20 dicembre 2015
<<Entrate chicos,Annie è
nella sua stanza>> io,Vicky e Leo entrammo e salimmo le scale che portavano al corridoio delle stanze.
Leo entrò in camera di Annie e lanciò lo zaino sul letto <<non vedo l'ora che arrivino le vacanze natalizie. Sono davvero stanco della scuola>> Vicky abbracciò Annie <<E tu saresti felice se la scuola chiudesse oggi?>> chiese Annie a Leo stendendosi vicino al lui sul letto mentre io e Vicky ci sedemmo per terra <<chi non sarebbe felice se la scuola chiudesse oggi?! Mark tu non ne saresti felice?>> <<certo fratello>> <<e tu Vicky?>> <<quella scuola è un inferno...non vedo l'ora di stare a casa>> Annie ci guardò male <<sul serio vi accontentate di questo per essere felici?! Devo dire che mi avete deluso, vi pensavo più intelligenti...come potete definire questa felicità?! La felicità è qualcosa che rende completa la nostra vita è che, anche nel dolore, ci fa sorridere>> <<scusami Annie ma se io sto soffrendo com'è possibile essere felice?>> chiese Leo <<hai mai riflettuto su quanto il concetto di dolore e felicità sia relativo?- Leo scosse la testa- immagina un mondo senza dolore, come identificheresti la felicità?>> <<beh...se non ci fosse il dolore tutto sarebbe felice non credi?>> le rispose <<sbagliato! Tutto sarebbe ordinario. Non esisterebbe più la felicità,o meglio,prenderebbe il nome di normalità. Perché ci sia la felicità ci deve necessariamente essere il dolore, e in un modo contorto il dolore è in se la felicità. Perciò mi chiedo se semplifichiamo il senso della felicità in questo modo, non conoscendo il vero dolore, come possiamo parlare con tanta facilità di felicità?>>.
Tutti guardammo Annie a bocca aperta. Come poteva una ragazza di appena 16 anni concepire un concetto simile?
Il mio cervello a mala pena mi permetteva di svolgere le normali funzioni vitali ed invece il suo cervello era in grado di partorire concetti al livello di Kafka? Quella ragazza mi piaceva sempre di più perchè diceva e pensava tutto con un filo di tristezza negli occhi e la cosa mi intrigava, e non poco. <<Annie fammi capire, hai divorato un libro di filosofia per caso?>> le chiese Leo <<no, ho semplicemente detto ciò che mi passava per la testa>>cominciò a ridere e Dio se era bella, quella risata così spontanea e genuina rendeva inspiegabile me felice, e se il concetto di Annie era vero,allora la mia porzione di dolore era grande quanto l'oceano perchè mi sentivo realmente felice.
La serata passò tranquilla ci divertimmo tanto e quando guardammo l'ora ci rendemmo conto che era ora di andare per cui salutammo Annie e ci avviammo verso casa mia.
<<Mark dici che Annie ha ragione?>> mi chiese Victoria appena uscimmo da casa di Annie <<sinceramente non lo so, ma l'ha detto in un modo così convincente che ci credo anche io ora>> le risposi <<quella ragazza ci sa davvero fare con le parole>>disse Leo <<già secondo me potrebbe essere perfetta come presidente degli Stati Uniti>> disse Vicky ridendo <<presidentessa Annie Mars...suona davvero bene>> rise Leo. Entrammo tutti in casa e trovammo Liv che guardava film <<Liv che ci fai qui, non dovresti essere a Louisville?>> le chiesi <<si, dovrei essere a Louisville nel mio bellissimo appartamento, dato che domani avrei dovuto essere a lezione, ma dato che vuoi siete usciti e i vostri genitori avevano una cena, sono rimasta qui per badare a Mila>> ci rispose bevendo un sorso di limonata <<mi dispiace che tu non possa seguire la lezione>> le dissi sedendomi sul divano accanto a lei <<nah...anzi mi avete salvato da quella rottura di Dallas, ormai mi stolkera è davvero ovunque>> <<Liv tu hai dei seri problemi,come puoi definire una rottura Dallas?>> urlò mia sorella saltandole letteralmente addosso <<Vicky non sei esattamente un peso piuma,anche se sei uno scricciolo, perciò togliti immediatamente dalla mia pancia>> urlò spingendola giù dal divano <<e comunque sono fidanzata e tu lo sai Vicky>> <<si ma Malcom è una noia assurda, e se proprio lo vuoi sapere Dallas è più bello>> esordì mia sorella <<infatti deve piacere a me, non a te! E poi Malcom non è una noia, anzi è un amore!!>> Leo che era rimasto in silenzio per tutto il tempo roteò gli occhi e disse <<si certo, è proprio un amore...quando è venuto a trovarti sembrava la fotocopia di Mercoledì della famiglia Adams>> Liv gli tirò un pugno sul braccio <<non potete schierarvi dalla parte di Dallas, non è giusto!>> piagnucolò mia cugina.
Leo le tirò la treccia e le disse <<ehi noi non siamo dalla parte di Dallas, crediamo solo che Malcom non sia il ragazzo adatto a te...cioè tu sei così solare e divertente e lui è così, come posso definirlo...>> Vicky si intromise <<PALLOSO!!>> <<non è così male...è solo serio>> provò a difenderlo Liv <<Liv non puoi prendere le difese di un tipo indifendibile, Malcom è solo snob e tu lo sai meglio di tutti>> dissi <<ah!! Finalmente la bocca della verità! Lo sappiamo tutti che Mark dice solo cose sensate>> si intromise Leo <<okayyyy, ma ora possiamo parlare di qualcos'altro? Avete cenato?>> <<si, Marco ci ha preparato un pollo che era la fine del mondo>> dissi <<chi sarebbe Marco?>> chiese mia cugina <<Marco è il cuoco italiano di Annie, è fantastico>> le spiegò mia sorella <<ed anche una forza. Fa certe battute che non puoi capire>> rise Leo <<ragazzi ho una domanda da fare ad uno di voi....-Liv mi guardò-raccontaci cosa sta succedendo fra te ed Annie>> avrei voluto letteralmente scomparire <<sinceramente...io non...non lo so. Alcune volte la sento molto vicina, altre volte la vedo talmente distante che mi chiedo se sia ancora mia amica...>> <<ma tu provi qualcosa per lei?>> mi chiese Leo <<credo...di si, ma in realtà non so come definire questo qualcosa, perchè in realtà è un qualcosa di molto astratto...è una situazione troppo strana e poi io ho Rosie...è tutto un gran casino!!>> dissi toccandomi i capelli freneticamente <<senti  M, io credo che quello che tu provi per Annie sia abbastanza chiaro...tu sei totalmente cotto di lei...anzi secondo me tu ne sei innamorato>> disse Liv <<Woh Liv frena! Io non sono innamorato di lei, stai esagerando. Io ho Rose e lei è la ragazza che amo da quando sono piccolo>> <<Mark il fatto che tu sia cotto di Rosie sin da piccolo non esclude il fatto che tu possa cambiare idea...Mark accetta la realtà tu sei innamorato di lei!>> mi disse Leo <<ora basta! Non ho bisogno che voi mi confondiate ancora di più le idee. Io so cosa voglio e sono sicuro di volere Annie!>> tutti rimasero a bocca aperta <<hai detto che vuoi Annie!>> urlò mia sorella alzandosi dal divano.

Come i sogni||wattys2017||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora