Decido di chiamare Ally per passare il tempo, lei risponde al quarto squillo.
"Ciao Chrisss"- urla gioiosamente.
"Qualcuno è di buon umore eh?!"
"Non puoi capire cosa è successo ieri sera..."- sussura lei improvvisamente seria -"...Simon mi ha baciata!"
"COSA?!"
Simon è sempre stato un ragazzo timido e piace a Allison dalla quinta elementare.
Non me lo sarei mai aspettata.
È quel tipo di persona che si vergogna a chiederti una penna in prestito, figuriamoci a dichiararsi!
"Puoi dirlo forte, cara."- dice lei.
"Sto via un solo un giorno e guarda che succede..."
Lei ridacchia.
"E tu come hai reagito?"
"Ovviamente sono rimasta sorpresa, non ho mai pensato che ricambiasse.
Gli ho chiesto il motivo per cui l'ha fatto e, mentre lui si lanciava in una accurata descrizione di quando si era accorto che gli piacevo, io l'ho ribaciato."
"Sono felice per te Ally!"
"Lo so! Ma non parliamo di me... c'è qualche ragazzo carino nella tua scuola?"- chiede lei maliziosa.
Tipico di Allison.
Sussulto.
"Sono felicemente fidanzata! Io amo Luke..."- le rispondo un tantino nervosa.
"Okay, calma! Hai conosciuto qualcuno di interessante?"- chiede.
"Sì, alcuni ragazzi..."- rispondo vagamente.
"Simpatici?"- mi chiede lei.
"Uhm, punti di vista."
"Okay..."- dice lei.
"Ora devo andare Ally, devo ancora sistemare le valige. Ci sentiamo dopo?"
"Ovvio"- risponde lei.
Dopo averla salutata metto fine alla chiamata e inizio ad aprire i bagagli.***
Il tempo passa velocemente ed in men che non si dica l'orologio posto sopra la parete, segna le 15:00.
Decido di sciogliere i miei capelli castani, inserisco il mio cellulare nella tasca dei pantaloncini ed esco dalla stanza chiudendola a chiave.Quando raggiungo la biblioteca vedo Shawn appoggiato ad una parete parallela all'entrta.
Ha le braccia incrociate e un paio di auricolari nelle orecchie.
Avvicinandomi riesco a osservare le sue palpebre completamente chiuse e il suo viso molto concentrato. Non ho mai visto nessuno ascoltare la musica in quel modo, sembra quasi che si stia sforzando di...capire.
Ad un tratto lui apre gli occhi e mi mette a fuoco.
Sento un'improvvisa vampata di calore alle guance.
Penserà che lo stavo osservando.Stavi facendo esattamente quello.
Lui fa segno di avvicinarmi ancora di più e io obbedisco.
"Ciao Chris"- sussura dolcemente.
"Sei qui da molto?"- domando proccupata che abbia dovuto aspettare per molto tempo il mio arrivo.
"No, dovevo giá venire qui un'oretta fa"- risponde lui -"Allora...andiamo?"
"Sì"- confermo io.
Lui si incammina verso l'uscita, mentre io lo seguo dopo pochi secondi.
Il suo passo è molto veloce (cosa dovuta soprattutto alla lunghezza delle gambe), così per ogni suo movimento, io ne devo compiere due.
Decidiamo di partire dal primo piano per poi proseguire fino al terzo.
Ogni volta che incontriamo una porta lui la apre e mi spiega la funzione della stanza. Dopo diverse classi e labortori, giungiamo nei dormitori degli studenti interni.
"Questa è la stanza di Andrew..."- mi spiega indicando una porta- " come hai potuto capire è un tipo molto stupido, ma altrettanto simpatico. Davvero, dovresti conoscerlo."
Io annuisco timidamente.
Percorrendo diversi altri corridoio giungiamo davanti ad una porta, dove Shawn si ferma.
"...e questa è la mia camera. Il mio piccolo angolo di mondo. Mi piace pensarla così."
Apre la porta e si fa da parte per farmi passare.
Mi sento leggermente a disagio. Entrare in una camera di un ragazzo quasi sconosciuto...
Ma lui sembra non curarsene.
È organizzata esattamente come la mia, ma il letto è rivolto con la testa verso la finesta e la porta del bagno si trova vicino alla scrivania.
Le lenzuola sono ben tirate per gli angoli e le coperte, perfettamente stirate, sono arancioni, abbinate alle piccole tende di cotone.
Sopra la scrivania di legno si trova una mensola piena zeppa di cd, in fila uno dietro l'altro.
Non sembra neanche la camera di un ragazzo. È perfettamente ordinata, nessun oggetto è fuori posto, nemmeno una semplice maglietta appoggiata sullo schienale della sedia, nulla.
"Wow, molto...ordinata."- commento.
"Sì beh, odio il disordine."
Mi avvicino lentamente verso i cd per riuscire a capire il genere di musica che ascolta.
Pop è il genere più in evidenza, mentre in secondo piano emergono cd rap e di musica elettronica. Ne intravedo qualcuno di musica classica.
"Direi che ascolti molta musica"- constato.
"Sì, ma soprattutto mi piace... scriverla."
"Scriverla?"
Prima che Shawn possa rispondermi, il telefono vibra nella sua tasca e lui si affretta a rispondere:
"Pronto?"- chiede.
Riesco a sentire una voce maschile provenire dal piccolo microfono, ma non riesco a distinguere le parole.
"Ciao!" Una pausa. "Va bene, allora facciamo domani?"
Dopo aver annuito un paio di volte, mette fine alla chiamata.
Alza lo sguardo su di me:
"Scusami."- sussurra con un un timido sorrido sul volto.
"Figurati, Shawn."
Non sapendo come continuare la conversazione, distolgo lo sguardo e inizio a curiosarmi in torno, senza vedere niente in realtá.
Sono troppo nervosa.
Sento il suo sguardo su di me, che non mi lascia nemmeno un secondo.
"Comunque...sì."- sussurra all'improvviso.
"Si, cosa?"
"Sì. Io scrivo musica."- mi risponde, riferendosi alla nostra precedente conversazione, interrotta dallo squillo del suo cellulare.
"Oh. Wow, hai giá qualche canzone pronta?"
"Sì, qualcuna."
"Ti va...ecco, ti andrebbe di farmi sentire qualcosa?"
"Certo, magari un'altra volta, peró."- risponde lui sorridendomi imbarazzato.
Sono leggermente spiazzata da questa sua risposta, ma non posso certo costringerlo se non vuole.
Devo ammettere che sono molto curiosa di sentirlo cantare. Sperò che ne avrá l'occasione al più presto, probabilmente è un ragazzo timido.
"Beh, la scuola l'abbiamo visitata tutta. Al piano di sopra ci sono soltanto altri dormitori, perciò...ti va di fare una passeggiata?"- domanda.
"Sì, d'accordo"
Lui apre la porta, facendomi segno di passare.
Fuori dalla stanza, richiude la porta a chiave.
"Okay, possiamo andare"
Ci incamminiamo verso l'uscita dell'istituto uno di fianco all'altra, con le braccia che quasi si sfiorano a vicenda.***
Una volta giunti in cortile, imbocchiamo una stradiciola a sinistra della fontana centrale, costeggiata da alte siepi.
Shawn inizia a parlare:
"Chris, da dove vieni?"
"Oh, Detroit."- rispondo.
"Tu sei canadese, giusto?"
"Giusto"- sorride- "di Toronto, ma ci sono solo nato, non c'ho mai vissuto, veramente."
Io annuisco, prima che lui continui a parlare:
"E...a quanto ho capito, sei qui per una borsa di studio."
"Sì, di sei mesi."
"Beh, congratulazioni. Non è una cosa da niente..."
"S-sì, grazie"- rispondo imbarazzata da questo suo complimento.
"Tu, Shawn?"
"Io beh, studio qui."
"È il tuo primo anno?"
Lui sorride, divertito dalla mia domanda: "No, decisamente no. Questo è il quarto."
"Deve piacerti molto studiare..."- constato.
Dopotutto è un istituto molto rinomato per i suoi eccellenti corsi di livello avanzato, non dev' essere proprio una passeggiata passare i cinque anni del liceo qui.
"Sono un po' più complicate le mie ragioni."- risponde sospirando.
Decido di non indagare troppo, non vorrei risultare indiscreta.
Camminiamo per altre piccole e uguali stradine, fino a giungere ad una serie di panchine di marmo, prive di schienale.
Shawn si avvicina ad una di esse e si accomoda. Io lo imito dopo pochi secondi.
"Sei figlia unica?"- mi domanda.
"Oh...solo un fratello più grande, ma vive a San Diego con la sua fidanzata."
Lui mi osserva, concentrato sulla mia spiegazione.
Quando finisco, annuisce lentamente.
"Tu?"
A questa domanda, sento il suo corpo irrigidirsi di fianco al mio, mentre un'aria improvvisamente cupa si fa strada sul suo viso.
"Figlio unico."- si limita a rispondermi.
Io non dico nulla, proccupata per la sua reazione.
Restiamo in silenzio per qualche minuto, guardandoci in torno, finchè lui non interrompe questo momento carico di imbarazzo: "Hai sete?"
Ora che ci penso, ho decisamente sete.
"Se vuoi lì c'è una fontanella potabile..."- dice indicandomi con la mano l'abbeveratoio posto a qualche metro da noi.
"Grazie."
Mi alzo dalla panchina e mi allontano verso di esso.Che ragazzo gentile- penso.
È stato molto carino con me, fin da subito.
Spero che potremo diventare amici, in futuro.Mentre mi chino per bere dalla fontanella, sento la voce di Shawn parlare con qualcuno:
"...Joye!"
"Ciao Shawn"- dice una voce decisamente femminile.
"Come mai da queste parti?"
"Devo vedermi con Cara, ma non è ancora arrivata. Quella ragazza è strana."
Shawn ride.
"E te che ci fai qui seduto?"
"Ho accompagnato una ragazza nuova, Chris, a fare un giro. È di Detroit."
"Capisco. Disturbo se resto un po' con voi?"
"No, ma va."Smetto di ascoltare la conversazione per chiudere il getto d'acqua e tornare alla panchina.
La ragazza che parlava con Shawn è molto bassa, magrolina e possiede corti capelli biondi, striati ad intervalli regolari di alcune tonalitá di un biondo più scuro.
"Ciao!"- dico.
"Ciao...Christina?"- domanda sorridente.
"Chris è meglio"- rispondo.
Lei annuisce.
Sembra una ragazza molto simpatica, solare.
Nonstante sapessi giá il suo nome, decido di chiederglielo per cortesia: "Tu?"
"Joye, piacere di conoscerti."
"Piacere mio, Joye!"
"Okay ragazze, finite le presentazioni?"- esclama Shawn sarcastico.
Tutte e due scoppiamo a ridere, seguite da un piccolo sorriso del ragazzo.
"Hai giá conosciuto qualcuno, qui? Apparte Shawn, oviamente"- mi domanda la-ragazza-di-nome-Joye.
"Più o meno..."
Se si può considerare "conoscere una persona" avere una conversazione di cinque minuti con una ragazza completamente ubriaca e averne una, altrettanto corta, con due ragazzi che ti hanno quasi fatto prendere un infarto...
"Capisco. Se vuoi qualche volta ci possiamo vedere, sai per conoscerci meglio"- esclama entusiasta la ragazza.
"Certo!"
"Oh, ecco Cara!"- dice all'improvviso Shawn.
Seguo il suo sguardo fino ad arrivare ad una ragazza molto alta, con lunghi capelli neri che gli arrivano fino ai fianchi.
Lei ricambia lo sguardo, ma non proprio come lo desideravo: mi scruta dalla testa alla punta dei piedi, con il volto teso dalla rabbia.Salve gente!
Grazie ancora per le views e per i voti, davvero grazie mille.
Spero che questo nuovo capitolo vi piaccia e, come al solito, vi ricordo di lasciare un piccolo commento dove mi fate sapere cosa ne pensate e, magari, una stellina: è gratis!
To be continued...
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BETTER THAN HE CAN - Shawn Mendes
Fiksi PenggemarChris è una semplice diciottenne. È fidanzata, ha molti amici e il bene incondizionato dei suoi genitori. Ottenuta una borsa di studio del valore di sei mesi, la ragazza è costretta a trasferirsi in un rinomato istituto. Shawn è un ragazzo costretto...