Salimmo sul mio pick-up e accesi subito l'aria calda. L'orologio sul cruscotto indicava l'una di notte eppure a me sembravano passati solo pochi minuti. Annie lanciò via le sue lenti colorate e tolse la maschera che le copriva quasi completamente il viso <<finalmente libera! Le lenti mi stavano infastidendo parecchio>> <<finalmente la tua voce!>> esclamai mettendo in moto <<hai per caso seguito un corso di recitazione>> la guardai con la coda dell'occhio <<in realtà si...ed ero anche la più brava del corso>> si pavoneggiò <<ma come minimo>> sorrisi...in quel momento il mio telefono squillò, osservai il display e notai subito il nome di Leo <<amico tutto bene?>> chiesi <<io si, però Vicky è totalmente sbroza come quel cretino di Blaine daltronde...la riporto a casa io?>> in sottofondo si sentiva la risata di Vicky che continuava a ripetere a Leo di non chiamarmi
<<se ti è possibile si, altrimenti passo da casa di Annie e poi ritorno a prenderla>> <<Tranquillo, la riporto io, anche perchè ha vomitato già due...tre volte ora e vorrei che si riposasse il prima possibile>> volevo uccidere Vicky <<io la uccido ti giuro!>> Leo rise <<e poi come faresti senza di lei?>> mi salutò e chiuse la chiamata <<Mar che è successo?>> <<mia sorella si è presa una bella sbronza insieme a quel cretino di Blaine Mckee>> <<quel cretino che abita vicino alla signora Dolovon?>> <<si proprio quello! Lui e Vicky si frequentano da un po', ma io non credo sia giusto per lei>> <<hai pienamente ragione, Vicky è così intelligente e lui è un tale idiota che vederli insieme è disarmante>> <<sono felice che qualcuno appoggi la mia idea>>
<<sai, la mia stanza ha una bella visuale nella stanza delle tue sorelle, e molte volte, quando la tua famiglia non era in casa, Vicky e Blaine si scambiavano saliva rovinando i miei tranquilli pomeriggi di lettura! Era una scena talmente disgustosa che neanche il muco del troll sulla bacchetta di Harry poteva superare>> risi per la battuta cercando di ignorare il fatto che mia sorella avesse permesso a quell'individuo di varcare la soglia di casa, di sicuro il giorno dopo io e lei avremmo fatto un bel discorsetto. Arrivammo difronte casa di Annie e imboccai il vialetto, poi spensi il motore <<grazie per avermi portata con te...lo so che l'hai fatto per ripicca ma sinceramente mi sono divertita un mondo e quindi grazie...>> <<non preoccuparti, sono io a rigraziarti perchè il piano ha funzionato alla grande e comunque mi piace stare in tua compagnia....devo dire che sei...molto simpatica>> mi sorrise di gusto. <<Anche tu non sei male>> mi diede un bacio veloce sulla guancia e poi corse via velocemente. Scesi dalla macchina velocemente <<non sono male?! Io sono meraviglioso. Ricordatelo mio caro angelo>> sorrise e dopo aver scosso leggermente la testa aprì la porta di casa e se la richiuse alle spalle.
Poco dopo degli abbaglianti fecere capolino sul viale buio. Riconobbi subito la jeep di Leo che imboccò il vialletto di casa mia e si fermò a pochi centrimeti dal portico. Parcheggiai la mia auto nel garage e raggiunsi Leo all'entrata <<è molto sbronza?>> chiesi osservando la ragazza dai capelli color grano addormentata sul sedile anteriore <<troppo! Ad un certo punto si è lanciata verso di me, scambiandomi per Blaine, e ha provato a baciarmi! Ti giuro che stavo morendo dal ridere>> <<è proprio una cretina! Dai portiamola in camera sua>>. In un religioso silenzio entrai in casa e tenni aperta la porta, metre Leo caricò Vicky in braccio e senza alcuna fatica la portò dentro. <<Bene bene, credo che questo quadretto non piacerebbe proprio a vostra madre>> mio padre si stagliava in tutta la sua altezza vicino al divano illuminato flebilmente dalla luce del televisore, che rendeva più inquetante e minacciosa la sua figura slanciata e massiccia <<papà...cosa ci fai in piedi?>> <<ecco a voi il migliore figlio dell'anno! Dopo 16 ancora non sai che soffro di insonnia? Eppura quante volte ti avrò beccato, come oggi, a tornare a casa a notte fonda? Aspetta ma il dipinto non è finito abbiamo anche un carinissimo Leo che trasporta mia figlia, che probabilmente ormai sarà completamente andata!>> <<salve Ross...non trova che sia una bellissima serata? La luna è spettacolare>> Leo provò a sdrammatizzare la situazione, ma la rese solo più ridicola. Per quanto riguarda mio padre non sembrava particolarmente arrabbiato, sembrava più compiaciuto di avere il coltello dalla parte del manico <<sta zitto Leo. Ora ascoltatemi bene, prima andate a portare la nostra sbronza-amica in camera, poi voi due vi cambiate e sparite dalla cicolazione. Io vi coprirò, ma domani mattina appena svegli mi andrete a lavare la macchina chiaro? Domande?>> Leo alzò la mano <<scusi signore ma io non abito in questa casa>> mio padre lo guardò <<infatti dormirai qui, credi davvero che ti lascerei guidare all'una di notte? E poi hai dormito così tante volte qui che ormai e anche casa tua! Ed ora sparite>> detto cio' portammo Vicky nel suo letto cercando di non svegliare Mila. Leo le tolse solo le scarpe per evitare che queste fosserò troppo scomode. Mi avvicinai ad Ila per darle un bacio sulla guancia e notai che Leo fece la stessa cosa con Vicky, la quale gli agganciò le mani dietro il collo e lo trascinò verso di lei poi ad occhi chiusi sussurò <<Leo...sei tu?>> <<si>> <<mi hai riportata a casa?>> <<in realtà siamo stati io e Mark>> <<smettila di fare il modesto>> disse Vicky con voce più dura <<perchè continui ad aiutarmi?>> <<forse perchè siamo amici, o forse perchè ti vedo come la sorella minore che non ho mai avuto>> <<ma io non sono così gentile con te, non ricordo di averti mai aiutato>> <<io non voglio che tu lo faccia>> <<sei troppo gentile nei miei confronti ed io non merito tutte queste attenzioni>> <<sei troppo severa con te stessa....e poi...non credo di essere l'unico ad aiutarti, sono sicuro che anche Blaine ti aiuti spesso>> <<si, mi aiuta a farmi male e a sbagliare...dato che sono sbronza e probabilmente capirai male o sparerò tante cazzate ti voglio dire che preferisco un tipo come te a lui...sono convinta di aver sbagliato nello scegliere...Leo grazie di cuore ti voglio un mondo di bene>> detto questo gli lasciò un bacio sulla guancia e ricadde sul letto addormentata. In un completo silenzio andammo nella mia stanza e ci stendemmo sui due letti (avevo nella stanza un lettino singolo in più proprio per Leo che spesso era ospita da noi). <<Ti piace Victoria?>> gli chiesi <<no, credo di no...per lei provo solo amore fraterno e vorrei che rimanesse così...e poi sono attratto da un'altra ragazza>> <<chi?>> <<Jen>> lui ancora non sapeva che Jen sarebbe diventata una parte importante della sua vita. Ci limitammo ad un "buonanotte" e poi il silenzio scese su di noi come il velo della notte, anche se non parlammo più io sapevo che era sveglio come lui era a conoscenza del fattto che fossi sveglio anche io, ma entrambi eravamo troppo rapiti dai pensieri che la notte aveva condotto con se per sprecare tempo con inutili giochi di parole come intrattenimento. Lui aveva Jen di cui preoccuparsi e io,stranamente, avevo Annie.
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Come i sogni||wattys2017||
RomanceAlcune storie meritano di essere raccontate, altre meritano di essere apprezzate in silenzio, ma solo dalle persone che le hanno vissute. La storia di cui si narrerà è al confine tra l'una e l'altra teoria. Le persone che l'hanno vissuta continuera...