Nella mia quotidianitá

414 18 2
                                    

X:"Allora Ludovica parlami di te"
L:"Parlare di me?!Si metta comodo perché non so da dove cominciare"
X:"Dall'inizio"
L:"Lei è molto simpatico sa?!"
X:"E lei molto ironica,la prego cominci"
L:"Mi chiamo Ludovica, ho ventuno anni e sono una fallita"
X:"Ludovica perché dice così?!"
L:"bhe è molto semplice, passo le mie intere giornate su un letto senza riuscire a dare un senso alla mia vita"
X:"Cosa le manca?!"
L:"Non ho un obiettivo, non ho un sogno, mi sento circondata dalla falsità, non ho degli amici veri,non ho un ragazzo e i problemi con mia madre di certo non sono d'aiuto"
X:"Mi parli di una cosa alla volta, lei non ha un sogno sin da piccola?!"
L:"Si da piccola avevo molti sogni ma adesso anche solo pensarci mi fa mancare l'aria"
X:"prova spesso questa sensazione?!"
L:"Quasi ogni giorno e diventa ogni giorno più difficile calmarmi"
X:"continui"
L:"Non so, io mi guardo intorno e vedo che ognuno sta facendo qualcosa per realizzare un sogno o addirittura qualcuno ci è già nato con un talento. Poi ci sono io l'inutilità fatta persona. Sento di odiare tutti voi perché siete fortunati a sapere quello che volete mentre io mi sento la pecora nera del gruppo"
X:"C'è qualcosa che le piace fare?!Anche una cosa che lei reputa stupida"
L:"In realtà non so dirglielo, io non ho fatto molte cose nella mia vita e non posso neanche provare a fare qualcosa sperando che mi piaccia e mi vada bene"
X:"Mi parli di sua madre"
L:"mia madre non è una donna cattiva, semplicemente vive di Paura e la riflette su di me.. Mi sembra assurdo di essere trattata come una tredicenne, io ho bisogno di uscire, fare esperienza, vivere la mia vita senza stare a pensare che quando rientro a casa ci sarà l'ennesima litigata. Molta della mia negatività me l'ha trasmessa lei"
X:"I suoi amici invece?"
L:"ho sempre cercato un amica con cui condividere tutto e puntualmente venivo e tuttora vengo trattata male, appena mi giro vengono dette le peggio cose su di me.. Io non mi fido più.. Mi sono scocciata di essere presa per i fondelli"
X:"Tenga! Prenda un fazzoletto."
L:"Io Credo che il fatto di trovare un senso alla mia vita mi porti a non riuscire a tenermi una relazione..mi sento così sbagliata...Sono pazza?!"
X:"Non è pazza...sicuramente ha qualche accenno di depressione.
Lei è emotivamente disturbata, ha degli occhi che parlano da soli, basta guardarli per davvero, e capire che lei ha tanto bisogno di essere amata.. Lei sa stare da sola ma non vuole e cerca di colmare il suo vuoto con delle persone che a loro volta sono ancora più vuote di lei... Non si può colmare il vuoto con chiunque, siamo fatti per pochi.
Ma sopratutto se lei non ama se stessa come possono farlo gli altri? Indipendentemente da tutta la situazione."
Ci fu un attimo di silenzio.
X:"le prescrivo dei medicinali per aiutarla a risollevare il morale, in più voglio che lei scriva su un diario tutte le emozioni che prova durante la giornata. E gradirei se si iscrivesse ad un corso o a qualche attività sportiva o ad un club di libri, Cerchi di socializzare."
Si alzò dall'enorme sedia nera, mi porse il bigliettino.
X:"Ci vediamo martedì prossimo alle 15"
Mi alzai cercando di risistemarmi, presi il bigliettino e lo salutai rapidamente.
Uscita fuori da quella porta con gli occhi gonfi e rossi mi guardai attorno e mi sentii...effettivamente non lo sapevo come stavo e forse era meglio così.

Ciao a tutte sono tornata con una nuova storia più vera che mai.. Spero di non deludervi e che continuiate la lettura. A presto ;)

Il sorriso di una vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora