》 Capitolo 3

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Ayato rientrò alla magione, trafelato, trasportando un Nezu privo di sensi, che adagiò sul divano. Subito dopo notó la persona di Raito e iniziò a straparlare, indotto dalla paura: 《 Io non centro! Ha fatto tutto lui... Ha avuto delle convulsioni ed è svenuto! 》 《 Oh, calmati fratello... E' successa la stessa cosa alla ragazza. 》 Ayato parve non ascoltare le parole del fratello e continuò a parlare a vanvera fin quando non entrarono nella stanza Shu e Reij. Il ragazzo si buttò ai piedi, supplicando: 《 Ti prego, non uccidermi! Ha fatto tutto lui... è caduto dall'albero, si è agitato, ha urlato a un gufo, ha avuto le convulsioni ed è svenuto. Io non c'entro! Lo giuro! 》
Il maggiore si sistemò gli occhiali sul naso e scosse la testa, iniziando a parlare: 《 Portalo su in camera e calmati per l'amore del cielo ! Anche sua sorella è svenuta. 》 Ayato si calmò e iniziò a respirare con maggiore regolarità, si mise Nezu in spalla e lo portò su.

Poco prima:
La cena stava per finire, quando improvvisamente si sentì cadere un bicchiere, tutti i presenti si girarono verso il rumore, e videro Mikasa tremare, cadere e svenire. Subaru si precipitò da lei, la prese in braccio e gurdando i fratelli preoccupato, la portò in camera.

Dopo quaranta minuti dalla scomparsa di Nezu, i gemelli Isayama si ripresero: Mikasa scoppiò in un pianto disperato, mentre Nezu iniziò a disegnare sulla coperta cerchi invisibili, farfugliando cose incomprensibili. Yui, che si era addormentata sulla sedia, si svegliò di soprassalto a causa del pianto di Mikasa, e non curante del altro fratello, si precipitò della ragazza, che la stritolò in un abbraccio mortale.
Mikasa piangendo cercò di dire: "Mio padre è stato catturato", ma la parole che le uscirono dalla bocca non furono queste. 《 Mi-mi-muu pappa è patto catulato! 》 Ripetè la frase diverse volte agitando il corpo di Yui, che la guardava come per dire "Questa ha qualche rotella fuori posto! Aiutatemi!"

Yui's P.O.V.
Mi sentì sollevare, e finalmente mi liberai dal abbraccio mortale di Mikasa. Quando toccai terra mi voltai, vidi Nezu con indosso l'epressione seria di Reiji. Il ragazzo era strano, gli occhi, che prima erano di un verde brillante, adesso erano opachi e cupi. I capelli rosa ricadevano senza un preciso sul volto pallido, la cui unica imperfezione erano le due occhiaie enormi. Sembrava essersi anche essersi rimpicciolito nel suo grande maglione sporco di terra.
Con le mani tremanti mi scostò delicatamente una ciocca di capelli e con voce fredda e distante, mi ordinò: 《 Chiama Reiji e Shu, dì a quest'ultimo che è stato catturato. 》

Dato che i gemelli erano in un posto sicuro, Yosuke e Miwa Isayama vennero portati nel bunker sotto la loro magione dal loro più fedele servitore, Alexander. Del bunker non ne sapeva nessuno, nemmeno i proprietari, solo il maggiordomo che lo aveva scoperto facendo spolverando la libreria, e appoggiandosi a un libro che aprì il passaggio.
Passaro dei giorni tranquilli, gli Isayama speravano con tutto il loro cuore che i loro figli fossero sani e salvi. Quando, mentre tutti dormivano, si sentirono dei rumori, come se qualcuno fosse entrato in casa, Alexander si mise subito in allarme, e uscì. Salì al piano di sopra, portando una mano in avanti e iniziando a emanare una fiamma bluastra. Stranamente sembrava tutto in ordine, fin quando il rumore di un vaso che si rompeva lo fece voltare. Il suo prezioso vaso era aterra distrutto in mille pezzi. Qualcuno doveva pagare e quel qualcuno lo stava tenendo fermo stringendolo per l'addome. Alexander si liberò facilmente dalla presa di quel piccolo uomo, colpedolo con il suo fuoco blu. Il piccoletto sembrava inmune ed estrasse qualcosa dalla giacca lunga, colpendo il maggiardomo che svenì all'istante, lasciando campo libero agli aggressori: il piccolo uomo e la ragazza dallo strano sorriso...

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