<Secondo me dovresti alzare il culo e venire con noi.>
<No.>
<Muoviti, Polly.>
<Ho detto di no.>
<Polly!> Andrew interviene.
Sono seduta a braccia conserte nella macchina del mio fidanzato da più di venti minuti, mentre Mavis, Andrew ed Harry cercano di convincermi, invano, a farmi scendere dall'auto per andare a divertirmi con loro.
Il fatto è che ci andrei molto volentieri, se solo una finta bionda con le tette rifatte -che in realtà non sono rifatte- e il sorriso più falso che abbia mai visto non fosse proprio a qualche metro di distanza da me, mentre balla con un vestito troppo scollato da poter lasciare qualcosa all'immaginazione dei ragazzi che le fissano il décolleté.
Comunque, sono consapevole del fatto che non potrò stare in questa stramaledetta macchina per tutta la serata; ma io ho un piano: passare il più inosservata possibile. Certo, se starò qui a fare versi, la bionda su accorgerà sicuramente di me, ma per ora non ho scelta, devo trovare una soluzione. Se consideriamo che devo passare proprio davanti a lei per entrare nel locale, allora posso considerarmi morta. I suoi capelli biondi svolazzeranno nel leggero venticello, mentre mi sorriderà malignamente, squadrandomi dalla testa ai piedi. Le ho "rubato" il ragazzo, perciò mi pare ovvio che devo aspettarmi qualche scherzetto da lei, e a valorizzare la mia tesi c'è la consapevolezza che non incontro i suoi occhi da parecchio tempo, quindi è sicuro: devo stare attenta.
Credo sia arrivato il momento di far uscire l'Ethan Hunt che c'è in me.
<D'accordo.> sospiro. <Ma solo se tutti e tre mi starete appresso tutta la sera. Specialmente tu, Andrew.>
Gli sguardi confusi e al contempo soddisfatti dei miei amici mi spingono a mettere in dubbio la mia scelta. Non sono del tutto convinta di quello che sto per fare, ma se c'è una cosa che ho imparato in tutti questi anni alla Pepperdine, è che fingersi disinteressati a qualsiasi cosa, funziona. Perciò il nuovo piano è questo: le passerò affiancò con totale disinvoltura, cercherò di evitare il suo sguardo perfido, flirterò con Andrew ogni singola volta che mi accorgerò del suo sguardo su di noi, e infine eviterò in tutti i modi possibili il contatto diretto con lei.
<Non credi di stare esagerando?> mi chiede Mavis mentre camminiamo verso l'entrata. Inizio a sentire il mio ego minimizzarsi.
Ma a testa alta scuoto la nuca, e le sorriso maliziosa, proprio mentre la Barbie si accorge di me.
<Sei poco realistica.> mi sussurra la mia amica all'orecchio.
Deciso di non farmi peso, e aumentare il passo in direzione di Andrew ed Harry.
Il locale non è tanto pieno, ma non sembra nemmeno di essere in mezzo al deserto del Sahara, eccetto per il caldo straziante. La musica è troppo alta, ma io cerco di non pensarci; ho intenzione di divertirmi, questa sera.
Scordarmi della presenza di Ally non è facile, ma dopo qualche bicchierino di Tequila mi sembra difficile persino ricordare il mio nome. Il fatto è che credo che non ce l'avrei fatta a sopportare i suoi sguardi persistenti, così mi sono data all'alcol. Forse non lo starò godendo appieno la serata, ma almeno evito di pensare a quello che quella strega vorrebbe fare al mio fidanzato.
<Stai bene?>
Mormoro una risposta indecifrabile persino per me, e mi volto a guardare in faccia la persona che mi ha rivolto la parola. Riconosco quegli occhi verdi brillanti, e quel sorriso tanto famigerato a scuola: è Harry.
<Sei concia male.> osserva, sempre sorridendo. È incredibile quanto cordiale possa essere. Non biasimo Andrew però, la sua gentilezza, al contrario dell'arroganza del mio fidanzato, è molto intrigante. Anche se, forse, è stata anche quella stessa arroganza a farmi innamorare di lui, ma non glielo dirò mai.
<Come mai non sei con Mavis?> La domanda mi sorge spontanea, anche se non ha nulla a che vedere con il discorso che lui aveva intenzione di affrontare. Forse l'ho fatto per spostare l'attenzione da me a lui, per la vergogna che sto provando in questo momento. Sono fradicia, e questo solo per colpa di una cretina dall'ego smisurato.
<Ehm... Perché dovrei stare con lei?> le sue guance si arrossano, o forse è solo un'allucinazione dovuta all'eccesso di Tequila.
<Non so... Perché ti piace?>
<E tu perché non sei con Andrew?>
Rieccola, l'attenzione su di me. Non mi piace parlare di me, odio quando le persone mi tartassano di domande sui miei sentimenti o sulle emozione che provo.
<Perché non rispondi alla mia domanda?>
<Perché tu non rispondi alla mia?>
Mi arrendo, Harry è troppo testardo anche per me.
<Beh, lui è a divertirsi.> Faccio per buttare giù un altro bicchierino, ma Harry me lo sfila dalla mano.
<Stai dicendo che dovrebbe stare qui ad assisterti tutta la sera mentre ti ubriachi senza motivo?> Okay, detta così può sembrare assolutamente assurdo, ma sì, in fin dei conti è così, o almeno credo.
Io non rispondo, l'imbarazzo e la vergogna sono troppo forti anche solo per poter alzare lo sguardo verso di lui.
<Polly, tu lo sai, vero, che lui è stracotto di te?>Un'altra ora è passata ed io, ancora una volta, mi ritrovo a sentirmi in dovere di fulminare la barbie con lo sguardo.
Andrew è appiccicato a me e non la smette di sorridermi. Questo è un fattore positivo, ma purtroppo il mio istinto alla Chewbecca mi dice di stare attenta, e di disintegrare Ally la Stronza non appena avrà il coraggio di avvicinarsi.
Nonostante la mia mente però vaghi nella più totale paranoia, le calde mani sui miei fianchi di Andrew riescono a donarmi un senso di sollievo, che solo lui riesce a farmi provare.
Inizia a lasciarmi piccoli baci su tutto il viso, lasciandomi piacevolmente sorpresa, persa in lui, nei suoi occhi, nelle sue labbra... Trovo fantastico il modo in cui mi fa sentire.
<Polly.> mi chiama in un sussurro. È come se tutti intorno a noi fossero sparito e la musica si fosse tramutata nel canto notturno dei grilli.
<Dimmi.> Non riesco a smettere di guardarlo. Sento una sensazione nuova, bellissima. È come se lo conoscessi da sempre, come se il mio sguardo non avesse visto l'ora di incontrare il suo. Sento una scossa percorrermi la schiena ogni volta che mi guarda con quegli occhi azzurri limpidissimi; qualsiasi tipo di insetto nella mia pancia -e non solo- ogni singola volta che lui mi sfiora. Non riesco nemmeno a descrivere le sensazioni, le emozioni, le cose che provo quando sono con lui, ed è frustrante sapermi così vulnerabile sotto di lui. È questo l'amore? È questo che si prova quando si è innamorati? Se la risposta è sì, mi chiedo come diamine io abbia fatto a sopravvivere per più di vent'anni senza mai essere stata innamorata veramente.
<Polly, ci sei?> chiede, con quel sorriso tanto bello da farmi andare fuori di testa. Credo di aver bisogno di lui quanto una donna in quel periodo della cioccolata.
Annuisco senza però dire niente e lui mi lascia un tenero bacio sulla fronte. È anche per questo che lui mi piace così tanto: non mi bacia sperando tutte le volte di arrivare fino in fondo, non ha bisogno di fare sesso con me per stare insieme. Adesso che ci penso però, più che qualche bacio non ci siamo mai scambiati. E se si stancasse di me perché non sono come le altre? E se tornasse da Ally perché con lei si divertiva? Probabilmente con lei non aveva neanche bisogno di provare a baciarla per arrivare a quel punto. Devo fare qualcosa.
Gli prendo il viso tra le mani e inizio a baciarlo con passione. Affondo la lingua nella sua bocca e sento che è sorpreso, ma poi imita i miei movimenti. Porto le mani sul suo petto e poso i polpastrelli sulla maglietta aderente. Il suo fiato si scontra sul mio viso, una sensazione piacevolissima. Inizio a tempestargli la faccia di baci, fino ad arrivare al lobo ed esito.
Lo voglio fare? Sono convinta di quello che sto per fare?
<Andiamo a casa.> sento un sussurro, e non mi rendo conto di essere stata io a parlare fino a quando sento il suo corpo irrigidirsi.
<C-cosa?>
Okay, è imbarazzante, più di quanto avrei immaginato. Lui non vuole ed io non so nemmeno il perché gli ho fatto una proposta così assurda. Io non sono nemmeno pronta per una cosa del genere... Averlo fatto con Freddy e non aver neanche un minimo ricordo non rende le cose migliori, anzi il contrario, direi che mi ha traumatizzata. Ad ogni modo in questo momento vorrei sprofondare.
<Io.... Ehm... Scusa, è solo... Cazzo...>
<Ehi.> mi interrompe, sollevandomi il mento con le dita. <Non devi farlo per forza. Stiamo insieme da poco, non mi sono messo con te per fare in modo di scoparti... Cioè, non mi dispiacerebbe, sia chiaro. Ma non è questo il punto. Mi sono messo con te perché sei fantastica. Sei dolce, gentile, simpatica... Se avessi voluto fare il ninfomane sarei rimasto con Ally.>, accenna ad un sorriso, ed io lo apprezzo molto. Non posso nascondere però i miei sensi di colpa, che mi stanno lentamente divorando lo stomaco.
<Tu fai tanto per me, Andrew.> mormoro.
Lui sorride, ma non per deridermi, piuttosto quello che mi si presenta davanti è un sorriso di comprensione. <Anche tu fai tanto per me.>
Scuoto la testa.
<Polly, anche solo con il tuo sorriso fai qualcosa per me: mi rallegri la giornata.>EHIIII
Scusate il ritardo vi prego:(
Un altro capitolo è fatto e, anche se non è particolarmente lungo, spero che vi sia piaciuto e che vi abbia fatti divertire almeno un po':)
Godetevelo perché non ho idea di quando aggiornerò! :(
Byeeee<3
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WITH YOU? - COMPLETA -IN REVISIONE
Fiksi PenggemarPolly Evans è una comune ragazza di vent'anni, con ambizioni ed un sogno: diventare giornalista. I suoi unici obiettivi sono sopravvivere alle continue frecciatine della sua nemesi Ally, procurarsi un buono stage in un'agenzia giornalistica e termin...