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Chloe

Era ormai pomeriggio inoltrato ed io mi buttai sul letto ancora con il pigiama.

Quella fu una giornata proprio infernale. Non andai a scuola perché l'influenza aveva invaso il mio corpo e anche la mia stanza. I comodini bianchi erano completamente ricoperti da centinaia di fazzoletti che avevo utilizzato e non avevo letteralmente la forza per muovermi dal letto per fare qualsiasi cosa. Mi alzai all'ora di pranzo, dopo che le medicine avevano iniziato a fare effetto, feci una doccia e provai a sistemare più o meno quella che era la mia camera. C'erano vestiti per terra, sulla scrivania, sopra il letto, l'armadio era aperto e la televisione accesa ma con il volume completamente abbassato. Ero stata davvero io a scombinare la mia stanza o mentre dormivo qualcun altro si era divertito a metterla in disordine?

Poco per volta riuscii a mettere ogni cosa al proprio posto e decisi di tornare in cucina a mangiare qualcosa, altrimenti sarei caduta per terra. Presi una mela ben matura e diedi il primo morso mentre sfogliavo una rivista di moda. Erano davvero belle tutte quelle modelle. Alte, magre, due occhi da favola e un fisico da paura. Da piccola guardavo insieme a mia madre tutte le puntate di Beautiful e immaginavo un giorno anche me in quelle lunghe passerelle, con tanti giornalisti che mi fotografano e immaginavo che Ridge si rendeva conto di essere innamorato di me e fuggivamo insieme lontano da quella biondina di Brooke. La mia fantasia non aveva mai avuto nessun limite, amavo fantasticare su di me e sul mio futuro. Su quale scuola avrei scelto, che amici avrei avuto, come sarebbe stato il mio fidanzato. Almeno, quello fino all'età di tredici anni quando mi resi conto di amare Davide e quindi non bisognava più immaginare chi sarebbe stato il mio ragazzo perché era lui il ragazzo che volevo. D'allora fu lui a prendere il posto di Ridge Forrester e non solo quello. Di Troy Bolton di High School Musical, di Matìas de Il Mondo Di Patty. Insomma, era sempre stato tutti i miei sogni che poi non avevo molti sogni, ne avevo solo uno, lui. Suonarono ripetutamente al campanello e preoccupata su chi potesse essere a suonare con tanta fretta andai ad aprire.

«Chloe. Non puoi capire cosa è successo.»

Ciao Bea, sto bene anche io, grazie per avermelo chiesto.

Era piombata dentro casa con il trucco colato in tutto il viso.

«Cosa è successo?» mi preoccupai.

Prese la mela che avevo morso e iniziò a mangiarla. «Ho beccato quello stronzo di Tony con una! Te ne rendi conto?»

Aveva conosciuto Tony una sera d'autunno in un pub di periferia. Stavano insieme da qualche mese e sembrava un tipo tranquillo, ma non fedele. All'inizio della storia con Bea mi chiese addirittura di uscire una sera con lui senza però dire nulla alla mia migliore amica. Io ovviamente rifiutai però decisi comunque di non dirle nulla perché vedevo che con lui stava bene e non volevo rovinarle quella felicità. «Lui sa che l'hai visto?»

«Fessa si, ma cornuta no. Assolutamente.» era arrabbiata. «Sono andata lì mentre quei due si linguacciavano dappertutto, che se ci ripenso mi viene da vomitare, e ho tirato un bel ceffone a quell'idiota di Tony.»

«Non ci credo! E a lei non hai detto nulla?»

«Certo!» era parecchio nervosa «L'ho riempita di parolacce. Che stronza pure questa, oh.»

Mi avvicinai a lei e l'abbracciai. «Sta' tranquilla, piano piano passerà. Devi solo farti forza.»

«Non gli avevo fatto mancare mai nulla. E ha preferito quella putt..» la interruppi.

«Non serve a niente continuare ad offenderla.» la presi per le spalle. «Sei bellissima, non ti manca nulla! Ci sono tantissimi ragazzi che avrebbero voluto essere al posto di Tony. Vai lì fuori e fai vedere chi sei!»

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