Amici?

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"Psss..."

Qualcuno seduto nel banco dietro al mio, attira la mia attenzione, picchiettando insistentemente una mano sulla mia spalla sinistra.

Nonostante non stessi seguendo molto la spiegazione del professore, immersa come ero nei miei pensieri, non mi entusiasma molto l'idea di mostrare esplicitamente il mio non-interesse.

Controllo velocemente se l'uomo stia guardando nella mia direzione e, notandolo impegnato nella lettura di una qualche poesia, mi giro.

Una ragazza dagli occhi verdi, esageratamente enormi sul suo viso pallido e sottile, mi osserva impassibile.

"Che c'è?"- domando gentilmente, senza tralasciare quel minimo di scocciatura che provo.
"Emh ciao, noi non ci conosciamo, ma avrei bisogno di farti una domanda..."

La guardo confusa, invitandola a continuare.

"Esci con Mendes?"

Mendes?

Avendolo sentito nomimare soltanto una volta prima, ci metto qualche secondo a ricordare che "Mendes" è il cognome di...Shawn?!

"È? Cosa? No! Perchè me lo chiedi?"- scatto.

Molte teste si girano nella mia direzione, facendomi intuire che la ragazza dagli occhi verdi di fronte a me non sia stata l'unica persona, presente nell'aula, a sentirmi.

Mi affretto a rimettermi composta, ma, a quanto pare, il professore sembra non essersi accorto di niente.

Tiro un sospiro di sollievo.

Nonostante cerchi di non pensarci, non capisco il perchè della mia brusca reazione a quella semplice domanda.
Voleva soltanto sapere se era impegnato in una relazione, per poi avere via libera.

Ero come...arrabbiata, senza un preciso motivo.
O almeno, non riesco a trovarne uno.

Sará perchè mi ha colta di sorpresa?

Ma il solo pensiero di vedere il volto magro e pallido della rossa, insieme a lui, mi provoca un senso di...tristezza?

Inizio a scarabocchiare con una matita lungo i bordi bianchi di fianco ai paragrafi del libro, sovrappensiero, rassegnandomi all'idea di dover recuperare al più presto tutti gli argomenti affrontati in quella assurda giornata di scuola, a cui non ho prestato la minima attenzione.

***

Ero intenta a sottolineare con un evidenziatore giallo le frasi più importanti di un intero capitolo, dopo un pomeriggio concentrato esclusivamente allo studio, quando dei colpi alla porta mi hanno distratta.

"Joye, ti ho detto che devo studiare!"- urlo, senza neanche aprire la porta.

Passa qualche secondo, ma da dietro di essa, nessuna risposta.

Di solito Joye se ne esce con frasi del tipo: "Divertiti allora!" oppure, leggermente più nel suo stile, come:"Guarda che in camera i fighi non li trovi!"

Ancora silenzio.
Strano, non è da lei.

Decido di non darci tanta importanza, probabilmente andava di fretta.

Improvvisamente lo sguardo mi cade ai piedi della porta, dove un piccolo fogliettino bianco è incastrato nella fessura tra essa e il pavimento.

Mi alzo incuriosita, non essendo la prima volta che mi ritrovo in situazioni del genere.

Oh,no.

Apro il bigliettino, mentre con lo sguardo inizio a scorrere le poche, ma chiare lettere che compongono la frase: "Non te lo ripeterò un'altra volta, stagli lontana."

BETTER THAN HE CAN - Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora