È passata una settimana ed io non ho saltato neanche un giorno di visita.
Mi sono rassegnata e forse anche abbandonata all'idea che purtroppo nonostante tutto il male che mi ha fatto non riesco a stare lontano da lui.
Ho davvero avuto paura di perderlo e di non rivederlo più.
La vita è troppo breve per non fare ciò per cui ci brillano gli occhi.
Oggi Ignazio sarà dimesso ed io lo aspetterò a casa e sarò lì per qualunque cosa possa servirgli.
È ancora parecchio ammaccato, ma si riprenderà.
Alla fine è stato un colpo di sonno e non il messaggio che gli avevo inviato a provocare l'incidente.
Ignazio dice che il mio messaggio l'ha salvato e gli ha dato la forza di reagire per chiamare aiuto.
Non so se credere a ciò che dice ma sicuramente l'importante è che stia bene.
Quando mi guarda con quegli occhi sento che non c'è cosa più bella, rimango completamente incantata e sembro anche un po' ritardata onestamente, ma poco mi importa.
Ignazio è steso sul divano e guarda la semifinale della Champions. Stasera gioca la sua squadra, la Juve.
Io del calcio non ne so nulla infatti me ne sto in disparte a farmi un po' di gossip su Facebook.
I:"Ludo"
Alzo la sguardo
"Dimmi"
I:"Perché sei qui?! Insomma io pensavo mi odiassi e non volessi piu vedermi"
"Dobbiamo parlarne proprio adesso?"
I:"Si! È una settimana che rimandi questa conversazione. Insomma prima mi dici addio e poi ti trovo ogni giorno vicino al mio letto".
Credo sia giunto il momento di dirglielo, non posso più rimandare.
"Ecco io avevo intenzione di lasciarti andare un po' per paura, un po' per orgoglio, ma quando mi sono resa conto che ti stavo perdendo ho messo tutto da parte e sono corsa da te.
Tu sei molto più importante del mio orgoglio e di ogni paura."
I:"hai fatto bene anche perché non ti avrei lasciata andare via così facilmente dalla mia vita"
"ci tengo a specificare che ho ancora problemi di fiducia nei tuoi confronti, ma spero di riuscire a superarli insieme"
I:"ti dimostrerò il vero me stesso."
"Non farmene pentire"
I:"te lo prometto! Adesso vieni qui ad abbracciarmi"
"E se non voglio?!"
I:"non vorrai far alzare un povero paziente impossibilitato"
"Certo che sei proprio un paraculo!"
I:"Un paraculo carino?!"domanda facendo gli occhi da cucciolo bastonato.
"Già..." sospiro e mi avvicino a lui che subito mi circonda il braccio attorno alle spalle.
Finalmente mi sento a casa. Mi sento bene.
Posso tirare un sospiro di sollievo e godermi l'attimo.
Per adesso.Sono tornata! I'm back!
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Il sorriso di una vita
Fiksi PenggemarLudovica è una ragazza di 21 anni che non ha la più pallida idea di come gestire la sua vita. Un giorno in preda ad una crisi di nervi incontra Ignazio che le apre gli occhi e forse anche il cuore.