Volendo evitare la assicurata sfilza di domande causate dall'enorme curiosità dei miei amici, decido di passare i restanti minuti della pausa pranzo in camera, distesa sul letto, ripensando alla conversazione con Luke.
Nonostante tutti i malintesi si siano chiariti, nonostante la nostra relazione sia tornata come prima, non riesco a convincermi del fatto che vada tutto bene. O, almeno, che tutto sia tornato come prima.
Per qualche ragione, mi sento colpevole, come se avessi fatto del male al ragazzo che in questo momento si trova a più di mille chilometri di distanza.Ma la verità è che vorrei non saperlo, vorrei che non fosse lui.
Amici.
Nonostante mi ripeta questa semplice parola all'infinito nella
mente, non riesco a sentirmi meglio, a non sentirmi colpevole.Analizzando i fatti, tutto dovrebbe essere normale: la mia relazione (ormai da definire "a distanza") con Luke, i miei rapporti, ormai consolidati, con Joye, Will...
E poi c'è lui: Shawn.Lui è il problema.
Anche se non ne conosco il motivo, o non riesco ancora a trovarlo, sò per certo che c'entra con lui. Tutto.
E questo rimanda ad un unica, irremovibile decisione.
"Chris? Tutto bene?"
Sobbalzo sul letto, presa alla sprovvista da quella voce: "Oh mio Dio!"- esclamo portandomi una mano al petto per cercare di calmare i battiti improvvisamente accellerati del mio cuore.
"Scusa, ho bussato ma non rispondevi."
Sospiro, osservando lo sguardo procupato della bionda.
Lei si avvicina silenziosamente al letto e si accomoda al mio fianco, posando una mano dietro alla mia schiena.
"Perchè piangi?"
Non me ne ero neanche accorta, finchè la bionda non me lo aveva fatto notare per colpa degli evidenti segni rossi lasciati sul viso.
Mi affretto a passare una mano lungo le guancie, per cancellarne le tracce rimaste: "Nulla."
"Non ti trovi bene?"
Io suoi occhi castani mi scrutano tristi, cercando di convincermi a parlare.Scuoto la testa.
Vorrei poter dire la verità a Joye.
È una persona fantastica, un'amica e ormai la conosco da abbastanza tempo da potermi fidare, ma non posso. Non perchè non voglia, ma perché non saprei nemmeno come fare, non sapendolo nemmeno spiegare a me stessa."Ti aspettavamo a pranzo, avevi detto che dovevi solo fare una telefonata e ora ti ritrovo qui a piangere."
Sposta lentamente la mano dalla mia schiena, per abbandonarla lungo i suoi fianchi, coperti da una semplice canotta bianca."Lo so, non avevo fame."- mento.
"Chris, perchè piangi? È successo qualcosa?"
Percepisco il suo tono tralasciare un po' di rabbia dalla voce."È complicato."- spiego.
"C'entra con qualcuno qui? Con la nuova scuola?"
"In parte."
"Non ne vuoi parlare, eh?"
Annuisco, seguita da un suo teatrale sospiro: "D'accordo, ma se vuoi parlarne con qualcuno, sai dove trovarmi."
Interminabili minuti di silenzio dopo, la ragazza fa' per andarsene, ma io la trattengo per un braccio e in un battito di ciglia mi ritrovo ad abbracciarla, seppellendo il mio viso fra i suoi corti capelli biondi profumati da un recente shampoo.
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BETTER THAN HE CAN - Shawn Mendes
FanfictionChris è una semplice diciottenne. È fidanzata, ha molti amici e il bene incondizionato dei suoi genitori. Ottenuta una borsa di studio del valore di sei mesi, la ragazza è costretta a trasferirsi in un rinomato istituto. Shawn è un ragazzo costretto...