capitolo 7 "compagna di stanza"

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Entro in camera e resto sbalordida. È una stanza amipia con due letti, due scrivanie, mensole dove appoggiare i libri e un bagno. Una ragazza di una bellezza divina viene verso di me, ha la pelle chiara, occhi verdi, labbra rosse e sottili e dei capelli rossi e mossi. Ha un'aria celestiale. Si presenta « ciao sono Amanda Prince, sono la tua compagna di stanza» ha una voce dolce e gentile.
« io sono Elizabeth Greengrass, ma puoi chiamarmi Liz» dico
« puoi appendere il cappotto, la sciarpa e il capello lì » dice indicandomi un armadio. Appendo la mia roba e Amanda mi aiuta a disfare la valigia, guarda con interesse la mia rosa nera non ancora appassita ma io ignoro.
Dopo aver sistemato anche il letto noto che quello di Amanda ha le travi in legno decorate con varie specie di fiori coloratissimi. « Liz andiamo, ti faccio fare il giro della scuola ». Andiamo a prendere il mio orario in segreteria e ci dirigiamo al secondo piano a guardare le aule.
Le aule sono davvero accoglienti, pulite e ordinate, sono tutte munite di computer, lavagna e lavagna elettronica. Le aule di chimica, fisica,scienze e di informatica sono grandi e munite di qualsiasi attrezzatura.
C'è anche l'aula di geografia, la mia vecchia scuola aveva solo l'aula di chimica e una palestra per miracolo! L'aula di geografia era piena di cartine geografiche, planetari e un album di fotografie di luoghi che visitano gli studenti in vacanza o in gita con la scuola.
La biblioteca è grandissima, un sogno ad occhi aperti, ci sono tanti libri di ogni genere  e tipologia, in fondo ci sono i banchi per chi volesse leggere o studiare.
È ora di pranzo, decidiamo di andare in mensa. Prendo l'arrosto e purè di patate, come dolce la torta a cioccolato con una cioccolata calda. Ci andiamo a sedere vicino la finestra e iniziamo a parlare.
« da quando sei in questa scuola?» chiedo
« da circa un mese, mi hanno portato qua per le mie stranezze...»
« che tipo di stranezze?» dico cacciando un boccone in bocca
« ehm, diciamo che... Sono molto affezionata alle piante. Lo so, è strano...»
« per me no. Mi hanno mandato qui perché sono convinti che ho bruciato di proposito la palestra della mia vecchia scuola...»
Amanda scoppia in una risata fragorosa che contagia anche me.
« allora, ti trovi bene in questa scuola?»
« benissimo, spero che ti troverai bene anche tu»
«lo spero anch'io » dico.
È sera, mi preparo per andare a dormire, noto che Amanda sta giocherellando con uno dei suoi fiori del letto.
« Liz, hai sonno? » mi chiede lei
« no, sono troppo in ansia per domani per addormentarmi. Tu?»
« no, perché in ansia? Mica stai andando a morire, è solo un normale giorno di scuola »
« lo so ma, ho paura di come mi repunteranno e inoltre è anche il mio compleanno e...»
Amanda mi interrompe « Cooosa? Domani è il tuo compleanno? È quando avevi intenzione di dirmelo?»
« ma tanto non importa a nessuno del mio compleanno e soprattutto di me» dico ridendo come se fosse un " mi sembra ovvio, no?"
Lei mi abbraccia forte e mi dice « a me importa di te». Questa ragazza è un tesoro, sento che di lei mi posso fidare.

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