Campeggio?

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La mattina seguente mi svegliai in ritardo e di mal umore.
A migliorare la situazione di certo non si aiutava il fastidioso e sordo dolore alla testa che aveva deciso di accompagnare il mio risveglio.

Dopo essermi velocemente infilata una maglietta presa a caso dall'armadio e un paio di jeans, mi fiondo in classe e, individuata l'unica persona conosciuta del corso, mi affretto a sedermi nel banco libero al suo fianco.

"Buongiorno anche a te, Chris."- mi saluta la voce del ragazzo, facendomi gentilmente notare di essermi dimenticata di salutarlo.
"Non sono dell'umore giusto per scherzare, Will."- sbuffo sonoramente.
"Brutta giornata?"
Sospiro.

Lui ridacchia, guadagnandosi un'occhiataccia da parte mia: "Ti diverti, eh?"
"Scusa, sei proprio buffa tutta incazzata."
"Felice di divertirti."- rispondo acidamente, mettendo fine a quella conversazione.
"Uh..."

Dopo qualche minuto la voce del ragazzo mi costringe nuovamente a distogliere l'attenzione da quella del professore, intento nella spiegazione di un nuovo argomento.
"Sei mai stata in campeggio?"

"Will, sta' zitto, per favore."- sbuffo spazientita.

"Solo una cosa, poi ti lascio stare, giuro."- risponde.

Non poteva semplicemente lasciarmi in pace?

"No, non sono mai stata in campeggio."- taglio corto.
"Questo fine settimana. Tu, io, Joye e quel tuo amico tutto strano, ci stai?"
"Quel tuo amico tutto strano?"- ripeto con tono interrogativo.

"Quello del corso di matematica... sempre spettinato, ritardatario cronico...sì, hai capito."
"Shawn?"- ridacchio.

Non potrebbe esistere definizione più perfetta per descriverlo.

"Ecco sì, non mi veniva il nome. Ci stai?"
"Non lo so..."
"Dai Chris, non fare la guastafeste. Sarà divertente!"

Qualcosa nel tono della sua voce mi suggeriva che la mia presenza era necessaria per ben altro scopo che un semplice campeggio tra amici.

"D'accordo, ma non crederti poi così originale con la storia della vacanza a quattro..."- ridacchio, intuendo le motivazioni del ragazzo.

Era cotto a puntino.

Tutte quelle battutine, quello stuzzicarsi a vicenda che tanto gli caratterizzava...non sono mai stata un asso in fatto d'amore, ma per quanto riguarda quei due, perfino un cieco l'avrebbe capito.

Quest'ultimo spalanca gli occhi, iniziando nervosamente a grattarsi la nuca: "Si è capito così tanto? Insomma...voglio dire, solo una settimana fa' io e Joye...   "
"No, ma va!"-ironizzo.

"Lei...lei, se ne è accorta?"

Nonostante mi dispiacesse metterlo così in imbarazzo, mi divertiva vederlo spogliato e messo a nudo delle sue sicurezze. Per una ragazza.
"Glielo hai già chiesto?"- rispondo.

"Abbiamo il prossimo corso insieme, tu pensa a Shawn. Ah...e ti prego, non dirle nulla di quello che ti ho detto."

Sorrido.

Nonostante i secondi fini di questa
piccola vacanza, staccare per un po' da tutto potrà solo farmi bene e sarà l'occasione perfetta per ricominciare da zero con Shawn. Le sue improvvise sparizioni, il suo strano comportamento, tutti quei segreti... 

Le motivazioni che lo spingono a compiere questi gesti si trovano maledettamente in profondità,  ad una profondità così buia che io non posso permettermi di raggiungere. 

Amici.

Non devono interessarmi. Non possono interessarmi.

"Perfetto."

***

Mi trovo davanti alla porta della stanza di Shawn, con il palmo appoggiato sul ruvido legno scuro, pronta a bussare.

L'unica cosa che mi aspetto da questa piccola "vacanza" è divertirmi, ed è quello che ho intenzione di fare.
Inoltre, in questo ultimo periodo, per colpa dello studio, non sono  riuscita a staccarmi un attimo dai libri, se non per quel pomeriggio passato al Big Coffee con Joye.

Busso due volte alla porta, creando un forte rumore in contrasto con l'assoluto silenzio del corridoio.

Nessun rumore proviene dall'interno della stanza, tanto da farmi pensare che il ragazzo non sia al suo interno, ma i miei dubbi si dissolvono quando la porta davanti a me si apre di colpo, mostrando la figura del ragazzo.

Indossa una semplice canotta grigia e un pantalone della tuta, che ha tutta l'aria di essere un pigiama.
Mi sento leggermente a disagio a trovarlo in queste condizioni e (molto probabilmente) ad averlo svegliato, ma decido di non farci  caso e iniziare a parlare.

"Uhm...ciao."
"Ciao, Chris. Entri?"- mi domanda, strofinandosi gli occhi con i palmi delle mani.

Scuoto la testa: "No, devo solo dirti una cosa veloce, non ce n'è bisogno."

Lui annuisce, ma non posso fare a meno di notare l'espressione delusa creatasi sul suo volto.
"Dimmi."- sospira.

"Ecco, Will...Will ci ha invitati ad andare in campeggio questo weekend."- inizio.

"Ah."

Che razza di risposta era?

"A te andrebbe bene?"- continuo.

Il ragazzo sembra rifletterci per qualche secondo: "Uhm, beh...sì, certo."

"D'accordo, allora vado ad...avvisarlo."

Lui mi rivolge un piccolo sorriso.

L'atmosfera è carica di tensione, tanto che non vedo l'ora di andarmene e mettere fine a quella conversazione.

"Ci vediamo, allora."- lo saluto.

Lui solleva una mano a mo' di saluto, per poi chiudere la porta dietro di se.

Decisamente imbarazzante.

Ero ormai giunta alla fine del corridoio, quando la porta si schiuse leggermente.
"Ehm, Chris?"- sussurra dalla fessura grande abbastanza per sporgersi all'esterno.

Giro lentamente su me stessa, voltandomi nella sua direzione:"Sì?"

"È okay. Lo capisco e non posso biasimarti. Va bene così."

Cosa...

Non rispondo.



EMH...*tosse*

NO, NON SONO MORTA.

Okay, direi che vi devo una spiegazione, considerando che sono ben nove mesi che non apro Wattpad.

Sono successe davvero molte cose in questo lungo periodo e mi sono totalmente dimenticata dell'esistenza di questa storia. Ho pensato perfino di cancellarla, poichè tutte le idee che avevo sono sparite con l'avanzare del tempo, finchè, pochi giorni fa, riprendendola in mano, mi sono venute in mente una marea di idee tutte insieme, perciò, I'M BAAACK.

Questo capitolo è davvero corto, ma era solo per avvisarvi che inizierò a breve ad aggiornare soooo...

STAY TUNED.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 29, 2017 ⏰

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