-Angels And Demons Online, Casa dei Cavalieri del Sangue, ??:??
Prima persona: Kirito-
«Asuna!» Appena la vedo lì, sul divano, che mi guarda il mio cuore riprende a battere davvero dopo un tempo che mi è sembrato infinito.
Corro subito verso di lei, poi la vedo alzarsi. Appena arrivato davanti a lei la stringo forte a me e sento un brivido lungo tutto il corpo. Finalmente la stringo di nuovo fra le mie braccia, finalmente si è svegliata.
Per tutto il tempo in cui è stata dormiente non ho fatto altro che dare la colpa a me stesso e pensare a come sarebbe potuto andare tutto se non avessimo mai accettato quel lavoro e se io non avessi mai comprato AADO ad Eiji.
Tutti questi pensieri, però, venivano scacciati dalla presenza dei miei compagni, i quali erano sempre lì a supportarmi. Probabilmente è grazie a loro che ho superato il periodo.
Ora, però, non avrò più quei pensieri, ne sarò più triste. Finalmente si è svegliata, è l'unica cosa che conta.
«Asuna! Da quanto tempo sei sveglia? Come ti senti?» Ci guardiamo poi negli occhi, a seguito dell'abbraccio. I miei luccicano mentre trattengo l'emozione dentro di me.
Non riesco però a farlo del tutto, lasciandomi scappare qualche lacrima di gioia che poi viene asciugata dalla maglia rossa di Asuna.
Mi sono occupato io di cambiarle i vestiti, potendo accedere al suo inventario non ho problemi a cambiarle equipaggiamento.
I suoi occhi sono la cosa più bella che ho visto da tre settimane a questa parte.
«Ehi, ehi! Capisco l'entusiasmo ma dammi il tempo di rispondere» La sua voce è un po' bassa per via del tempo passato senza usarla ed è una dolce melodia per le mie orecchie.
Provo a ridurre un po' l'entusiasmo, così da darle il tempo necessario per rispondere.
«Non è molto, sono circa 20 minuti. Mi sento bene, solo un po' stordita, tutto qui» Risponde alle domande con calma come fosse un robot programmato per dare risposte una dopo l'altra.
Si massaggia un po' la nuca dopo l'ultima affermazione, poi la aiuto a risedersi. Saluto tutti gli altri presenti con uno sguardo, i quali poi mi sorridono. Yui sta sul divano accanto ad Asuna ed è felice quanto me. Mi chiedo cos'abbia fatto Asuna appena l'ha vista nella stanza.
Yui fa spazio ad Asuna, così che possa stare in mezzo a noi due.
I nostri compagni decidono di lasciarci da soli e vanno via chissà dove.
Prendo poi la mano di Asuna e ci mettiamo a parlare.
Yui poggia le braccia sullo schienale del divano, per poi poggiare sopra di esse la testa, così da "sdraiarsi".
Mi siedo davanti a lei e siamo l'uno girato davanti all'altra, mentre con le mie mani avvolgo una di quelle di Asuna e le poggio su una delle mie gambe.
«Piuttosto: dimmi di voi. Mi hanno accennato qualcosa, ma quando sei arrivato tu abbiamo interrotto la conversazione» Ora che ci penso bene, in effetti, prima di scendere del tutto le scale ed andare in salone ho sentito diverse voci provenire da esso, le quali poi si sono fermate appena sono entrato nella stanza.
«Mentre che eri dormiente ci siamo allenati molto e siamo arrivati al cinquantesimo piano. Io...» Mi fermo un attimo, poi prendo un respiro. Non mi piace mostrarmi troppo fragile davanti a lei.
Continuo poi il discorso: «Ho sentito una voce, una voce molto simile alla tua, e l'ho seguita. Lì ti ho trovata, o almeno ho pensato di averlo fatto. In realtà era un mostro, il boss del quarantanovesimo piano... Il resto lo lascio alla tua immaginazione.» Sono ancora preso dall'accaduto, mi sono sentito come se avessi perso Asuna un'altra volta, nonostante non fosse lei ma solo un ammasso di dati che la impersonava. A quel bastardo piace giocare con me.
«Inoltre c'è stato un aggiornamento di sistema: adesso il gioco è diventato più realistico. Hanno diminuito il limitatore di dolore a un livello umano, così da rendere il dolore reale. Ma ha fatto un aggiornamento anche sulle statistiche come la resistenza, più è alta, più resisti al dolore. Lo stesso vale per skills di rigenerazione che sarebbero impossibili nella realtà» Aggiungo infine, aggiornandola anche sull'ultima pazzia del figlio di Kayaba.
In fondo è pur sempre un gioco, fare e resistere a determinate cose nella vita reale sarebbe impossibile per chiunque non sia una specie di guerriero leggendario.
Asuna ascolta tutto il mio discorso con aria curiosa e confusa, fissandomi con la bocca mezza aperta e battendo le palpebre ad intervalli di qualche decina di secondi.
Non riesco a far a meno di notare la sua immensa bellezza, soprattutto ora che si è risvegliata dopo tanto tempo. Yui, invece, è ancora con le braccia attorno al collo di Asuna e ha la testa poggiata sulla sua spalla desta, con gli occhi chiusi, probabilmente si è addormentata.
«Wow, ve la siete passata davvero brutta... E dimmi: com'è il cinquantesimo piano?» Aggiunge Asuna.
«Non lo sappiamo in realtà. Ho provato a superare la porta d'accesso ma, quando mi sono avvicinato, ho provato una sensazione di inquietudine mai provata prima, per ciò ho preferito prima allertare i membri della prima linea. Abbiamo deciso che la battaglia avverrà fra una settimana» Finito di parlare, ci alziamo, e prendo in braccio Yui, per poi portarla nella sua stanza, accompagnato da Asuna.
È bello vederla già in forze, non avevo dubbi che le sarebbe bastato poco per riprendersi. Anzi, conoscendola, so che si vorrà subito mettere a lavoro in vista della battaglia della settimana prossima.
La dissuaderei dal farlo, ma so che sarebbe inutile, quindi la appoggerò e le sarò accanto durante questa settimana e durante la battaglia. Confido in lei, ma preferisco essere prudente visto l'accaduto di poche settimane fa.
Nel mentre che sono perso nei miei pensieri non mi accorgo che siamo già arrivati in stanza e che Asuna mi sta chiamando ripetutamente.
Scuoto la testa e le sorrido, per poi scusarmi.
«A che pensavi? Devo essere gelosa?» Dice con le braccia incrociate e con aria da finta-arrabbiata, ma io la rassicuro dicendole di no, poi la vedo sorridere.
Vado da lei e l'abbraccio forte, per poi dirle quanto mi è mancata tutto questo tempo.
Lei risponde con un semplice "shhh", poi ci andiamo a sdraiare sul letto matrimoniale della stanza, l'uno con lo sguardo fisso negli occhi dell'altro e le dita delle mani incrociate, infine ci addormentiamo.
Passano tre giorni ed Asuna è già arrivata al livello quarantasei. Incredibile come si sia allenata duramente in quest'arco di tempo.
Ora i nostri livelli sono: cinquantuno per me, quarantasei per Asuna, quarantasette per Klein ed Eiji, cinquanta per Corvo, quarantacinque per Fujio e quarantadue per Yui, che ha deciso di voler partecipare alla battaglia, viste le numerose forze di cui avremo bisogno.
Io e Asuna siamo nel dungeon del quarantanovesimo piano, mentre gli altri chissà dove sono, e stiamo mangiando uno dei fantastici sandwich preparati da lei stessa.
«Perché non sbirciamo un po' nel cinquantesimo dungeon? Che dici? Solo qualche secondo» Propone Asuna, ma io rifiuto credendo sia meglio lasciar perdere.
Di solito la curiosità ti mette in grossi casini e preferirei evitarne altri.
Mancano solo quattro giorni alla battaglia, perciò le dico di pazientare.
Lei sbuffa in disaccordo e sembra rassegnarsi per qualche secondo, ma poi ecco che la vedo scattare repentinamente verso la direzione della stanza del boss.
