BETTER THAN HE CAN - Shawn Mendes

Festa?

Sono passati due giorni dall'episodio con Shawn. Quella è stata l'ultima volta che l'ho visto.
Ho provato più volte a chiedere a Joye che gli fosse successo, ma lei si è sempre limitata a rispondermi con un freddo "Non lo so", tutte le volte.

Sono proprio una stupida.
Nonostante conosca Shawn da poco tempo, sento di tenerci a lui e alla sua amicizia.
Da quando sono uscita di corsa da quella stanza, non faccio che pensarci.
Probabilmente non vorrà più saperne di me, ma non posso certo biasimarlo. Non dopo quello che ho fatto.

"Scusa, non dovevo dirlo. Sono un completo cretino."
"No, Shawn, non lo sei. Sei...dolce." - "Shawn, n-non volevo...fa come se non avessi detto nulla."

Ma la cosa più grave, è come sono scappata, lasciandolo lì seduto.
Sì, l'ho fatto per evitare di spiegargli l'imbarazzante situazione, ma ora lui penserà che mi piace, mentre io lo vedo solamente come un'amico.
Ho incasinato tutto.

Una voce improvvisa mi risveglia dai miei pensieri:

"Chris, che ne pensi?"
"Di c-cosa?"- domando confusa.
"Come di cosa?! È da più di un'ora che ne parliamo!"
Osservo Joye, imbarazzata dal mio stesso comportamento.
"Della festa."- mi spiega Will.

Il pomeriggio del giorno in cui l'ho conosciuto, sono andata a presentarlo a Joye, ottenendo come risposta una sua fragorosa risata:
"Chris, ci conosciamo da più di un mese! Frequentiamo praticamente tutti gli stessi corsi."
"Giá."- aveva aggiunto Will, sorridendo.

E così ci ritroviamo seduti in un tavolo della mensa, intenti a parlottare di argomenti a cui non sto prestando la minima attenzione.

"Festa?"
Will scuote la testa, scoppiando a ridere.
"Chris..."- inizia Joye -"stiamo parlando della festa di compleanno di mia sorella."

Joye ha una sorella?!

"Oh...sì"- mento.
"Allora verrai?"
"Ma io non conosco tua sorella."
"Lo so, ma più che un compleanno...è una festa a cui verrá mezzo istituto."
"Sì, d'accordo. Dove?"
"Tranquilla Chris, ti vengo a prendere io."- annuncia Will.
Io gli sorrido gentilmente.

In questi ultimi due giorni abbiamo cominuato a frequentarci, scoprendo entrambi diversi lati del nostro carattere.
Abbiamo perfino inziato a chiaccherare delle cose più stupide con tale naturalezza, da sembrare amici da una vita.

"Chris, che hai intenzione di indossare?"- domanda Joye inarcando il sopracciglio sinistro.
"Non lo so, perchè?"
"Hai un vestito in valigia?"

No, decisamente no.

"Mh...no?"- rispondo, pentendomene poco dopo.
Lei mi guarda, con un espressione di puro stupore in volto.
"Come diavolo fai a non avere un vestito?!"
"Come diavolo fai a non avere un vestito?!"- cinguetta Will imitando la voce della ragazza.
Lei, di tutta risposta, gli sferra un pugno sul braccio.
"Sta sera devi assolutamente passare in camera mia:79A."
"Sta sera devi ass..."- inzia Will, ma viene immediatamente fermato da un fendente da parte di Joye, dritto allo stomaco.
"Ahia!"- geme, piegandosi in avanti.
"Così impari."- esclama compiaciuta la ragazza -"E, tanto per la cronaca, non ho una voce così orribile."
"Convinta tu..."
Io rido alla vista di quella scena, beccandomi un'occhiataccia da parte di Will e un occhiolino complice da parte dalla ragazza.

Sarebbero proprio una bella coppia, insieme.

***

Busso tre volte alla porta di Joye, sperando che sia in stanza.

"Arrivo!"- urla la ragazza.
Dopo pochi secondi me la ritrovo davanti, attraverso la porta spalancata.
"Dai, entra."
Ubbidiente, attraverso la camera (leggermente più piccola della mia) fino a giungere al letto singolo.
Joye spalanca le ante dell'armadio, guardando al suo interno.
Dopo qualche secondo si gira verso di me.
"Chris, non puoi capire che fortuna tu abbia."
"Perchè?"- domando confusa.
"I tuoi occhi."
Aggrotto le sopracciglia.
"...Mio dio, basta un semplice pezzo di stoffa nero che si trasformano in due diamanti."