Bip bip...6.30
Ed è così che la tortura della scuola abbia inizio...Davvero oggi ho poca voglia di alzarmi ma mia madre insiste che devo sistemarmi per dare una buona impressione quindi mi alzo contro tutta la voglia che mi spinge a rimanere a letto e mi avvio disperatamente verso il bagno facendomi una doccia abbastanza veloce
Uscendo dalla doccia con un asciugamano annodato addosso mi avvio verso l'armadio mettendo intimo abbinato un paio di shorts con una maglietta aderente che fa risaltare le curve che ho e sopra ci aggiungo un cardigan
Asciugo i capelli e li pilastro per bene creando dei lisci perfetti e devo ammettere che neanche mi riconosco infine termino il tutto truccandomi e mettendomi le mie air max bianche
Prendo lo zaino e incomincio a scendere giù per la colazione quando sento un urletto disperato dalla stanza di mia sorella
Mi sporgo leggermente aprendo la sua porta
<<sara buongiorno stai bene ?>><<ehm si no anzi no proprio no>>
<<come mai?>>
<<perché andrò a scuola con te che sei mia sorella e mi vergogno terribilmente>>
Rimango stupita anzi rimango proprio male
Mentre poi scoppia a ridere e si corregge
<<no okay scherzo sorellona senti sto sclerando perché non so come vestirmi>>
<<ti aiuto io>><<oh grazie>>
Dopo circa quindici minuti finalmente abbiamo finito la scelta dei vestiti e abbiamo optato per dei leggins con una maglietta rosa con le maniche a pipistrello e per scarpe chiuse con tacchetto di gomma nere per la mia fastidiosa e vanitosa sorellina
Certe volte sembriamo proprio l'opposto
Scendiamo entrambe a fare colazione alla svelta per avviarci a scuolaAnche perché dovremo aspettare il pullman
Abbiamo avuto la fortuna che sia arrivato esattamente cinque minuti dopo la breve attesa alla fermata
Entriamo facendoci spazio tra la gente
Tra un "permesso" "scusi" finalmente abbiamo trovato posto e siamo sedute quando una donna incinta si mette proprio vicino a me e ho la faccia ad altezza pancione
Quindi non mi resta altro da fare
<<si vuole sedere?>> chiedo con mezzo sorriso<<grazie>> risponde ricambiando il sorriso
Mentre mi alzo vado a sbattere contro qualcuno
<<Oddio scusa>> dico mortificata girandomi e sentendomi in imbarazzo per la botta forte che gli ho dato
Il soggetto su cui sono andata a sbattere alza lo sguardo e scopro che è un ragazzo ed ha degli occhi stupendi e...i miei pensieri sono interrotti dalla sua voce<<senti è già una giornata di merda in più incontro gente impedita come te quindi fai più attenzione>> dice in cagnesco
un ragazzo con tanta bellezza ma con un carattere orribile
<<beh mister odio il mondo se è una giornata di merda sono affari tuoi e con me abbassa i toni>> socchiudendo gli occhiLui mi guarda per poi tornare serio
<<levati vah>>dice facendomi quasi sobbalzare dal suo tocco sul mio braccio
E seguendolo con lo sguardo noto che si sta posizionando per uscire proprio alla fermata mia e di Sara
Faccio segno a Sara che si alza chiedendo permesso alla donna in gravidanza e facendosi largo tra tutti i vecchietti
Scendiamo e sara mi guarda con una scintilla negli occhi
<<Sara che ti prende?>><<Sorellona hai litigato con un figo da paura e fai anche la finta tonta>>
<<oh dio ti prego smettila e tanto per la cronaca preferirei stare con un cesso con un minimo di intelligenza piuttosto che con quell'esemplare di scimmia non sviluppata>>
Mi guarda sbuffando e aumenta il passo e cerco di raggiungerla quando vado di nuovo a sbattere ma stavolta facendo cadere i libri di...
<<ma cazzo di nuovo tu? Ma che fai mi segui razza di impedita?>>strilla l'odiosoStringo i pugni <<oh senti a me non mi parli così è chiaro?! Non ti permettere più e mostra un po di rispetto>> dico tutto d'un fiato
Ad un certo punto arriva una biondina tutta ossigenata e si butta addosso a lui mettendo le mani nelle zone più private di lui insomma
Lui geme e poi posa lo sguardo su di me gesticolando di andarmene
Io lo faccio ma non perché me lo ha detto lui ma semplicemente perché vomitare di mattina non mi pare giusto mi sporcherei tutta la roba quindi levo quella scena di quei due dalla mente e mi metto a cercare mia sorella
Quando finalmente la trovai la notai parlare con un ragazzo della sua età credo e quindi per non interrompere i suoi flirt mi avviai verso la segreteria che come posso notare e piena di persone in coda
Quindi per non rischiare di perdere il posto mi metto dietro al biondino niente male direi
Lui si gira come se mi avesse letto nel pensiero e mi guarda con sorpresa
Quando sta per aprir bocca l'odioso e la biondina mi tagliano la strada e si mettono davanti a me in coda rubandomi il posto<<senti coso ti levi?>> dico gesticolando disperatamente sperando che arrivi un neurone al suo cervello ma niente da fare
<<no non mi levo ora ci siamo noi miss impedita quindi taci>>
Ci manca poco che mi metta a urlare insultandolo ma proprio quando stavo per farlo una voce mi difende
<<cameron smettila insomma ma hai dei comportamenti proprio di merda a volte>>
Mettendomi in punta di piedi noto che è il biondino ad aver preso le mie difese quindi lo guardo con aria interessata
Quindi si chiama cameron l'odioso Pff
<<ohh andiamo ma fai sul serio? Difendi una bimba sporca ancora di latte?>>disse l'odiosoLa biondina fa un verso strano isterico e solo poco dopo capii che era una risatina
<<senti cameron o come ti chiami se io sono sporca di latte la tua compagna e sporca di altro>>
Il biondino rise mentre la bionda evidentemente non avendo capito la battuta corse in bagno pensando di essere sporca davvero mentre cameron l'odioso mi guardò con aria di sfida è se ne andò dalla parte opposta della biondina
Così feci due passi per rimettermi al posto che ero prima
Il biondino si avvicinò facendomi un sorriso per poi aggiungere
<<scusalo di solito non è così>> dice mortificato<<oh ti prego vuoi dire che sono stata io a tirare fuori il meglio di lui?>>
Lui ride e io mi sono praticamente imbambolata guardando la sua bocca<<oh che sbadato non mi sono neanche presentato piacere sono justin>>
<<solo justin?>>
<<justin Dallas>>
<<piacere martina>>
<<solo Martina>>chiese imitandomi
<<Martina Evans>>
E così cominciammo a parlare e una cosa tira l'altra e in sua compagnia ci stavo proprio bene
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Carpe Diem
RomanceMartina Evans,ragazza di 18 anni con mille sogni e mille progetti. Una vita discreta,un equilibrio quasi stabile. "Quasi" proprio perché grazie a un ragazzo e a una serie di avvenimenti la vita tanto equilibrata diventerà un turbine di emozioni co...