》Capitolo 14

84 9 0
                                    

Dove Miwa architetta la sua vendetta.

Miwa, posando la tazzina sul tavolino, disse: 《 Ma certo, miei cari figliuoli... Solo che non voglio dirvelo... Devo ancora tramare la mia vendetta per quell'essere di mio marito. 》 E sul volto pallido della donna si disegnò un sorriso malvagio, degno solo dei migliori ghigni diabolici di Reiji. Questi, guardò la donna con tanta ammirazione, non aveva mai trovato qualcuno come lui, condividesse la passione per le torture, e anche per le vendette. Internamente diede sfogo ai suoi urletti da fanboy, pensando di proporsi come suo aiutante, o come cagnolino personale, alla fine gli bastava stare vicino a lei, per poter assisterla nella sua malvagità.
《 Caro, come hai fatto ha cambiarti così velocemente? Perché proprio quell'accostamento di colori? 》 Chiese la Shinto, ridacchiando, rivolgendosi a Reiji. 
Il ragazzo guardò in basso, notando come i suoi pantaloni neri si era misteriosamente trasformati in una vestitino di una soffice stoffa nera, stretto in vita da una fascia rosso rubino. Reiji arrossì visibilmente, vedendo come le sue gambe affusolate si erano tramutate in gambe da ragazza, e al  posto dei pettorali si era accorto di avere delle protuberanze .  
《 Come siamo belli "fratellone"! 》 Esclamò Raito, avvicinandosi a lui e prendendo tra le dita una ciocca dei suoi capelli corvini. " Cosa diavolo? Demone della malora! Io mi vendicherò!"  "Oh, ma certo mio caro, anzi mia cara... Ma sono l'unico che può farti tornare normale, così come te, tutti i tuoi fratelli!"

Nella stanza si propagò la risata del demone maggiordomo, e una luce abbagliante accecò tutti i presenti.
Quando si furono riabituati alla luce, si guardarono intorno, notando come fosse sbagliata tutta quella situazione, tutti in quella stanza erano diventati del sesso opposto: Miwa, da pimpante piccola signora, aveva assunto l'aspetto di un alto uomo, dalla pelle lattea, capelli rosso fuoco, e dai grandi occhi celesti. Il tailleur rosa, si era tramutato in completo giacca e cravatta, sui toni del blu e del nero. Sul volto della "donna", vi era un piccolo sorriso maligno, chissà cosa stesse pensando, o meglio tramando, in quel frangente.
Sua figlia, che adesso definiremo figlio, al contrario aveva impressa sul suo volto un'espressione, che poteva essere definita come disgusto o rabbia, oppure la sua "I Will Kill You" face. Lei non era cambiata poi molto, l'unico cambiamento notevole era la sua altezza: dal tappo di bottiglia che era, si ritrovava ad essere un energumeno da 193 cm. I capelli, del medesimo colore di quelli della madre, gli arrivavano al collo, e l'unico capo di vestiario cambiato in lei era maglietta che da nera era diventata bianca.
Takashi, che era "seduta"accanto a lui, era sconvolto, i suoi cortissimi capelli di un bianco candido si erano allungati di molto, e si raccoglievano in una lenta coda dietro la schiena. I suoi occhi ciano, erano contornati da lunghe ciglia, le fasciature che aveva sul corpo le stringevano molto più del normale, quasi a toglierle il fiato. 
Seduto su una poltrona di fronte Takashi stava Kanato, sulla cui faccia si poteva leggere la rabbia, l'odio  e l'orrore per quella che era diventato. Il suo corpo minuto, non aveva subito trasformazioni radicali, di fatto l'unica aggiunta era il minuto seno. Il suo corpo era fasciato da un tubino nero, stretto in vita da una cintura con un grande fiocco viola. Le maniche erano costituite da del pizzo porpora...

-558

Shinto Power  》Diabolik Lovers (AU)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora