Come ti chiami?

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Appena esco dall'istituto sento delle voci e della musica provenire da dietro un piccolo boschetto.
Mi incammino verso di esso, stando attenta a non inciampare al buio.
La luce lunare mi permette di distinguere delle irregolarità nel terreno, in modo da non cadere.
Una volta oltrepassati gli alberi mi ritrovo in un'enorme gazzebo, addobbato con lucine colorate e lanterne a forma di palla.
Individuo un tavolo allestito di diverse pietanze e bibite.
Un dj inonda l'aria di musica molto pop. Non credo di conoscere il cantante.
Mi dirigo verso il tavolo, passando in mezzo a ragazzi e ragazze addensati in mezzo ad una improvvisata pista da ballo; afferro un bicchiere di carta e mi verso un po' di aranciata. Non vedo alcolici, meglio così. L'alcool causa solo problemi.
Decido di sedermi su un piccolo divanetto e osservo le persone nella pista da ballo. Sembrano tutti molto divertiti, comprese le coppiette che si baciano (in modo esageratamente passionale) appena fuori dal gazzebo.
All'improvviso una ragazza dai capelli rossi si stacca dalla folla barcollando.
"Hey tu!"- urla.
Sembra che mi stia guardando, ma non ne sono sicura al cento per cento, d'altronde non ha l'aspetto di una persona sobria.
"Io?"- chiedo.
Lei scoppia in una fragorosa risata, decisamente molto contagiosa.
Con molta fatica raggiunge il divanetto dove sono seduta e quasi scoppio a ridere per la sua buffaggine.
"Ciao"- la saluto.
"Mi stai simpatica"

Molto incoraggiante.

Questa volta non riesco a trettenermi ed inizio a ridere.
"Perchè ridi?"- mi domanda confusa -"Ti ho fatto un complimento!"
Non faccio in tempo a rispondere che rinizia a parlare:
"Ah, non importa! Ridere fa bene! È bello! Perché la gente non ride quasi mai?!"
"Oh, non ne ho idea"
Sta facendo scorrere velocemente i suoi piccoli occhi sulla folla.
"Vedi quello laggiù?"- mi domanda, indicando un ragazzo appoggiato ad un pilastro di fronte a noi.
Io annuisco.
"Perchè non ride?!Sembra triste!"
Mi osserva in attesa di una risposta ed io mi limito a scuotere la testa sorridendo.
"Ho un'idea! Ora glielo vado a chiedere!"
E con queste parole si allontana.
Ancora stordita dalla stramba conversazione appena fatta, distolgo lo sguardo e ritorno ad osservare le persone nella pista da ballo.

***

Dopo circa mezz'ora decido di tornare all'istituto per continuare a leggere il libro di questo pomeriggio. Non ha senso restare qui seduta.
Sconsolata mi alzo dal comodo divanetto e mi incammino verso gli alberi, ma, prima che me ne possa rendere conto, con lo sguardo mi ritrovo ad osservare la ragazza-dai-capelli-rossi di prima, intenta a sbaciucchiare il ragazzo-triste-senza-motivo. Ridacchio sotto i baffi.

Ora non sará più tanto triste.

Scuoto la testa sorridendo.
Facendomi luce con la torcia del telefono, mi incammino verso il piccolo boschetto.
A differenza di molte altre persone non ho paura del buio. Lo trovo molto rilassante, ma non mi sembra il caso di rischiare di cadere.
Ad un tratto vedo delle sagome umane muoversi dietro un albero e quasi mi scappa un urlo.
Le sagome mi vedono e si avvicinano sempre di più a me.
Sembra quasi che mi stiano...seguendo.

Oh no.

Per un momento rimango paralizzata, poi inizio a correre, intuendo un imminente pericolo.
Uscendo dal piccolo boschetto inciamo in un ramo e cado sbattendo le ginocchia contro qualcosa di spigoloso.
"Ahi!"- esclama qualcosa sotto di me.
Ci metto qualche secondo per abituare gli occhi al buio.
Un ragazzo.
Le mie guance vanno a fuoco.
Grazie a Dio è buio e lui non può vedermi.
"Oddio scusa, ti sei fatto male?"
Lui ride.
E che risata.
Si alza da terra e mi porge una mano, per aiutarmi ad alzarmi.
Io la afferro e mi isso sù.
"Non mi sono fatto niente, comunque"- sussurra lui.
"Scusami ancora, sono inciampata in un ramo, n-non volevo, mi..."
"Calmati! Non sono mica ferito!"- mi interrompe lui.
"Come ti chiami?"- mi domanda dolcemente.
"Christina, ma puoi chiamarmi Chris."
"Piacere, Shawn"- si presenta lui porgendomi, ancora una volta, la sua mano.
Io la stringo cercando di non metterci nè troppa nè poca forza.
"Scusa se mi faccio gli affari tuoi..."- dice lui grattandosi la nuca "...ma come mai stavi scappando?"
"Uhm...emh, io credo di aver visto delle sagome che mi inseguivano."- mi vergogno subito di quel che ho detto.
Mi crederá una stupida femminuccia che ha paura del buio.
"Scott e Andrew."- dice lui ridendo.
"Eh?"
"Scott e Andrew. Si divertono a fare scherzi ai nuovi arrivati, soprattutto alle ragazze"
"Li consci?"
Lui ride.
"Ah beh, grazie molte, mi sono presa un colpo."- dico io con tono irritato.
"Eddai! Come siamo permalose!"- scherza lui.
Scott e Andrew (suppongo) escono dal piccolo boschetto e scoppiano a ridere vedendo la mia espressione adirata.
"Anche questo è riuscito bro"- esclama uno dei due ragazzi, per poi battere il pugno all'altro.
"È pure carina!"- esclama quest'ultimo squadrandomi dalla testa ai piedi.
Io guardo il-ragazzo-su-cui-sono-appena-caduta senza parole.
"Ma chi vi credete di essere?!"- dico quasi urlando.
Il ragazzo ride alle mie spalle.
Comincia a darmi fastidio questo suo comportamento.
"Scusali, sono giusto un pò ritardati. Lui è Scott..."- dice indicando il tipo che mi ha dato della carina "...e lui è Andrew."- continua.
"Ritardati?"- ripete quest'ultimo fingendosi offeso.
"Giá."
Lui fa spallucce.
"Allora..."- dice il-ragazzo-di-nome-Scott "...ti va qualche volta di uscire io e te, baby?"
"Manco per sogno"- affermo.
"Ah beh, c'ho provato"
Cerco di lasciargli un'occhiataccia, ma non credo mi sia uscita proprio bene.
Dopo aver salutato, i due si allontanano parlottando tra loro.
Che tipi.
Chissá quante povere ragazze sono morte d'infarto per colpa loro.
"Sono tuoi amici?"- chiedo al-ragazzo-di-nome-Shawn.
"Pultroppo"- afferma lui sedendosi per terra.
Appoggia la schiena al tronco di un albero e stende la gamba sinistra davanti a se, mentre la destra la tiene piegata per appoggiarci un braccio.
Noto che è molto...bello.
Ha un fisico perfetto. Ne troppo muscoloso, ne troppo magro.
I suoi occhi color nocciola risaltano sulla sua carnagione chiara e i suoi capelli castani chiari sono arruffati, come se si fosse appena svegliato.
Solo ora mi accorgo che lo sto fissando da troppo tempo.
Distolgo lo sguardo imbarazzata, ma faccio in tempo a cogliere con la coda dell'occhio, un angolo della sua bocca avere un guizzo.
"Tu sei di qui?"- domando.
"No, sono canadese."
Ora si spiega il suo strano modo di parlare. Lo fa sembrare ancora più dolce.

Piantala Chris.

"Bello il Canada."- osservo.
All'etá di dieci anni io e la mia classe eravamo andati in gita per una settimana. Era davvero un bellissimo posto, nonostante il freddo.
"Direi di sì, anche se non ci vado da quando ho cinque anni."
Io non so cosa rispondergli e sì, la situazione si sta facendo davvero molto imbarazzante, nonostante siano passati soltanto pochi secondi dall'inizio della nostra "conversazione".
"Io ora dovrei andare.."
"Ehm, certo."- mi interrompe lui.
"Allora ciao"
"Ciao Chris."
È la prima volta che pronuncia il mio nome.
Non mi è mai piaciuto, ma pronunciato da lui sembra essere...bellissimo.
Sfoggia un'altro dei suoi sorrisi e io sento uno strana e improvvisa sensazione nella pancia che reprimo immediatamente.
Stordita mi giro e inizio a camminare.

Appena entro in camera mi butto sul letto.
Sono molto stanca per colpa delle numerose ore di viaggio.
Prendo il telefono e scrivo un messaggio a mia mamma:

A mamma:
Buonanotte, saluta tanto papa'. Mi mancate molto.

Blocco lo schermo e vado in bagno per rinfrescarmi e indossare il pigiama.
Una volta finito, mi soffermo a guardare il mio riflesso nel piccolo specchio posto sopra il lavandino.
Mi bagno ripetutamente la faccia con acqua fresca, per scacciare via l'immagine di quel dolce ragazzo dalla mia mente.

Tornata in camera noto un biglietto infilato sotto la porta.
Proccupata mi chino per raccoglierlo. Non ha nessun mittente.

M

i siedo sul bordo del letto e riapro cautamente tutte le piegature, precedentemente create.
Una corta frase, scritta con dell' inchiostro nero, balza subito all'occhio sulla carta bianca:

Stagli lontana, tu non sai niente.

Buonsalve people!
Grazie mille per le views che crescono sempre di più (solo a me sembra tipo una rima?)
Anyway, vi ricordo di lasciare un commento dove mi fate sapere cosa ne pensate (ovviamente anche critiche) e, se vi è piaciuto, una piccola stellina (è gratis!)
Grazie per aver letto.

To be continued...

BETTER THAN HE CAN - Shawn MendesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora