capitolo 16 "Incantah, la città delle streghe"

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"Duemila vite di uomini fa, una strega Arella Blairon e lo stregone Loxias Cosmock erano innamorati follemente l'una della l'altro. Come ogni amore presenta un'ostacolo, la malvagia Kathleen Karl non sopportava il loro amore. Gelosa della loro felicità perché lei amava una persona che non ricambiava i suoi sentimenti, decise di porre fine a tutto questo spezzando il loro legame.
Si presentò sulla collina dove i due innamorati si stavano sposando e disse che nessun amore può durare eternamente, specialmente il loro. Kathleen e Arella si lanciarono incantesimi mortali contro che però morirono tutte e due trasformandosi in rose nere che coprirono tutta la collina. Le rose di Arella erano diverse da quelle di Kathleen, le sue brillavano perché è morta per amore, mentre quelle di Kathleen emanavano una strana aurea nera, perché lei è morta per invidia. Loxias ormai triste di aver perso il suo unico amore, si trasformò in un cielo nero pieno di stelle...
E così nacque Incantah, la città delle streghe."
Rose nere... Guardo la mia rosa sul comodino, ancora viva, ancora lucente. Possibile che quella rosa prima era qualcuno che era morto amando? Ma succede solo alle streghe? Agli umani no di sicuro ma, agli angeli? Ai demoni? Chi può darmi le risposte che cerco? Guardo la sveglia che segna le 6;30. ancora? Prendo la scatola nera con le stelle e, poso gli oggetti: il mantello, il libro, la rosa prima che qualcuno dovesse entrare in camera e, in fine la sfera di cristallo ma, vedo qualcosa... Vedo me, in biblioteca nel reparto di storia, cerco un libro sul medioevo. È forse un segno? Senza vedere altro poso la sfera nella scatola e la nascondo sotto il letto, mi vesto velocemente e scendo in biblioteca. Vado nel reparto ed inizio a pensare a cosa mi possa servire un libro del genere, forse per una ricerca di storia? O per saperne di più sulle streghe? Beh in realtà ho un mucchio di perplessità: la loro morte, il loro potere, come si fa a riconoscerle... Quando muoiono diventano veramente delle rose o vanno a finire in un limbo dell'Inferno? Hanno veramente bisogno di una bacchetta per fare delle magie? Come faccio a riconoscere una strega? Cos'è il limbo damnationis ?
In biblioteca regna un silenzio tombale, di solito c'è sempre il rumore di qualcuno che sfoglia un libro o che digita qualcosa al computer, ma sta volta non c'è alcun tipo di suono. Cammino cercando quel reparto, ad un tratto sento russare, seguo quel suono fino alla postazioni dei computer dove trovo la bibliotecaria che dorme profondamente. Ha i boccoli d'oro tutti scompigliati, il trucco sbavato, la camicia sbottonata e le scarpe con il tacco buttate in un angolo sotto il tavolo. Mi avvicino a lei e guardo le scartoffie che ha sotto il braccio, sono richieste per acquistare nuovi libri tra cui dei libri in latino. Una volta per esercitarmi a tradurre ho letto Harry Potter e la Pietra Filosofale in latino, mi è servito molto. Prima di allontanarmi lancio un ultima occhiata al computer e noto che la bibliotecaria era intenda a comprare una piastra per capelli su internet. Raggiungo lo scaffale e cerco un libro che mi possa interessare... "La società nel medioevo"; " ordine cavalleresco "; " stregoneria del medioevo "... Trovato! Lo prendo ed inizio a sfogliarlo, sono entusiasta di essere riuscita a trovarlo in fretta. " le streghe si riconoscevano dai capelli rossi, dal neo dell'iride dell'occhio (il segno del diavolo) e dal fatto che erano sempre accompagnate da gatti neri o gufi. Erano di solito donne anziane con un aria tetra ed amanavano un'aria di terrore..."
Una voce mi interrompe « signorina Greengrass! Pensa a studiare già di buon'ora? » dice la preside con un tono mellifluo. Mi sale leggermente il panico, cosa invento adesso? « buongiorno signora preside, stavo solo... Cercando un testo del medioevo, è un periodo storico che mi affascina molto» in realtà non è vero! Odio il medioevo, non mi piace come periodo storico, è così banale per i miei gusti. La preside mi guarda con un'espressione che tende a studiarmi il volto, come se stesse cercando qualcosa nei miei occhi, ma io ho un espressione apatica per confonderla.
« capisco la sua assetata voglia di sapere ma questo, non è un orario raccomandato per venire in biblioteca, dato che si può stare qui dalle 15:00 fino alle 18:00 come specifica il cartello all'ingresso. La prossima volta che la sorprendo a girovagare per la scuola in un orario fuori dalle regole prenderò provvedimenti disciplinari molto seri. Ora, posa il libro immediatamente sullo scaffale e vada ad aspettare l'inizio delle lezioni in camera sua.» poso il libro e mi scuso senza contraddirla, se lo facessi mi butterebbe nella fossa delle Marianne. Mentre raggiungo la mia stanza penso a come avesse fatto la preside ad essere lì, voglio dire, non c'era nessuno un attimo prima, come ha fatto ad arrivare senza fare rumore e così in fretta per giunta? Il suo ufficio è molto lontano dalla biblioteca... Lascio stare la preside e penso a quello che ho potuto leggere. Mia madre non ha i capelli rossi e, per quello che ho visto nei sogni che ho fatto i suoi capelli sono castani. Quel libro mostra un sacco di incongruenze secondo me, ovviamente mi confronto con mia madre, lei non è anziana, non ha i capelli rossi e non ha un orribile neo nell'occhio... Credo che l'unico luogo dove posso trovare delle risposte è Incantah.

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