Dopo aver pagato i biglietti entrammo in palestra che era allestita alla perfezione. C'erano zucche intagliate, calderoni che contenevano le bevande, un piccolo cimitero e ragnatele ovunque. <<Fa strano tornare in questa palestra>> mi sussurrò Annie mettendosi in punta di piedi per arrivare al mio orecchio <<rilassati e tutto andrà bene. Nessuno potrebbe mai riconoscerti così>>Annie era chiaramente molto nervosa, ormai era completamente avvinghiata al mio braccio.
<<Mark! Siamo qui>> la voce di Leo si fece largo fra la confusione generale, mi girai verso la voce e lo vidi sbracciarsi per farsi notare con lui c'erano Jen, Jackson e Rosie.
Appena mi vide in compagnia di "Emily" la sua faccia diventò dello stesso rosso dei suoi capelli scompigliati per via del travestimento da donna delle paludi <<ciao ragazzi tutto bene?>> dissi sringendo la mano a Leo e Jackson e dando un bacio sulla guancia a Jen <<si bene. Lei chi è?>> mi chiese Leo con uno sguardo malizioso <<lei è Emily, la figlia di un dipendete di mio padre>> Rosie mi linciava con lo sguardo e di certo non rispiarmò Annie dal suo sguardo omicida <<ciao a tutti>> la voce di Annie che normalmente era cristallina e dolce era diventata più rauca e bassa <<Leo hai visto Vicky?>> <<no>> <<Mark è andata a ballare con Blaine>>si intromise Jen prendendo un sorso della sua birra. Jen era travestita da una contadina ammazzata, con tanto di sangue finto e coltello ficcato nel petto(devo dire che non ho mai visto un travestimento altrettanto bello); Leo era travestito da zombie e Jack era vestito da cavaliere oscuro.
<<Leo se la dovessi vedere, trascinala via da Blaine>> alzò il pollice per indicarmi che aveva capito e poi dissi <<ci si vede dopo, ora porto Emily a ballare>> Rosie se ne andò in silenzio e cercò il primo ragazzo libero per trascinarlo in pista.
Io ed Annie ci allontanammo dagli altri e la portai al centro della pista per ballare <<credevo che il tuo obbiettivo fosse quello di farla ingelosire non di ballare insieme>> mi urlò cercando di sovrastare la voce di Toby dei Free-time (era il gruppo più popolare a scuola) <<infatti ci è cascata con tutte le scarpe. Comunque tutto cio' non esclude il fatto che questa sia una festa, e alle feste ci si diverte! Per questo divertiti>> si afficinò mettendo le sue mani sulle mie spalle e tirandomi a se mi diede un bacio sulla guancia sussurando un "grazie", e nello stesso momento Rosie,che aveva assistito alla scena, strattonò via le mani di Annie dal mio corpo e la fronteggiò guardandola con gli occhi inniettati di sangue.
<<Non sono se tu ne sei a conoscenza, ma il ragazzo con cui stai facendo tutta la carina toccandolo o sussurandogli cose all'orecchio, beh lui è il mio ragazzo e non permetterò a nessuna di provarci con lui chiaro?>> nel viso di Annie non capeggiava di certo la paura o la sorpresa anzi, lei aveva un sorrisino stampato sul viso. Aveva uno di quei sorrisini compiaciuti che quando li osservi ti viene una voglia spietata di cancellarli, ma che allo stesso tempo sono qualcosa di maniacale e non riesci a distogliere lo sguardo <<ho afferrato il concetto. Roba tua, non si tocca! Ma sei sicura che lui sia ancora di tua proprietà? A me ha raccontato che l'hai trattato malissimo oggi e che lui se ne andato lasciandoti da sola nel bel mezzo della folla...per cui mia cara credo che Mark abbia bisogno di qualcosa di meglio, non credi?>> Rosie si sentì colpita da queste parole e si allontanò da Annie <<Mark è una persona fantastica, e non si merita di certo una bambina capricciosa che non capisce quando è ora di smetterla di giocare a fare la principessina. Dovresti avere più cura e riguardo delle tue cose altrimenti, potrebbero portartele via>> Annie sembrava totalmente un'altra persona sembrava totalmente concentrata a costruire il personaggio di Emily, che pareva essersi dimenticata di essersi rivolta alla sua migliore amica. In quel momento Annie era la più grande rivale di Rosie! <<Ma...per caso...noi due ci siamo mai conosciute?>> chiese Rose impaurita <<mai>> <<eppure le tue parole mi sembrano così....così...familiari>> Rosie guardava Annie come una preda guarda il suo predatore prima di essere sbranata...era totalmente vulnerabile, lo era sempre con Annie, non importava se avesse ragione o meno Rose era succube del potere da ammiliatrice di Annie. Non lo faceva di proposito era semplicemente abituata a vedere la sua amica come il guru della sua vita, e anche se in quel momento non vedeva il viso a lei tanto caro e familiare, ma vedeva Emily, il suo subconscio sapeva che era lei, ne era assolutamente convinto. A questa congettura non arrivai solo io, infatti anche sul viso di Annie si dipinse il panico.
<<Rose vorrei parlarti in privato>> le dissi per distrarla da Annie <<Emily ci vediamo fra dieci minuti al tavolo vicino agli spogliatoi okay?>> <<okay>> mi salutò e come se lei fosse stata solo un'apparizione scomparve tra la gente, rimanemmo solo io e Rosie e decidemmo di uscire dalla palestra per poter parlare meglio. Dopo aver camminato un po' entrammo in un' aula di storia <<Mark ti prego scusami, non pensavo realmente quelle cose ero solo arrabbiata per tutta la situazione che si era creata intorno a me...non so perchè ho reagito così, ma quando sono venuta a conoscenza del rapporto stretto che avevano Jen e Jackson, mi sono sentita pugnalare alle spalle ed ho perso la testa. Poi questa sera quando ti ho visto con lei ed ho visto quanto fossi bello con quei capelli scompigliati ho perso proprio la ragione...stavo morendo dentro e si perchè vederti con un'altra persona all'infuori di me mi fa partire l'istino omicida che si nasconde in me. Mark io ho avuto tanti ragazzi, ma nessuno è riuscito ad invadermi il cuore mentre tu non hai avuto problemi nel farlo, hai semplicemente varcato la porta e hai sorriso e da quel momento mi sei rimasto dentro.>> queste parole pronunciate da quella persona a cui io avevo sempre ambito mi bruciarono completamente quei pochi neuroni nel mio cervello perchè non avrei mai immaginato che tutto questo potesse accadere, credevo che sarebbe stato solo un sogno ed appena sveglio mi sarei guardato allo specchio e mi sarei fatto una bella risata. Ed invece no,lei era li ferma nella sua infinita bellezza, ed io ero li fermo nella mia infinita stupidità e non avevamo bisogno di nulla tranne io della sua bellezza e lei della mia stupidità...avevamo bisogno l'uno dell'altro. Mi avvicinai, la baciai con molto trasporto e poi la strinsi a me <<Mark ti prometto che non ti ferirò più>> mi sussurò sulla spalla <<curioso...dovrei essere io a dirlo a te>> scoppiammo a ridere.
Tornammo in palestra mano nella mano e ci avviamo verso il tavolo dove avevo detto ad Annie di aspettarmi cosi saremmo potuti tornare a casa. Quando arrivai vidi la ragazza-angelo in preda al panico:Jackson le si era affiancato e le parlava tranquillamente. Lei invece non riusciva a sostenere il suo sguardo e continava a torturarsi le mani non potendo di certo fingere di non averlo lasciato senza fornirgli adeguate spiegazione e mediande un'altra persona, di certo i sensi di colpa in quel momento le stavano attanagliando lo stomaco,eppure Jackson sembrava non accorgersi
dei movimenti irriquieti e della voce che si spezzava ogni volta qualora Annie dovesse rispondere ad una sua domanda. <<Emily hai voglia di tornare a casa?>> le chiesi <<si, sono molto stanca>> si alzò e mi affiancò <<è stato un vero piacere conoscerti Emily>> Jackson si alzò e la baciò sulla guancia mentre Annie se ne stava tutta rigida <<hai un buon profumo...papaya e vaniglia?>> Annie sbiancò <<s...si...è il pr...profumo del mio shampoo>> Jackson sorrise <<ottima scelta>> mi salutò con la mano e poi scomparve tra la folla <<Mark lo sai che anche Annie è fissata con quello shampoo o anche con quello alle more>> si mise a ridere Rosie <<mi ricordo che una volta sua madre le comprò uno shampoo al cocco ed Annie lo lanciò giù dal balcone...è stata bellissima la sgridata che sua madre le ha fatto dopo e lei tutta tranquilla le disse che i suoi capelli dovevano necessariamente profumare o di mora o di papaya e vaniglia. Ti giuro che la faccia della madre era qualcosa di esilarante>> Rosie rise di gusto e sul viso di Annie comparve un sorriso nostalgico <<Rosie, volevo chiederti scusa...prima sono stata un po' troppo cattiva nei tuoi confronti. Si vede che sei una brava ragazza dopo tutto e ancora di più si vede che Mark ti interessa davvero, per cui scusami>> Annie aveva fatto una cosa da Annie una cosa semplice ed efficace, una cosa che ti arriva dritta al cuore e non c'è verso di sfuggirle <<Emily non preoccuparti, avevi pienamente ragione. Non dovevo trattare male Mark, non se lo meritava di certo. L'importante ora è che lui mi abbia perdonata>> si appoggiò al mio petto e mi abbracciò <<forse è ora che tu vada>> <<vuoi un passaggio?>> le chiesi <<no, sono qui con la mia macchina. Ci vediamo lunedì a scuola>> detto cio' si alzò in punta di piedi e mi diede un lieve bacio poi si allontano e sparì tra la folla <<allora signorina Mars dove vuole essere accompagnata?>> mi tappò la bocca con una mano e poi mi disse <<idiota non chiamarmi così, potrebbe sentirci qualcuno! Comunque portami a casa...sono completamente distrutta>> sorrise e mi prese la mano, uscimmo da scuola e ci avviammo verso la macchina.

Come i sogni||wattys2017||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora