Capitolo 1

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Mezzogiorno...
Qualcosa mi sveglia di soprassalto,cerco di aprire gli occhi e credetemi che è un impresa quasi impossibile quando si ha ancora sonno...
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"Aprendo" gli occhi vedo la figura snella di mia madre aprire le tapparelle facendo come sempre un delicato e fastidiosissimo rumore

Mi guarda sorridendo con aria iper attiva
<<oh piccola mia perdonami ma vedere abbassate le tapparelle con questo sole mi dà fastidio quindi alzati dormigliona e quasi dimenticavo di dirti buongiorno piccola mia!!>>

Mi chiedo come le madri la mattina possano avere questa energia e mi chiedo perché debbano usarla contro i figli per svegliarli

<<mamma è presto ho sonno e poi non posso abbandonare il letto>>

Quasi un attimo credetti di averla convinta ma purtroppo mi sbagliavo...

<<Martina non ripeto le cose due volte e comunque non è presto anche perché è mezzogiorno e tra poco dobbiamo mangiare quindi alza le chiappe dal letto lavati e vatti a vestire>>

Per non sentirla più fare questi strilletti acuti per rimproverarmi mi alzo e vado a lavarmi faccia e denti per poi proseguire il restauro mattutino con la doccia
Esco dalla doccia e metto un po di musica mentre mi vesto con una maglietta nera e dei jeans aderenti neri con uno strappo sulle ginocchia e per finire mettendo in ordine i capelli asciugandoli e piastrandoli, creando dei piccoli boccoli sulle punte

Uscii dalla camera sperando in una serena giornata quando qualcosa mi colpii in faccia e quando finalmente mi alzai da terra vidi la mia "adorata"sorellina
<<ma si può sapere che ti è preso?! Per caso hai le mestruazioni?!>>urlai
<<oh mio dio sorellona non puoi capire la tua faccia quando sei caduta pensa che questo scherzo l'ho visto fare su YouTube su una pagina dove spiegavano dei tutorial su come far spaventare le persone>> disse ridendo e fregandosene di quanto io fossi arrabbiata
<<Sara c'è un tutorial su come spaccare la faccia alle sorelle minori?>> tutto questo lo dissi con un sorriso malefico
Quando lo notò face una faccia preoccupata e scappó per le scale

Quasi dimenticavo di presentarla...mia sorella si chiama sara ha 15 anni anche se ha il cervello di una scimmia appena nata
Ma comunque ha la fortuna di avere una sorella "paziente" per modo di dire ovviamente

Rincorrendola la presi in meno in meno di due minuti anche perché in una casa non puoi avere molta abilità di sfuggire

<<ragazze basta dio mio ma quante volte devo dirvi che tra sorelle non si litiga e benché meno si corre per la casa come delle bambine di due anni quando se ne hanno di più e adesso fate il vostro dovere e venite a salutare papà>>
<<papaaaaaaa>>urlammo in coro io e mia sorella guardandoci in cagnesco per chi arrivare prima a salutarlo

Come previsto arrivai prima io trassando

<<ciao papà>>dissi baciandolo e mia sorella fece lo stesso poco dopo
Mamma aveva preparato il piatto preferito di me e mia sorella cioè la carbonara 
Ma tutto questo in testa mi mise mille turbe mentali sul perché lo avesse fatto ma forse solo per gentilezza non posso sempre arrivare a secondi fini
Quando mio padre con aria preoccupata disse <<Sara e Martina io e la mamma dobbiamo parlarvi di una cosa...>>
Feci segno di continuare a parlare e così lui riprese
<<...sapete entrambe che sono uno chef e che il mio lavoro può offrirmi varie opportunità come l'esigenza di partire dal luogo in cui si vive adesso..fatto sta che mi il capo ha proposto di fare lo chef per una persona molto importante in amministrazione politica e siccome potete immaginare che si guadagnerà molto stavo pensando di accettare ma ovviamente non posso accettare senza la vostra opinione anche perché sarà un trasferimento fisso e comporterebbe cambiare amici,cambiare casa,cambiare scuola e decisamente cambiare aria come ho già detto posso anche rifiutare ma capite che è una proposta davvero allettante e sopratutto il lavoro che mi è stato assegnato e in California >>

Io e Sara eravamo completamente sotto shock...
Come potevamo abbandonare tutto? Sarebbe stato abbandonare la nostra vita per riviverne un altra
California??? E Torino ?! La mia città quella in cui sono nata...quella che non pensavo di lasciare così facilmente

Carpe DiemDove le storie prendono vita. Scoprilo ora