Dopo quella discussione tutto tornò ordinario. Io ed Annie non accennammo mai alla litigata e questo mi faceva realmente diventare matto...mi sembrava di essere entrato in un circolo vizioso e rutinario e avrei tanto voluto smuovere la situazione, ma al contempo avevo paura di rovinare quei fili sottilissimi che chiamiamo amicizia o amore o l'uno misto all'altro.
Per questo fingevo, fingevo che non mi importasse, che tutto fosse semplicemente obliviato e andavo avanti.
Io e i ragazzi ci vedevamo sempre più spesso. Avevo allargato la mia cerchia di amici e in realtà facevo parte di due gruppi ben distinti: quello con Rosie,Jen e Jackson e poi quello con Annie e ovviamente entrambi includevano mia sorella e Leo.
Con il primo condividevo quasi un rapporto formale; nessuno esprimeva realmente le proprie emozioni o si esponeva più di tanto, eravamo amici ma non intimi amici, e anche se io e Rosie eravamo una coppia ed anche Leo e Jen i rapporti rimanevano comunque statici.
Con Annie era tutta un'altra storia: ormai vivevamo a casa di sua e non c'era nulla che l'uno nascondesse all'altro.
Eravamo amici e lo eravamo davvero.

19 dicembre 2015
<<Credi che a Jen piacerebbe un casco personalizzato? Sai so che i suoi le regaleranno una nuova moto,per cui ho pensato che fosse un'idea carina...tu che ne pensi Vicky?>> chiese Leo a mia sorella, mentre ci dirigevamo a casa di Rose per guardare un film tutti insieme
<<dico che come idea non è bruttissima, dato che Jen è una ragazza molto strana e diversa, ma credo che dovresti comunque abbinarci qualcosa di romantico>> <<tipo cosa?>> Vicky ci pensò su <<boh...una collanina o un braccialetto una cosa così>>.
Leo si lasciò andare sul sedile del passeggero <<ed io che credevo che la parte più difficile fosse farsi notare..>> sbuffò <<tranquillo. Considera che lei possiede quasi tutto per cui sarà molto difficile sorprenderla>> gli dissi dandogli una pacca sulla spalla e ridacchiando <<lo sai che sei l'amico peggiore che si possa avere?>>mi guardò fingendosi inorridito <<Leo lo dici da 15 anni ma continui a seguirlo come un cagnolino>> si intromise Vicky <<io non sono il cagnolino di tuo fratello e solo che determinati, e puramente casuali, avvenimenti mi hanno trasformato nel personaggio secondario di questa storia>> <<fratello le stai dando praticamente ragione>> scoppiammo a ridere.
Capite?! Era proprio questa semplicità nel prendersi gioco l'uno dell'altro che rendeva la nostra amicizia una cosa elitaria; fin da bambini io e Leo non avevamo permesso a nessuno di interferire nel nostro rapporto, e quando Vicky cominciò ad essere più giocherellona, io cercai di inserirla nel nostro duetto per farlo diventare un trio. La cosa che mi colpì di più fu che altre volte io avevo provato a far entrare nel gruppo tutti i bambini che io ritenevo simpatici e ripetutamente Leo li cacciava via, ma Victoria fu da subito la benvenuta. Era così e basta.
Parcheggiai nel vialetto e scendemmo tutti dalla macchina.
Bussai alla porta e ad accoglierci fu Jackson
<<certo che ve la prendete comoda voi tre! Vi aspettiamo da più di un'ora...Rosie stava per chiamare la polizia>>disse alzando gli occhi al cielo e facendoci entrare <<Mark!!>> urlò Rose saltandomi letteralmente addosso <<anche tu mi sei mancata Rosie. Il che è un po' strano dato che ci siamo visti questa mattina>> le dico sorridendole e lasciandole un piccolo bacio sulle labbra.
Jen si avvicinò a Leo e lo baciò con foga (dovete sapere che Jen doveva necessariamente apparire una dura in ogni momento) <<ora possiamo andare a vedere questo film>> esordì ruotando sui suoi stivaletti neri col tacco e dirigendosi verso la taverna <<vorrei essere come lei>> mi bisbigliò Victoria all'orecchio.
Effettivamente Jen attirava l'attenzione: era vestita completamente di nero con qualche accenno al rosso, i pantaloni di pelle nera slanciavano la sua figura, la canotta corta con un accenno di pizzo nella parte del seno era nera, i braccialetti bordeaux erano in tinta con le sue labbra e i cappelli, a cui aveva aggiunto delle extension, erano stati arricciati e le ricadevano sulla schiena.
<<Jen come mai hai messo le extension?>> le chiese mia sorella <<dovevo fare un servizio fotografico per una marca di prodotti per i capelli, per cui i parrucchieri mi hanno ridotta in questo stato>> disse sbuffando.
Entrammo tutti in taverna e ci sistemammo sul divanetto difronte al televisore e guardammo il film.
Durante tutto il film Rosie mi rimase attacca e l'unica cosa a cui riuscivo a pensare era che, avrei voluto veramente che al suo posto ci fosse stata Annie.
Mi sentivo uno stupido perchè stavo illudendo Rose e stavo mettendo da parte i miei sentimenti per Ann. Perchè non poteva semplicemente bastarmi l'amore di quella ragazza che avevo bramato per anni? Perchè dovevo complicare sempre la mia vita? Non potevo essere come mia sorella o Leo, che ricambiavano in sentimenti di Jen e Blaine?
Il film terminò e decidemmo di ordinare da mangiare <<allora cosa si fa a capodanno?>> ci chiede Jackson <<che ne dite affittare una villa per poter passare la serata insieme?>> propone Jen <<Ehm...noi avremmo anche Annie>> interviene mia sorella sapendo di entrare in un campo minato
<<potrebbe venire anche lei per una volta...io ho proprio voglia di rivederla...mi manca>>dice Jackson a queste parole Jen si irrigidì leggermente ma l'unico che ci fece caso fui io <<non credo che vorrà venire...>> si intromise Leo addentando la sua pizza <<...a meno che non sia Mark a chiederle di venire...Annie si fa convincere solo da lui>> continua Leo.
Avrei voluto sotterrarmi dato che ero seduto nello stesso tavolo della mia ragazza, nonchè migliore amica di Annie, e dell'ex di Ann
<<ah...-Rosie deglutì sonoramente- allora convincila Mark tutti quanti la vogliamo con noi>> un leggero velo di rabbia si percepiva nella sua voce <<va bene...>>.
Dopo circa un'ora riaccompagnai a casa Leo e, dopo essermi rintanato nella mia stanza, presi il cellulare e la chiamai <<buonasera mio caro Mar, come le va la vita?>> sento la sua risata attraverso il telefono e non riesco a non sorridere anche io <<oh mia cara Annie tutto bene e lei?>>
<<ottimamente>> <<puoi affacciarti alla finestra?>> <<certo>> dall'altra parte della strada la finestra della camera di Annie si aprì e mi urlò <<è una bella serata non credi?>> le urlai in risposta <<si il cielo e limpido e le stelle sono facilmente distinguibili>> mi sorrise <<che ti serve?>> <<voglio proporti una cosa...ti va di passare il capodanno con me e gli altri, tra cui Jackson, Rosie e Jen, in una villa?>>
la vidi irrigidirsi <<Mar...io non...non lo so...>> <<Ti prego Annie ti divertirai e poi è solo per una sera>> la supplicai <<Mark....non ne sono sicura...e se non mi volessero più vedere?>> <<sono stati loro a chiedermi di convincerti>> le rispondo <<non ne sono certa>> la guardo e le sorrido <<Annie ti prometto che ti divertirai e nel caso ti sentissi fuori luogo, ti prometto, che ti starò talmente appiccicato da farti morire di caldo>> sorride <<va bene allora vengo>>.
Ci guardammo per qualche secondo <<credo...che Espy mi stia cercando...io vado. Ci vediamo domani vero?>> mi chiese <<certo>> sorrise e scomparve chiudendo la finestra.
Quella finestra chiusa aprì,però,una voragine dentro di me.

Come i sogni||wattys2017||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora