capitolo 6

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Il primo giorno di scuola tutto sommato andò bene senza nessuna complicazione apparte quel coso odioso di nome cameron dal carattere di merda

invece con justin legai davvero molto e mi ero scambiata anche il numero di telefono ma la giornata non andò bene solo per me ma anche per mia sorella che stava gia legando con due o tre ragazze e un ragazzo 

beh certo non conoscevo ancora la mia classe e neanche mia sorella la conosceva perche la segretaria ci spiegò che la scuola doveva fare l'inserimento dati nella classe che dovevamo frequentare

intanto eravamo uscite da scuola e aspettavamo l'autobus quando due voci,una maschile e una femminile mi distrassero

girai per farmi sempre meno i cavoli miei e con mia grande sfortuna vidi cameron e la biondina...no aspe stavolta era rossa...sono miope ma i capelli li distinguo ancora

non e possibile che quel ragazzo ne aveva cambiate due in un solo giorno anzi in una sola mattinata...ancora fatico a crederci che esista un esemplare come lui

<<ciao miss impedita>> disse con un ghigno sulla faccia l'odioso

non lo degnai di uno sguardo e mi girai dall'altra parte ma proprio quando stava per riaprire quel cesso di bocca,justin mi raggiunse correndo nella mia direzione

<<ciao bellissima>>disse trionfante di vedermi

e quando si accorse della presenza di cameron aggiunse <<ciao cam>>

cameron lo guardava infastidito <<ciao lecchino>>

per togliere la tensione evidente tra quei due chiesi riferendomi SOLO e SOLAMENTE a justin

<<anche tu aspetti questo pullman?>>chiesi

<<si certo>> disse

<<strano stamattina non ti ho visto>>

<<eppure oggi in pullman c'ero>>

mentre stavo per continuare il discorso cameron l'odioso rise come se non ci fosse un domani

<<mio caro justin non si e accorta della tua presenza perche era occupata a buttarsi addosso a me mi spiace ma non la da a te>>

ormai rossa dalla rabbia

<<tu...>>dissi indicandolo

<<...sei proprio un coglione sei solo invidioso perche justin e migliore di te brutto idiota e non sono come quelle troie che usi non la do al primo che passa>>

<<okay verginella>>

non risposi più per paura della prossima reazione che rischiavo per fare...quindi prenderlo a sberle in quella faccia da culo che si ritrova

effettivamente in tutta questa scena c'erano testimoni quindi mia sorella e la troia rossa che mi guardavano come se fossi una serie televisiva a cui assistere

odiavo ogni singola parte di quel ragazzo cazzo...

sul pullman passammo il tempo, io ignorando lui e scherzando con mia sorella e justin e lui ignorando me quindi facendosi la rossa

mi veniva un nervoso guardarlo nei suoi atti amorosi con quella in un luogo pubblico che avrei preso entrambi a schiaffi talmente tanto da farli diventare intelligenti o almeno da far crescere un neurone in quelle teste di culo

io e mia sorella salutammo justin ignorando cameron e scendemmo alla nostra fermata e sapevo per certo che varcata la porta di casa mia sarei stata avvolta dalle mille domande di mia mamma e mio papà

ma non fu cosi...

<<sara apri piano con quelle chiavi>>la rimproverai notando che stava sfasciando la porta

aperta la porta notammo un silenzio pazzesco in casa e sicuramente quel silenzio era la prova che non c'era nessuno quindi non c'erano domande yeee

<<ma la mamma?>> chiese mia sorella

<<non lo so>>risposi in sincerità

andai in cucina notando effettivamente una pentola sul fuoco ma era strano...forse si sarà dimenticata boh...

<<martyyyyyy corri>>

raggiunsi sara di corsa e non potevo credere a cosa la mia vista mi permettesse di vedere

mia mamma...sdraiata in bagno sporca di vomito ovunque...

la presi ignorando le lamentele e il pianto di sara presi le chiavi della macchina di papà che erano fuori e mi avviai verso l'ospedale fregandomene completamente dei semafori rossi e del fatto che non guidavo bene

arrivata in ospedale scesi dalla macchina prendendo in braccio mia mamma e chiesi aiuto alla prima infermiera che trovai che mi guardò come se riconoscesse chi ero o comunque chi era mia mamma...infatti fu la prima che corse in mio aiuto

<<la prego mi aiuti>> mi lamentai

<<sapevo che sarebbe successo>> rispose la donna

ed ecco...se prima ero confusa per il fatto di aver visto mia mamma in quelle condizioni ora lo ero ancora di più perche la donna davanti a me sapeva benissimo cosa aveva mia mamma e probabilmente non era niente di piacevole

chiamò soccorsi tra i suoi colleghi che portarono la barella facendo stendere mia mamma per poi portarla nel reparto controlli e rianimazione

andai nella sala di attesa prendendo per mano mia sorella che piangeva e ci sedemmo in attesa di qualche risposta anche minima anche la più stupida...ma qualcosa per tranquillizzarmi

oramai erano passate due ore e di notizie non ne avevamo avute ancora...

mia sorella si era addormentata con la testa appoggiata sulle mie gambe quando arrivò l'infermiera e davvero fui grata a non so quale divinità del fatto che mia sorella non potesse sentire perché non volevo che stesse male per quello che mi stava per dire...sapevo che era qualcosa di grave

si avvicinò con aria furtiva

<<ciao martina..>>

<<come fa a sapere il mio nome signora..?>>

<<clarissa>>aggiunse

<<okay beh piacere...si può sapere come fa a conoscermi?>>ma quando la guardai bene aveva un viso vagamente familiare ma non ricordai di averla vista più di una volta

<<beh io vivevo a torino>>

<<okay e quindi?>> chiesi con tono evidentemente agitato

<<e quindi sono venuta con l'aereo qui esattamente ieri,sono l'infermiera di sua madre mi prendo cura di lei ma ecco per non farvi notare niente qui in california ha preferito venire lei in ospedale invece che io a casa...anche perche sono ormai due anni che curo la signora a casa facendole punture a aiutandola a pulire casa per non farla sforzare diciamo che faccio degli extra pulendo la casa oltre a curare la sua salute ma ha fatto una scelta sbagliata perché oggi si trovava da sola a casa>>

<<oddio ma aspetti lei e la signora che era affianco a me in aereo....la signora che mi ha detto che eravamo arrivati>>

<<esatto>>

<<...p-perchè m-mia mamma ha un infermiera?>> chiesi balbettano dal nervosismo e dalla confusione

<lei e malata di cancro per questo ha questi sintomi e ha bisogno di me perche devo darle tante attenzioni...non voleva dirvelo a meno che comunque  tu o tua sorella lo avreste scoperto ma a quanto pare lo avete scoperto prima del previsto>>

dopo quelle parole vidi tutto nero...solo nero....un nero tranquillo...silenzioso...pacifico...anche se quella notizia non lo era

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