Percy

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-Tesoro hai tutto?
-Si mamma.
-La merenda?- Percy sbuffò rumorosamente.
-Si mamma.
-E l'or- sua madre non riuscì a finire la frase che lui si lamentò:-Mamma, è il primo giorno e io sono già stanco, per piacere, lasciami andare.

E a quel punto fece gli occhi a cucciolo di foca.
Sua madre Sally non resisteva agli occhi a cucciolo di foca.
Infatti Sally Jackson sospirò.
-D'accordo tesoro. Buona giornata
-Ciao mà.- detto questo si mise lo zaino in spalla e, dopo aver fatto un saluto militare al divano mormorando "addio", uscì di casa.

Come al solito prima di mettere piede sul marciapiede si affacciò.
Proprio allora scorse una testa bionda avviarsi alla fermata del bus.

Annabeth Chase.

Era la sua vicina di casa da 4 anni.
Andavano nella stessa scuola da 3.
E lei sembrava non essersi mai accorta della sua esistenza.
Forse una volta gli aveva fatto un cenno di saluto.

Percy aveva una cotta tremenda per lei dalla prima superiore, ora era in quarta e non aveva ancora il coraggio di parlargli.
Eppure sapeva dei suoi interessi.

Vedeva la sua stanza dalla camera degli ospiti. La vedeva con il suo computer armeggiare, montare e smontare attrezzi tecnologici.
Era una specie di acher*.

Uno sbuffo di motore lo riscosse dai pensieri.

Caspio! L'autobus!

Riuscì a infilarsi dentro per un pelo.
Si guardò un attimo intorno, per trovare un posto libero.
Solo che non notò il piede teso di Clarisse La Rue, grande, grossa e cattiva, con capelli castani a spaghetto, la bulla di turno, che lo fece inciampare.

Ebbe almeno la prontezza di mettere le mani avanti, per non sbattere il naso sul pavimento sudicio.
Tutto l'autobus scoppiò a ridere.

-Wow Jackson! Cominci bene quest'anno!
-Pivello- disse Clarisse, con un ghigno cattivo- Mi fai sempre ridere! Ci vediamo alla terza ora.- E scoppiò a ridere ancora.

Percy, rosso di vergogna e di rabbia, si sedette al primo posto libero che trovò, con ancora le risatine, ora però più smorzate, di sotto fondo.

Fantastico Percy! Ottimo inizio! Stanno ridendo persino i primini!

-Non ascoltarli, sono solo degli stupidi.

Il moro si girò alla sua destra. Non aveva neanche guardato con chi si era seduto.
A parlare era stata niente meno che Annabeth Chase.
Aveva in grembo un libro spesso, con la copertina blu e con una scritta in bianco che al momento Percy non riuscì a decifrare per via della dislessia.
Aveva i capelli ricci e biondi raccolti in una coda alta e disordinata.
Gli occhi grigio tempesta lo guardavano dritto negli occhi.

-S-sì lo- tossicchiò un attimo per impedirsi di balbettare- Lo so, solo che alla terza ora...- rabbrividì- Non voglio neanche pensare a cosa ha in mente quest'anno.

Annabeth alzò un sopracciglio biondo.- Quest'anno? Lo sai che il bullismo và denunciato?

Percy non sapeva cosa rispondere. In effetti sì, lo sapeva ma... in effetti 'ma' cosa?
Alla fine sbuffò, infastidito dal suo coraggio finito sotto i tacchi.
-Sì. Si lo sò.

Annabeth lo fissò , con la testa reclinata di lato.
Lo guardò con quegli stupendi occhi grigio tempesta.
Poi tornò a leggere il tomo.

Il moro, abbastanza incuriosito per il modo in cui la conversazione era finita, cercò di leggere il titolo del libro.
Le lettere cominciarono a vorticare, così sbuffò e, arrendendosi, incrociò le braccia al petto.

-Storia della cinetica molecolare.- Disse ad un certo punto la bionda.
-Eh?-chiese Percy confuso.
Quattro anni a ignorarlo e ora gli parlava?
Bé, meglio tardi che mai.
-Stavi cercando di leggere il titolo, ma sei dislessico, quindi te lo ho detto io, Percy.

Lui battè le palpebre, confuso. Allora sapeva chi era! Gli sembrava assurdo. Sì sentì per un attimo come Leonardo di Caprio che riceveva l'Oscar.

-Come...Come fai a sapere che sono dislessico?
Lei lo guardò, sollevando lo sguardo dal libro.
-Facciamo chimica, inglese e matematica insieme, siamo vicini di casa e in più ho le orecchie, le sento le urla da cornacchia che ti lancia la prof di matematica.

-È un arpia! L'anno scorso per le vacanze di Natale mi ha fatto leggere due libri sulla storia della geometria! Una noia mortale.

Annabeth rise, piegandosi leggermente in avanti.
-Cosa c'è da ridere? È stato orribile!
Annabeth stava ridendo ancora, ora però più forte.
-Melodrammatico!- Riuscì a dire lei fra le risate.
Percy, dopo uno sbigottimento iniziale, si unì alle risate.

Forse quell'anno non era cominciato poi così male.

*Non so se acher si scriva così

)N.d.A.(
Buoninqualunquemomentostiateleggendoqua!
Per il nostro adorato Testa d'Alghe Ho dovuto dividere il capitolo in 2 parti.

Vorrei ringraziare @Sasha_Nicho per aver pubblicizzato la mia storia, e vi consiglio di andare a leggere delle sue storie perché è una rara specie di FANBOY!

Ok, ho finito.

Bye!

Gr8 |HoO Marvel|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora