》Capitolo 15

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Una serie di grida e schiamazzi si diffuse per tutta la magione Sakamaki, ad interromperle fu una voce profonda: 《Calmatevi tutti! BASTA!》La sala si girò a guardare il giovane uomo che guardava tutti dalla sua incredibile altezza.
《Y-Yui... Sei tu?》Chiese uno scioccato Ayato, tossichiando cercando di schiarire la voce.《Certo che sono io... Tavoletta! Che domande...》Rispose il ragazzo aggiustandosi il cravattino ghignando.
《Alexander cosa sta succedendo? Cosa hai fatto Yui? Perchè la mia voce è così flebile?》Ayato guardò agitato il demone, che sembrava essere cresciuto in quei pochi secondi. Alexander ridacchiando sotto i baffi,rispose al vampiro: 《 Oh, non gli ho fatto niente, Bambolina!》

Il silenzio calò sulla stanza, interrotto dal respiro iroso di Mikasa, e dai singhiozzi di Nezu. Difatti erano rimasti nella stanza sono gli Isayama, Alexander e le due spasimanti di Mikasa.
I Sakamaki si erano ritirati nelle loro stanze per motivi differenti: Reiji stava pianificando la vendetta contro Alexander, cercando di pensare ad altro; Shu stava sonnecchiando da qualche insolita parte, del tutto incurante del nuovo corpo; Kanato aveva trovato un abito da sposa ricamato a mano dalle sarte più esperte, e il pensiero di darlo ad una nuova sposa sacrificale le sembrò così assurdo in quel momento, e corse ad indossarlo, sentendosi magnifica.
Ayato, invece, aveva teletrasportato se stesso e Yui nel giardino di rose,  dell'ormai sorella Subaru, per discutere del suo strano comportamento.
Il vampiro non era così diverso, era più basso e il suo corpo era diventato più sinuoso. I capelli rosso fuoco erano di poco più lunghi, con un ciuffo più corto da un lato. Mentre Yui era parecchio cambiata sia esteriormente che interiormente, non sapeva cosa la facesse comportare in quel modo, ma si sentiva così libere, e le sembrava che tutta la sua ingenuità fosse sparita in una bolla di sapone.
I suoi blocchi mentali che le impedivano di reagire alle offese e agli oppressi dei Sakamaki e dalle altre persone sembravano esseresi volatilizzati.

Nel salone Nezu si era acciaccato accanto alla madre, singhiozzando.  La sua poca virilità era del tutto scomparsa e ciò lo rendeva depresso e sull'orlo di un esaurimento nervoso. La madre cercava di consolarlo come faceva quando era bambino, accarezzandogli i  capelli di quel rosa improponibile, che per anni gli erano costati prese in giro e dispetti.
"Nezu con la gonnella, Nezu con la gonnella!"
Alexander aveva esagerato, si era sentito una vera e propria melma, si era fatto prendere la mano e non credeva di nuocere così tanto al suo padroncino.
Uscì in silenzio dalla stanza, solo, triste, sentì emergere il suo lato umano,non gli importava più di cosa avrebbero detto i suoi simili, sarebbe tornato nel suo mondo per cercare un rimedio, non potendo farli tornare normali di persona. Non gli importava neanche della punizione che avrebbe ricevuto per essersi messo alle dipendenze di una razza così inferiore e di essersi anche affezionato a loro. L'avrebbe trovato, a costo della propria immortale vita.
Il portale si aprì il gelido vento e l'odore di zolfo investirono il demone, che prendendo un profondo respiro entrò.


Angolo autrici:

SIAMO TORNATE ALLA VITA (QUASI)!
I nostri professori preferiscono l'assenteismo a finire programmi e interrogazioni. Il professore di francese (sì, perchè lo scientifico non era già abbastanza faticoso e somigliante un dissenatore per noi, quindi la classe con storia in francese e francese ci sembrava perfetta!) deve portaci i compiti da due mesi e iniziare le seconde interrogazioni, e quella di fisica è sparita, insieme ai compiti, in un buco nero.
Siamo sfinite e stressate, tanto stressate.
Ci dispiace per lo sfogo e speriamo che il capitolo vi sia piaciuto.

A presto💜

Omote 👼 & Ure 👿

Shinto Power  》Diabolik Lovers (AU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora