<<Volevo dire Rosie...>>provai a correggermi <<Mark ancora non ti rendi conto di quanto questa ragazza ti abbia preso? Si è lentamente impossessata di ogni singola cellula del tuo corpo, e tu...oh, tu le hai tranquillamente dato il permesso di farlo, perchè ne sei cotto!>> mi disse mia cugina alzandosi in piedi <<no,non è possibile Annie ed io siamo solo amici....non ho alcun diritto di provare un sentimento così forte nei suoi confronti>> continuavo a toccarmi i capelli <<Mark arrenditi e ammetti che la ami, ti sentirai meglio>> mi disse Leo <<Leo non posso...io ho Rosie e non posso permettere che ,dopo tanti anni, lei scivoli via dalla mia vita così velocemente>> Vicky tornò a sedersi vicino a me ed incrociò le gambe, poi mi cinse la spalla con un braccio e mi disse <<sai benissimo anche tu che Rosie non fa per te...-cercai di intervenire-lo so che sta provando a cambiare e questa è una cosa bellissima, ma semplicemente non siete adatti per stare insieme...hai preso un grande abbaglio, ma dovevi ricordati che non è tutto oro ciò che luccica. Tu sai senti, e sai anche cosa devi fare, perciò prendi un respiro profondo,guarda dritto e non in basso e fallo, fai tutto ciò che devi fare! Ricordati che la vita è tua e non puoi sentirti prigioniero solo per paura di far soffrire gli altri>> la guardai negli occhi e l'abbracciai così forte quasi da stritolarla <<grazie>> le sussurrai.
Finimmo di vedere il film e ci addormentammo l'uno sull'altro.22 dicembre 2015
Camminai per il corridoio della scuola pieno di studenti eccitati per le imminenti vacanze natalizie. Mi dirigevo verso l'aula di storia quando Xander e Liam mi si pararono davanti <<Tutto bene Scal?>> mi chiese il primo <<si, tutto bene voi?>> <<non c'è male>> risponde Xander mentre Liam guarda fuori dalla grande finestra <<Mark volevo invitarti alla festa di questa sera a casa mia.>> mi aggiustai gli occhiali e chiesi <<come mai questa festa?>> <<è per Liam...è ancora sconvolto per la rottura con Phobe e ha bisogno di divertirsi un po'. Verrai vero?>> Liam continuava a guardare fuori, Xander si passava una mano tra i capelli <<certo, ci sarò. A che ora devo essere lì?>> Xander sorrise <<quando ti pare,fratello>> mi diede una pacca sulla spalla e ,dopo che riottenne l'attenzione di Liam, andò via con l'amico.
Entrai in aula e occupai il mio solito posto in fondo all'aula, vicino a Jen, che mi salutò con un sorriso ed un piccolo gesto della mano. La vecchia professoressa entrò in classe e cominciò a spiegare <<Mark...>> mi chiamò Jen a bassa voce, la guardai <<che regalo vuole farmi Leo per natale?>> si morse il labbro inferiore <<non ne ho idea...>> <<uff...non so che regalargli>> si lasciò cadere contro la spalliera della sedia <<Jen, non è importante cosa gli regalerai a lui andrà bene>> mi guardo con quei suoi occhi scuri <<Mark, vorrei che il mio regalo lo stupisse...vorrei che dicesse che è un regalo perfetto, vorrei che fosse davvero contento nel vedere il mio regalo>> <<perchè ti importa così tanto?>> <<perchè lui è così gentile con me che si meriterebbe anche la luna>> fece un piccolo sorriso <<poi non vorrei che mi lasciasse. Non lo sopporterei>> <<come la tostissima Jen Lis non sopporterebbe una rottura?!>> <<si, ho paura di restare sola...sai Mark fin da quando ero bambina i miei genitori mi hanno insegnato a non dare molta importanza ai giudizi della gente, perchè l'importante era che io stessi bene con me stessa e che fossi capace di sostenermi. Ho seriamente provato a fare come loro dicevano, ma qualcosa mi riportava sempre ad altre persone,fino a quando non ho capito che non potevo fare tutto da sola, che non era fisicamente possibile una cosa simile. Ho sempre avuto bisogno degli altri...posso sembrare una dura, ma in realtà,ho bisogno di altre persone per essere veramente sicura di me stessa>> <<Scal,Lis!!! Potreste smetterla di fare conversazione e seguire la lezione?>>ci richiamò la professoressa. Jen si girò verso la lavagna. Aveva ragione, nessuno è capace di essere forte da solo, certo, si può fingere di essere tosti, ma per esserlo davvero abbiamo bisogno di una spalla che ci dica che quella è la strada giusta.Arrivò l'ora di pranzo e raggiunsi i miei amici <<buongiorno ragazzi>>diedi una pacca sulla spalla a Jackson sedendomi sulla panca di acciaio tutti mi salutarono <<anche voi andate questa sera alla festa di Xander?>> chiesi <<si...ci andiamo insieme?>> chiese Rosie prendendomi la mano <<si, magari possiamo incontrarci tutti a casa mia e poi andare>>propose Leo e tutti annuirono.
Uscimmo da scuola ed io e Rose uscimmo insieme le mi teneva la mano. Ci dirigemmo verso la mio pick-up, ma appena varcammo la soglia del portone di scuola, Rosie si fermò e mi tirò per la mano, la guardai negli occhi interrogativo e lei senza dirmi nulla mi attirò verso di lei è mi baciò. Fu un bacio profondo e passionale, non importava se tutti ci colpivano passandoci vicini per poter uscire da scuola, lei mi baciava, io la baciavo e nulla contava. Le sue mani intorno al mio collo, quasi a cercare di aggrapparsi a me per non lasciarmi sfuggire, le mie mani intorno alla sua vita che cercavano di avvicinarla ancora più vicina a me. Le nostri fronti erano attaccate, potevo sentire il suo cappellino solleticarmi la pelle. Ci staccammo e lei alzò lo sguardo per guardarmi negli occhi mentre io cercavo di non affogare nei suoi bellissimi occhi verdi <<perchè questo bacio?>> le chiedo abbracciandola <<volevo sentirti mio per qualche secondo...sai ti ho visto distante in questo periodo, e non voglio sentirti lontano da me! Anzi,voglio tenerti così vicino a me...perchè tu mi fai stare bene Mark>> le baciai la fronte e le ripresi la mano.
Ci dirigemmo verso il pick-up e dal cielo scesero piccoli fiocchi candidi e bianchi <<Mark la neve!! Mark sta nevicando! Non posso crederci!>> Rosie cominciò ad urlare come una bambina girando su se stessa tenendosi il cappello per evitare che le cadesse, era bellissima. Aveva quella risata genuina che ti colpiva, mi sentii colpevole. Più la guardavo e più capivo che le stavo facendo del male ed io,come come un avvoltoio che si nutre di una carcassa morta, mi stavo nutrendo del suo amore prosciugando tutto ciò che lei aveva da darmi, ed io che cosa le stavo dando? Di certo non le stavo dando me stesso...lei non meritava di essere messa da parte, lei era speciale, bellissima ed io non ero innamorato di lei! Aveva bisogno che io mi dedicassi completamente a lei, che io diventassi realmente la ragione dei suoi sorrisi, lei meritava di essere amata, perchè anche se era sempre stata la più grande stronza mai vista, lei era una persona profonda che anche se non mostrava a pieno tutto l'uragano insito in lei, meritava davvero tutto l'amore del mondo.
Avevo deciso davvero che sarei stato l'amore che lei necessitava in quel periodo.
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Come i sogni||wattys2017||
RomanceAlcune storie meritano di essere raccontate, altre meritano di essere apprezzate in silenzio, ma solo dalle persone che le hanno vissute. La storia di cui si narrerà è al confine tra l'una e l'altra teoria. Le persone che l'hanno vissuta continuera...