'Dannazione Asuna' Penso, poi inizio anche io a correre dietro a lei, per raggiungerla. Quando mi alzo mi cade il panino, il quale va a frantumarsi in diverse schegge di cristallo sul terreno.
Riesco a raggiungerla quando ormai è già davanti alla porta.
Riesco a vedere la pelle d'oca sul suo collo, dovuta probabilmente alla sensazione di inquietudine che affligge chiunque si avvicini troppo all'enorme entrata.
«Ok, effettivamente non è piacevole questa sensazione, ma non dobbiamo proprio entrare, giusto dare una sbirciatina per vedere chi o cosa troveremo all'interno» Accetto la proposta di Asuna ormai impossibilitato dallo scegliere altro e mi avvicino alla porta, dicendole che lo avrei fatto io.
Quindi inserisco e giro la chiave, così da far comparire la finestra di dialogo davanti ai miei occhi, poi accetto, dando infine uno sguardo insicuro ad Asuna.
La porta si apre con un cigolio inquietante e da dentro la stanza escono numerose anime dalla faccia urlante. Io e Asuna ci abbassiamo di colpo spaventati per non farci colpire da esse. Numerose urla provenienti da quegli esseri si fanno spazio nel quarantanovesimo dungeon del gioco, sembrano quasi essere le urla dei player morti fino a ora.
La sensazione è ancora più alta ma diamo comunque uno sguardo all'interno della stanza, rimettendoci quindi in posizione normale.
Per sicurezza, però, metto la mia mano destra sull'elsa della spada, e lo stesso fa Asuna col suo stocco.
La stanza è buia e vedere dentro risulta praticamente impossibile. Provo quindi ad attivare una skill della visione notturna ma senza successo, l'unica cosa che vedo è solo un enorme luce che mi acceca per qualche istante.
A un certo punto, però, ecco che vediamo qualcosa comparire alla fine della stanza.
L'unica cosa che riusciamo a scorgere sono due occhi estremamente rossi che brillano su di uno sfondo nero.
Io e Asuna siamo bloccati con lo sguardo fisso verso qualsiasi cosa ci sia dentro la stanza e tutto attorno a noi è diventato silenzioso, l'unica cosa che sentiamo è un respiro pesante proveniente dall'interno della stanza del boss, e veniamo pervasi da un'enorme ansia.
Quindi accediamo direttamente alla stanza del boss. È una cosa decisamente molto strana, non era mai accaduto prima che si entrasse subito nella stanza del boss o in un dungeon senza la presenza di una città.
Sentiamo un tonfo dopo l'altro, segno che qualcosa sta correndo verso di noi, e mi affretto a chiudere la porta, mentre sento il mio corpo farsi quasi pesante.
Una volta fatto sentiamo qualcosa sbatterci contro e ci accorgiamo di avere il respiro troppo affannato, come se avessimo corso, mentre il nostro cuore batte molto più velocemente. Qualunque cosa ci sia lì dentro deve essere davvero spaventosa.
«Cosa diavolo c'era lì dentro?» Domanda Asuna con voce tremolante.
«Non lo so, lo scopriremo fra qualche giorno, fino ad allora lasciamo stare la stanza, sento che sia qualcosa di estremamente forte» Non facciamo in tempo a scendere le scale che una luce blu circonda i nostri corpi e, dopo pochi secondi, ci ritroviamo nella città iniziale del gioco, circondati da altre migliaia di giocatori.
Il cielo della città è rosso scarlatto e si riescono a scorgere numerose scritte che dicono tutte la stessa cosa: "Annuncio di sistema".
'Che strano, non si sono mai verificati così tanti annunci di sistema a intervalli così piccoli fra di loro. Cosa vorrà adesso? Non sarà mica un altro aggiornamento?'
Penso alle molte variabili che possono aver indotto il game master a un altro annuncio di sistema così presto, ma non riesco a trovarne una plausibile, quindi attendo la sua comparsa.
Ed eccolo lì, che si manifesta da un innumerevole numero di pixel nel cielo, ostentando la sua grandezza rispetto a noi.
«Salve, miei cari giocatori, avete raggiunto un bel traguardo, ve lo concedo: siete riusciti a raggiungere il cinquantesimo piano. Complimenti. Dal momento che due di voi hanno aperto le porte per la stanza del boss di metà viaggio, mi sento in dovere di spiegarvi» Un tuono rosso va a colpire l'arena e il suo rumore arriva fino alle nostre orecchie, poi l'arena si frantuma totalmente.
«Il nome del gioco, Angels and Demons Online, non rappresenta solo le due classi di cui fate parte ma, come avrete già immaginato, anche il mondo che vi circonda, e con esso tutti i boss e i mostri che avete incontrato e che incontrerete. I primi cinquanta piani del mio gioco rappresentano l'inferno, mentre i restanti cinquanta il paradiso. Il boss del cinquantesimo piano è Lucifero, impersonato da me medesimo, mentre quello del centesimo è, ovviamente, Dio, anch'esso impersonato da me. Non disperatevi, rimuoverò dalla mia memoria ogni conoscenza riguardo le skill di gioco, per poi rimettermele una volta conclusa la battaglia, così da renderla più equilibrata. Una volta sconfitto il primo dei due boss questo mondo sarà resettato completamente e rimpiazzato con la sua versione paradiso. Manterrete il vostro livello, i vostri equipaggiamenti e i vostri oggetti, mentre le vostre case saranno trasferite nella zona residenziale del nuovo primo piano, divisa nella zona delle gilde e nella zona delle case singole. Vi auguro buona fortuna per il cinquantesimo piano, sarà una battaglia brutale, pertanto vi consiglio di prepararvi a dovere. Ma vi consiglio di sbrigarvi, questo mondo si autodistruggerà gradualmente fra dieci giorni a partire da adesso, e voi con esso» Il game master sparisce di nuovo in una nube grigia ed il cielo torna normale.
Le persone iniziano ad andare in preda al panico e il primo piano inizia a distruggersi invaso da venti fortissimi, temporali e terremoti. Veniamo tutti teletrasportati di nuovo alla nostra ultima posizione e io e Asuna torniamo subito a casa, dove troviamo poi tutti gli altri.
Iniziamo subito a discutere sul tutto sorpresi e preoccupati dalle informazioni appena apprese, soprattutto quella riguardo al mondo di gioco, e quindi al fatto che abbiamo dieci giorni per finire i primi cinquanta piani altrimenti saremo tutti morti, fino a quando non sentiamo, improvvisamente, qualcosa cadere sul pavimento di casa.
Rimaniamo per qualche secondo increduli e corro a controllare cos'è caduto e continua a cadere.
Arrivo sul posto e vedo una specie di infuso liquido di qualche strana pianta, poi alzo lo sguardo verso l'entrata di casa nostra.
Dall'infuso inizia a fuoriuscire una specie di fumo che arriva subito al naso di me e dei miei compagni di squadra.
L'ultima cosa che vedo prima di svenire, ed essere seguito a ruota dagli altri, sono due figure incappucciate entrare in casa e la loro uniforme con incisa su una K insanguinata.
-Indefinite ore dopo, Prigioni sotterranee del quartier generale dei Kirito's Death-
Un mal di testa enorme mi pervade mentre cerco di aprire gli occhi.
Vedo sfocato e alle mie orecchie arrivano diverse voci e diversi lamenti, preceduti da rumori di ferro e di un cancello che si apre. La visuale si fa più nitida e riesco finalmente a capire dove mi trovo: una prigione.
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Sword Art Online - Return (In Pausa)
FanfictionLA STORIA È TEMPORANEAMENTE SOSPESA IN QUANTO COMPLETAMENTE DA REVISIONARE E FINIRE ! ATTUALMENTE È IN LAVORAZIONE LA VERSIONE 2.0, PER CUI QUESTA È DA CONSIDERARSI *COMPLETAMENTE* NON CANONICA, E NON VERRÀ CONTINUATA ! Passarono 14 anni da quando t...