Se non rallenta all'istante rischierò di lasciarci le penne in quest'auto.
《Vai più piano!》grido con le mani appoggiate al cruscotto.
《Tranquilla Polly, so quello che faccio.》Andrew mi rivolge un sorriso rassicurante, e piano piano i miei nervi iniziano a sciogliersi.
Chiudo gli occhi pensando di morire una volta per tutte, quando inchioda la macchina per far passare una ragazza dai capelli ricci.
Sono stata un'idiota ad aver accettato il suo invito ad accompagnarmi a scuola.
《Vuoi calmarti, Bambolina?》dice ridendo.
Lo guardo impallidita. Sto per dirgliene quattro quando fa una curva tanto stretta da andare quasi a sbattere contro l'edificio della palestra.
《Cazzo!》grido in preda al panico.
Andrew mi rivolge un'occhiata divertita mischiata ad uno sguardo stupito. Poi gira la testa e torna a guardare la strada.
《Ti ucciderò, Sharman. Contaci.》gli dico una volta esserci fermati nel parcheggio.
Cerco frettolosamente di allontanarmi da Andrew, che sembra non importargli nulla della mia sanità.
Lo guardo camminare agilmente fra le auto parcheggiate, finché ad un tratto inciampo sul marciapiede e per poco non mi rompo una clavicola.
Impreco nella mente più e più volte alzandomi. Scommetto che se fossi venuta da sola tutto questo non sarebbe successo.
《Ti sei fatta male?》chiede Andrew aiutandomi.
Al suo tocco divento subito rossa, ma sono girata di spalle e penso che lui non se ne accorga.
《Che volo.》dice cercando di trattenere le risate, anche se le lacrime agli occhi rendono evidente il fatto che se fosse solo starebbe piangendo dal ridere.
《Sto bene.》faccio seccata.
È stato già abbastanza imbarazzante così, non ho bisogno che un Andrew Sharman apparentemente di buon umore, si scompisci dalle risate proprio davanti a tutti.
《Andiamo, Bambolina. Scusa.》fa vedendomi seccata.
Lo lascio perdere e cammino a passo svelto verso l'entrata dell'aula.
《Polly!》grida alle mie spalle.
Sono proprio arrabbiata. Se lui non fosse andato così veloce in macchina io non avrei quasi perso il senso dell'orientamento, e non sarei caduta!
《Dai scusa.》
Lo ignoro ed entro in aula.
In classe non c'è ancora nessuno, a parte Ally e Crystal, che sono sedute vicine.
Vado a sedermi al mio posto, non degnandole neanche di uno sguardo, ma io lo so che loro mi stanno fissando.
Ignara delle loro occhiate, tiro fuori i libri e i quaderni che mi serviranno per le prossime due ore e inizio a scarabocchiare qualcosa agli angoli di essi.
《Polly.》Andrew entra in aula, e quando dice il mio nome davanti ad Ally, le rivolge un'occhiata.
《Scusa. 》fa.
So che lo sta facendo apposta per Ally, che sembra sull'orlo del suicidio.
《Bambolina, dai.》quando mi dice questa frase, Miss Perfezione si alza di scatto e, con le lacrime agli occhi, esce dall'aula, seguita da Crystal.
《Lo hai fatto apposta.》dico tenendo gli occhi fissi sui miei libri.
《Io? No! Cosa te lo fa pensare?》il suo tono sembra piuttosto serio, ma so perfettamente che non lo è.
《Povera.》
Si stringe le spalle e si siede accanto a me.
《Non puoi sederti qui.》
《E perché?》chiede anche se sa già la risposta.
《Perché qui c'è Bill.》
《E questa cosa mi dovrebbe importare?》
Lo guardo sbalordita.
Certo che dovrebbe importargli! Povero Bill, non capisco il perché ce l'abbia tanto con lui.
《Alzati e và a sederti con la tua Biscottina.》ribatto irritata.
《No.》
《Sì.》
《No.》
《Sì!》
Lui si alza in piedi, poi mi guarda severo. Mi sento piccola piccola.
《Perché vuoi che me ne vada? Sono troppo sexy per te? Non riusciresti a seguite la lezione?》
A queste parole mi viene subito caldo. Mi sento sudare, e il cuore pompa in fretta nel mio petto.
《Preferisci avere di fianco uno come Bill perché è brutto e riusciresti a concentrarti?》dice con voce roca.
Okay, per favore datemi un secchio d'acqua fredda che me lo lancio in faccia. Perché questa non può essere la realtà.
La campanella suona e lui prende posto affianco a me.
Dovrei essere contraria alla sua presenza, soprattutto perché mi ha fatto sentire a disagio più e più volte.
Invece non obietto, lo lascio fare.La lezione con Mclaren si conclude con la bellezza di più richiami, una nota, e esercizi extra per settimana prossima.
Fantastico.
Ammetto che, in parte, è stata colpa mia, dato che ridevo alle battute di Andrew. Però anche lui avrebbe potuto evitare!
In compenso, per scusarsi, mi ha invitata a mangiare alla caffetteria della scuola, e mi ha detto che potevo ordinare il dolce che voglio. Io, ovviamente, ho preso la crostata alla Nutella, e mi sono concessa qualche minuto di relax per gustarmela.
《Sei arrabbiata?》chiede bevendo un sorso del suo caffè.
Mastico in fretta la mia crostata per rispondere, e dico:《No, ti sei fatto perdonare.》
Mi rivolge un sorriso dispiaciuto.
Lo osservo bene.
Gli occhi sono di un azzurro oceano, macchiati di qualche pozza verde chiaro. Trasmettono serenità e sicurezza, ma noto un leggero tono di paura.
Le sopracciglia fini. Sorrido pensando a ogni volta che mi guarda alzando il sopracciglio sinistro.
Wow, Polly. Lo osservi bene eh? Fa una vocina nella mia testa.
Scaccio via quel pensiero e continuo ad osservarlo.
Schiude le labbra mentre osserva qualcosa alle mie spalle. Anche le labbra sono fini, e le tiene schiuse spesso. Sono di un rosa scuro molto intenso. Belle.
In genere, quando sorride, ha delle fossette molto piccole sulle guance.
Gli zigomi sono marcati, così come la mascella.
《Troppo spudorata, Polly. Te l'ho detto anche ieri.》fa ridacchiando.
Scuoto la testa per tornare alla realtà e fingo di lanciargli un'occhiataccia.
《Non stavo guardando te.》
Sembra un po' spiazzato dalla mia risposta (falsa), ma poi accenna di nuovo quel bel sorriso e dice:《Certo, come no... Forse, per prendermi in giro ancora un po', vorresti anche dirmi che Chuck non ti sta guardando il culo?》
Istintivamente mi volto di scatto, ma non vedo nessun ragazzo dietro di me. Solo una ragazza del primo anno con le trecce e i brufoli, che beve un caffè e legge un libro.
《Guarda che...》inizio, ma mi zittisco appena capisco che lui non c'è più.
Sospiro delusa, e rimango immobile per qualche istante.
Perché lo ha fatto?
Senza risposte e con un sacco di domande, esco dalla caffetteria e decido di andare un po' in biblioteca per studiare.
Come mai se ne è andato? Ho fatto qualcosa di male?
Oh ma che mi importa? In fondo è solo Andrew Sharman!
Probabilmente sarà andato da qualche sua《amica》per passare il tempo.
In effetti mi annoierei anche io a stare con me. Parlo solo di scuola, lavoro, amici, e famiglia. Chi diavolo non si annoierebbe a stare con una come me?
Alzo gli occhi dal marciapiede e mi guardo un po' intorno. Non mi ero mai resa conto di quando fosse bello questo campus, o meglio, era da anni che non lo guardavo con gli stessi occhi.
Quando sono venuta qui stavo con Dylan, il mio ex ragazzo. È più piccolo di me di un anno, e sarebbe dovuto venire qui anche lui. Ma poi l'ho tradito con Freddy ad una festa, e ha deciso di chiudere definitivamente con me. Non lo biasimo.
All'inizio ci sono stata parecchio male, insomma, ci sono stata insieme per tre anni. Così sono stata ferita nello stesso momento da ben due persone diverse. Da Dylan per avermi mollata, e da Freddy per avermi solo usata.
Ero ubriaca, un bacio tira l'altro e ho sprecato la mia prima volta con un vero coglione.
Me ne pento. Me ne pento amaramente... Ma ognuno raccoglie quel che semina. No?
È dal giorno in cui ho avuto una specie di《doppia rottura》che vedo il mondo con occhi diversi.
I fiori del campus non li vedevo così belli da tre anni. Così come gli alberi e la natura che lo circonda.
Ogni tanto penso ancora a Dylan, ma so che lui mi ha proprio cancellata dalla sua vita. Ma da una parte è un bene. Non eravamo fatti per stare insieme. Io ero solo succube di tutto quello che mia madre mi aveva insegnato, e lui invece era proprio così.
Quando sono venuta alla Pepperdine University ho capito quanto importante fosse divertirsi. Nella vita non esiste solo lo studio e la carriera, esistono anche gli amici, le feste, i ragazzi, e il divertimento. Ed è proprio qui che ho imparato a divertirmi. Soprattutto grazie alle mie amiche.
Freddy non l'ho più visto dal giorno in cui ha confessato di avermi solo usata, deve essersene andato.
Con me nessuno parla mai di lui. Pure Ally non dice nulla, tutti sanno che per me lui è un tasto dolente, e se ne guardano bene dal parlarne.
Non tanto per i sentimenti che provavo per lui, ma più per avermi tolto l'unica cosa che mi rendeva pura. Mi ha rubato la verginità come se nulla fosse, si è approfittato dello stato in cui ero.
Sospiro scacciando via questi brutti e dolorosi ricordi, appena sento il mio cellulare vibrare.
Ehi, scusa se sono andato via così, ma avevo un impegno. Comunque complimenti, per qualche frazione di secondo ho avuto proprio una bella vista. ;) Andrew.
Sorrido imbarazzata e rossa in volto quando leggo l'ultima frase. Salvo il suo numero, nella rubrica e torno con la testa sui libri.
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WITH YOU? - COMPLETA -IN REVISIONE
FanficPolly Evans è una comune ragazza di vent'anni, con ambizioni ed un sogno: diventare giornalista. I suoi unici obiettivi sono sopravvivere alle continue frecciatine della sua nemesi Ally, procurarsi un buono stage in un'agenzia giornalistica e termin...