

Si levò la maglietta e poi i pantaloni, rimanendo in boxer. Mi cadde lo sguardo sul rigonfiamento dei suoi boxer e subito guardai altrove. Aveva un fisico snello e asciutto ma decisamente tonico. La pelle era bianca e piena di cicatrici. Entrò nella vasca e aprì l'acqua.

"Beh tu non vieni a farmi un bagnetto con zio Jeff?"

Disse maliziosamente, si era accorto del mio imbarazzo.
Io sbottai:

"No grazie, penso di essere a posto! Piuttosto lavati bene i capelli con lo shampoo alla tua destra e...il bagnoschiuma, quello alla menta."

"Potresti lavarmi tu, se venissi qui con me..."

Cercavo di mantenere la calma e non guardarlo, mentre si sciacquava.
Poi uscì, e mettendosi il mio accappatoio rosa:

"Peccato, hai perso una bella occasione...ma non ti preoccupare, c'è ne saranno molte altre..."

Risi vedendolo ricoperto di quel soffice strato, di sicuro era poco virile. Poi si passò una mano tra i capelli bagnati, portandoli dietro. Ok, questo gesto era molto sexy, nonostante tutto.
Mi si avvicinò, io alzai una mano e la posai sul suo viso, passando con le dita i contorni delle cicatrici che gli attraversavano le guance. Sembrava proprio un sorriso...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 20, 2016 ⏰

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