<<Hola chico! Entra e accomodati sul divano Annie arriva>> mi invitò Espy aprendomi la porta <<e gli altri?>> mi chiese chiudendo la porta e sistemando un pezzo di legno nel camino <<Leo doveva passare da Jen e Vicky andava con quel cretino di Blaine>> <<vale!!>> mi rispose. <<Espy puoi per favore andare in cucina? Marco ti cercava e poi io ho necessità di fare due chiacchiere con Mark>> disse entrando la signora Mars, mentre Espy spariva dietro la porta della cucina <<Mark possiamo sederci sul divano?>> mi fece segno con la mano libera di sedermi sul divano, mentre con l'altra reggeva un bicchiere di vino bianco da cui bevve un sorso <<il Greco di Tufo è il mio vino preferito... sai alcune volte nascondo le bottiglie da mio marito perché non voglio che le finisca, ma non dirglielo>> mi disse facendomi l'occhiolino <<di cosa vuole parlami?>> le chiesi <<volevo avvisarti che tu e tua sorella passerete le vacanze qui con noi in Kentucky>> <<Cosa?! La mia famiglia va sempre in Alaska per le vacanze...mia madre non avrebbe mai dato il permesso a me e a Vicky di restare qui>> mi guardò con i suoi occhi penetranti e incurvò le labbra, colorate di rosso, in un sorriso identico a quelli che faceva Annie <<questo pomeriggio ho parlato con tua madre e sono riuscita a convincerla>> si appoggiò con un gomito al divano e bevve un altro sorso di vino, mentre la sua gamba destra accavallata sulla sinistra si muoveva a ritmo <<e come ci è riuscita?>> <<ah! Niente di più facile per un' imprenditrice come me...so come vendere le mie idee>> detto questo si alzò mi diede una pacca sulla spalla e prima di andare via mi disse <<ci vediamo domani....Ah! Ricordati di portare un borsone con i vestiti di ricambio>>.
Tirai fuori dalla tasca del mio pantalone nero il mio cellulare e cercai il numero di mia sorella in rubrica <<Vicky dove sei?>> <<io e Blaine siamo appena arrivati alla festa perché?>> <<credi di poterti allontanare un po' da quel cretino?>> <<al momento sono sola, è andato a parcheggiare la sua auto...che è successo?>> <<tu sapevi che domani non partiremo per l'Alaska, ma passeremo il Natale a casa dei Mars?>> <<si, mamma me ne ha parlato prima>> <<e ti ha anche spiegato il motivo?>> le chiesi sperando che lei sapesse qualcosa in più <<mmm...ora che ci penso non mi ha spiegato perché. Tu sai qualcosa?>> <<diciamo che mi è capitato di ascoltare la conversazione tra la signora Mars e mamma...>> dissi cercando di abbassare la voce il più possibile <<e cosa hai scoperto?>> <<Annie se ne va! Questo è il suo ultimo anno qui>> <<COSA?!SCHERZI?>> urlò mia sorella attraverso il telefono <<ti pare che io sia tipo da questo tipo di scherzi?>> in quel momento percepii dei passi che scendevano dalla scale <<Vicky ora devo andare, ti faccio sapere se riesco a scoprire qualcosa in più>> e chiusi la chiamata nel l'esatto momento in cui Annie fece la sua apparizione nel salone <<con chi parlavi?>> mi chiese sorridendo <<Vicky...è appena arrivata alla festa.>>. La guardai cercando di imprimere ogni particolare del suo aspetto nella mente:era bella! I soliti capelli mossi erano stati piastrati e sembravano più lunghi del solito; indossava una semplice maglia bianca, e un pantalone color oliva con alcuni strappi sulle ginocchia; ai piedi aveva delle superstar nere con strisce bianche e in mano aveva una giacchetta dello stesso colore del pantalone.
<< Mark, devo dire che stai proprio bene vestito così>> mi disse guardandomi <<grazie...anche tu sei molto bella...mi piacciono i capelli così>> guardò il pavimento e sorrise <<vogliamo andare?>> le chiesi <<un attimo!>> ci fermò la signora Mars << posso farvi una foto?>> così ci mettemmo in posa e lei scattò una foto con l'istantanea di Annie <<bene, divertitevi alla festa...ed Annie ti prego bevi!! Non esagerare ma bevi! Ogni tanto devi distrarti un po'>> la signora Mars diede un bacio ad Annie e poi uscimmo.
Entrammo nell'abitacolo del mio pick-up e misi in moto <<Annie ho bisogno di chiederti una cosa>> mi guardò e aspettò che io parlassi <<ti trasferisci?>> <<certo che no Mark!>> mi rispose convita <<allora perché tua madre ha detto a mia madre che questo sarebbe stato forse il tuo ultimo anno qui?>> improvvisamente sbiancò e tossì <<l'ha detto solo per convincere tua madre a farvi restare qui...credo...>> non mi guardava più, guardava avanti, guardava il paesaggio che scorreva difronte a lei <<allora perché voleva così tanto che noi rimanessimo qui per Natale?>> le chiesi cercando di mantenere la calma <<perché sa che questa cosa dello studio individuale mi sta allontanando un po' dalle persone, e visto che le ho raccontato molto di te,tua sorella e Leo...ha deciso di invitarvi tutti a tre a casa nostra per le vacanze>> <<Ah, ci sarà anche Leo?>> <<certo. Comunque Mark non preoccuparti sarò qui a romperti le scatole ancora per tanto tempo>> rise ed io la seguì a ruota.
Arrivammo a casa di Xander e parcheggiai, poi l'aiutai a scendere e insieme entrammo nella grande abitazione. Lasciammo le giacche in uno sgabuzzino e ci confondemmo nella folla andando alla ricerca dei nostri amici.
<<Guarda vedo Vicky>> mi disse Annie indicando un punto vicino ad un divano rosso, così le presi la mano per non rischiare di perderla fra la gente, e mi avviai verso mia sorella <<dove si trova Blaine?>> le urlai cercando di sovrastare la musica alta. Vicky abbracciò Annie <<è andato con i suoi amici a giocare a Beer Pong>> << e tu non l'hai seguito?>> le chiesi stupito <<di qui c'è la vodka>> sorrise alzando il bicchiere <<se incorreggibile>> scossi la testa <<volete?>> ci chiese bevendo un sorso <<che gusti ci sono?>> <<pesca, ciliegia, menta,limone e ovviamente vodka liscia>> <<mmm...passami un bicchiere di vodka alla menta>> Vicky riempì il bicchiere di Annie <<e tu cosa vuoi Mark?>> <<vodka liscia>>.
Mentre sorseggiavamo i nostri drink vidi tra la folla un ragazzo dai capelli biondi molto familiare e capii subito che si trattava di Leo per cui mi allontanai da Annie e mia sorella per poterlo raggiungere.
<<Leo!!>>cercai di superare il volume della musica ma con scarsi risultati. Allora gli toccai una spalla e lui si girò <<amico!! Quando sei arrivato?>> notai che vicino a lui Jen si lasciava trasportare dalle note della musica non curante del caso che,intorno a lei, incombeva prepotentemente <<sono appena arrivato...io,Vicky ad Annie siamo vicino al tavolo delle bibite...volete venire da noi?>> Leo annuì e scosse leggermente Jen per risvegliarla dalla trans musicale in cui era finita. La ragazza,che ancora no mi aveva notato, mi salutò lasciandomi un piccolo bacio sulla guancia e poi seguì me è Leo fuori dalla mischia.
Appena vicini al tavolo con le bibite Jen si fermò improvvisamente e spalancò la bocca alla vista di Annie e molto tranquillamente chiacchierava con Vicky.
<<Annie?>> quasi non credeva che lei fossero lì a bere tranquillamente. La ragazza dagli occhi di ghiaccio si girò verso la voce che l'aveva interpellata e i suoi occhi incrociarono i profondi occhi neri dell'amica. Silenzio. Il mondo intero era in silenzio. Noi eravamo in silenzio. Jen era in silenzio. Ed Annie era nel silenzio più silenzioso di tutti i tempi. Poi Jen parlò <<Annie! Mi sei mancata così dannatamente tanto!!-e la strinse forte a se-che fine hai fatto?>> <<sono stata a casa>> rispose Ann <<come stai?>> le chiese Jen cercando di catturare più informazioni possibili <<sto...bene, credo. E tu?>> <<molto bene grazie>> Jen ristrinse a se Annie, quasi a  darsi la conferma che la sua amica non fosse solo un' immagine evanescente. <<Senza te non è più lo stesso...nessuno riesce a tenere testa a Rosie come fai tu>> <<Rosie non ha bisogno di me per controllarsi>> disse Annie toccandosi i capelli con la mano <<credimi lei ha assolutamente bisogno di te...alcune volte sembra davvero persa>>. Le ragazze parlarono ancora per un po' poi trascinai Annie in pista <<che effetto ti ha fatto rivedere Jen?>> le chiesi mentre Titanium di David Guetta esplode nelle casse <<è stato davvero strano...mi è quasi sembrato che tutto fosse tornato alla normalità>> mi disse bevendo il suo terzo bicchiere di vodka tutto d'un sorso <<dovresti smetterla di bere...tua madre ha detto di non esagerare>> da parte sua ricevetti solo una risata di scherno e ributtò giù un altro sorso della sua bibita <<dovreste smetterla di preoccuparvi per me>> disse cercando di sovrastare il volume della musica <<non credo di riuscire a smettere>> dissi guardando i suoi laghi congelati che si ritrovava per occhi. Ad un certo punto lo scenario cambiò sensibilmente: la musica aveva perso un po' della sua intensità seguendo le note più profonde di Firestone di Kygo ft. Conrad Sewell, Annie si avvicinò ancora di più e mi circondò il collo con le braccia cercando di non versarmi il bicchiere di vodka ,che aveva tra le mani, addosso. Posò la sua fronte sulla mia e la sua frangetta mi pizzicò leggermente la fronte, che già madida di sudore per via del calore della stanza, a questo contatto si imperlò ancora di più. Avevo il suo respiro sulle labbra e notai che per arrivarmi si era alzata sulle punte. Entrambi ci muovevamo al ritmo della musica che sembrava averci trasportato in un mondo parallelo...era talmente vicina che riuscivo a sentire che dalla sua bocca usciva un forte odore di alcool e menta, talmente inebriante che avrei voluto che quel profumo si spandesse anche nella mia bocca. Volevo morire! Solo quella mattina avevo promesso a me stesso di prendermi cura di Rosie ed in quel, invece, mi trovavo avvinghiato a quella ragazza che mi attraeva in modo sconvolgente. Non potevo scappare! Non potevo mentire! Io ero fottutamente innamorato della ragazza che mi stava difronte, e non potevo più nascondermi dietro ai vincoli che mi legavano a Rosie.
<<Annie...io credo di essermi innamorato di te>> le sussurrai  avvicinandomi al suo orecchio <<tu cosa senti per me?>> le chiesi giocandomi il tutto per tutto. Non volevo più girarci attorno, volevo solo sapere. Mi guardò negli occhi <<Oh, Mark questo non va bene!-rise-Rosie mi ammazzerà! Comunque...mi ami?-feci di si con la testa-oh, mio Dio...Amore è una parola troppo grossa per noi insulsi esserini!-mi toccò una guancia con la mano e prese ad accarezzarmi-Dimmi la verità tu sai seriamente cosa vuol dire amare?>> <<si ama una persona quando tutto di te vibra ad un solo suo sguardo, e ti diventa impossibile stare lontano da quella persona>> le risposi. Rise di me <<Amore ha un significato che va oltre il concreto, supera l'immaginazione e i sogni e ritorna alla fonte del suo essere. Ora ognuno di noi ha una propria interpretazione riguardo a cosa è Tutto, io credo che Tutto sia Dio...per cui Dio è l'amore, e dimmi Mar cosa siamo noi in confronto a Dio? Cosa siamo in confronto all' Amore? Siamo più flebili di un soffio, più evanescenti dell'aria! Dunque io non ti amo, perché questa parola è talmente grande che non può appartenermi...ma provo qualcosa di forte per te che,davvero, non so spiegare>>  rimasi completamente stordito da quella risposta, ma ne fui contento perché nel suo strano modo di vedere e comunicare il mondo,aveva ammesso che non le ero del tutto indifferente <<ho voglia di baciarti>> le dissi posando le mie labbra sul suo collo. Rise <<non possiamo qualcuno potrebbe sentirci>> <<ti giuro che,come la neve che attecchisce al suolo, non faremo nessun rumore>> le risposi avvicinandomi pericolosamente alle sue labbra, ormai mancava poco alla mia tanto agognata meta. Nei suoi occhi si riflettevano tante emozioni diverse. Riuscivo a distinguere l'eccitazione data dall'alcool e dalla situazione carica di sentimenti tra noi; potevo vedere la paura di essere scoperta; il senso di colpa nei confronti di Rosie; e dolore! Tanto di quel dolore che sopraffaceva quasi tutte le altre emozioni. Sempre più vicino...

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⏰ Ultimo aggiornamento: Feb 05, 2017 ⏰

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