Ci fissammo di sortecchi per degli interminabili secondi. Stanca della tensione che aleggiava tra di noi, ad un certo punto girai i tacchi e andai in bagno. Lo sentivo mentre quasi gridava:
"Dove vai?! Non ho ancora finito con te, ragazzina!"
In bagno presi delle salviette e tornai indietro. Lui mi squadrava diffidente, nemmeno fossero delle armi mortali.
Mi chinai, ma appena avvicinai una mano al suo viso, lui si ritrasse di scatto.
"Cosa vuoi farci con quelle?!"
"Beh se proprio devo morire almeno vorrei che non fosse per mano di un maiale ricoperto di sangue e fango, se permetti. Insomma, chissà da quanto tempo non ti lavi!"Lui grugní scocciato, ma almeno rimase fermo mentre sfregavo piano il suo viso con le salviette.
Lo ripulii dallo sporco come meglio potevo."Ecco, ora almeno hai un aspetto decente. Non credi?"
Feci un sorriso soddisfatto e buttai tutto nel cestino. Lui senza rispondermi si alzò e andò a specchiarsi.
Mentre era in bagno a contemplarsi allo specchio mi buttai sul letto, e una stanchezza insostenibile mi crollò addosso. Le mie palpebre si fecero sempre più pesanti.
"Ehy, ragazzina, nessuno ti ha dato il permesso di addormentarti!"
Mi prese di forza e mi sbatté al muro, tenendomi per il collo. Il suo viso era a pochi centimetri dal mio, sentivo il suo fiato freddo sulla pelle:
"Sei solo una stupida ragazzina, dovrei incidere la tua bella pelle con mio coltello e leccare il tuo sangue."I suoi folli occhi azzurro ghiaccio erano puntati nei miei, ed io non riuscivo a spostare lo sguardo. Sentivo la testa bruciare per la botta ricevuta. Tutto stava diventando sfocato, mi mancava l'ossigeno.
"Allora... fallo." sussurrai con un filo di voce.
Il suo sguardo cambiò, era... Stupito? Deluso? Compiaciuto?
Sembrava che un insieme di emozioni diverse gli passassero sul volto.
Allentò la presa, confuso, poi si riscosse improvvisamente e, dopo aver ringhiato un "Non finisce qui!", mi lasciò cadere sul letto e saltò giù dalla finestra.Avevo i polmoni in fiamme per la mancanza di ossigeno, e la testa mi girava.
Era davvero successo tutto questo, o stavo impazzendo? Ma l'odore ferroso del sangue mi disse che sì, era tutto vero.Possibile che quel ragazzo così magro solo con un braccio sia riuscito a farmi così male?
Crollai addormentata. Troppe emozioni. Troppe domande.