》Capitolo 10

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Dove Miwa resta intrappolata in un muro e dai Sakamaki inizia una guerra.

Miwa's P.O.V.

"Yosuke dovrebbe, davvero, piantarla di chiudemi nei suoi stupidi portali! Non siamo più i centenari di una volta! Adesso mi ritrovo qui, bloccata nello spazio-tempo in un muro. Oh, mi sentirà, come sentirà, quando uscirò da questo stupido muro!

Però... sembrava davvero proccupato, prima di gettarmi dentro quel maledettissimo portale . E poi Alexander non era con noi... E se ci avessero trovati... Il mio dolce, piccolo, indifeso Yosuke... NON PREOCCUPARTI ti salverò io... Per poi farti soffrire le pene dell'inferno... " Pensai. Ma alla fine, ero bloccata, senza via di fuga, dentro il muro, sperando che qualche essere nel mondo aprisse un portale*.

Era passata una settimana da quando il maggiordomo della famiglia Isayama, Alexander e il primogenito della famiglia Nishizoko, Takashi, erano arrivati alla magione dei Sakamaki.
Nell'aria c'era un sacco di tensione, dovuta da Subaru e da Takashi, che si contedevno la compagnia di Mikasa, all'insaputa di questa, che voleva solo passare del tempo con Kanato, che scappava da lei. La tensione, inoltre, aumentava quando Reiji e Alexander si trovavano nella stessa stanza. Il vampiro, per vendicarsi dell'umiliazione di una settimana prima, aveva più volte provato a "far abbasare la cresta" al maggiordomo, fallendo miseramente. L'ultimo tentativo era quello finito peggio: Reiji aveva una tazza di tè "speciale" per il demone. Ma Alexander, avendo letto nella mente del vampiro, si era ben curato di non bere, e di versare il contenuto della tazza, sui pantaloni di Reiji, esclamando un: 《 Hai ancora molto da imparare sui demoni. 》
Nezu, invece, per distrarsi dal fardello degli spasimanti della sorella, aveva deciso di cimentarsi nell'apertura di portali, insieme a Shu, che si era offerto, scaturendo la confusione e lo stupore dei suoi fratelli. L'unico motivo per cui si era proposto, era per far distrarre Nezu e per evitare che espodesse in un moto di rabbia e uccidesse tutti in quella casa. Dopotutto avrebbe avuto anche ragione: quando un pazzo squilibrato, sterminatore di muri*, e un'indegno, stupido, puzzolente, lincantropo si contendono la proprio sorella, che va dietro all'ennesimo pazzo sadico omicida*, la reazione di Nezu poteva essere la più normale.
Così, Shu si ritrovò nella stanza dei gemelli, munito di guantoni da forno, cuscini legati al torace e alle ginocchia, e uno scolapasta sulla testa, pronto per ogni evenienza. La prima volta la sua testa si era trovata in Alaska, mentre il suo corpo in India, le ultime volte, invece, le cose era miglorate un pochino, del tipo che la parte superiore del corpo era sulla Torre di Tokyo e quella inferione sulla Torre di Pisa.
Miwa Isayama, sentiva delle varie scosse, e sperava vivamente che non fosse suo figlio, era un tantino imbranato con i portali...

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Spazio autrici:
* 1. Lo spazio-tempo si collega all'esterno con i portali. La Signora Miwa spera nell'apertura di uno di questi per poter uscire dallo spazio-tempo. Certo si troverebbe nel luogo in cui è stato originato il portale, ma meglio di niente.
2. Non abbiamo nulla contro Subaru, ci piace molto.
3. Nezu chiama così Kanato perché, durante la settimana, mentre gironzolava per la proprietà ha scoperto i corpi delle altre spose sacrificali.

Speriamo che il capitolo vi piaccia, che votiate e che commentiate. Ci scusiamo se è breve, ma è un intermezzo, scoprirete tutto prossimamente. A causa dell'inizio delle lezioni, gli aggiornamenti saranno meno frequenti, ci scudiamo in anticipo se alcuni saranno corti.
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