Capitolo 3

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<Mamma!>.
Mia madre non può morire, lei è forte come papà! Perchè?
Inizio a correre cercando di non inciampare sulle radici sporgenti dei pini che mi circondano.
Non ho più fiato, devo fermarmi. Quando apro gli occhi dopo essermi ripresa leggermente, il respiro si blocca così come le lacrime che fino a un secondo fa solcavano il mio viso.
Cosa sta accadendo alla foresta? Alte lingue di fuoco nero mi circondano, riducendo gli alberi in cenere.
Posso sentire solo delle urla agghiaccianti provenire dal fuoco. Dopo poco le fiamme, in un  solo punto, si diradano facendo passare una figura incappucciata con delle catene intorno ad essa.
<Il tuo risveglio è vicino> dice una voce cupa, che credo provenga dalla persona davanti a me.
Provo a muovermi per scappare, fallendo miseramente.
Una risata malata si fa strada nella mia testa facendomi spalancare gli occhi.
<Il risveglio è vicino e quel vampiro mi tornerà utile>.

Mi sveglio di soprassalto, cadendo dal letto. Il buongiorno si vede dal mattino. Sarà una giornata di...

Die, non ti azzardare a dire parole poco consone!

Zitta Layla.

Sarà una giornata schifosa, ne sono certa; il mio sesto senso non sbaglia mai.
Con questo groppo in gola mi alzo dal pavimento freddo e mi vado a lavare, visto che tra trenta minuti devo essere a scuola.

Sbuffando mi vesto con un jeans nero, una canotta bianca e le mie scarpe provenienti direttamente dal mercatino delle pulci.
Perchè spendere fior di quattrini solo per un paio di scarpe che dopo neanche una settimana tanto saranno sporche e distrutte?
Mi metto il profumo dell'agenzia  visto che saranno presenti anche i licantropi.

Devo andare per forza in mezzo a quei cani?

Sì, devi.

Perchè a me?

In fondo sei anche tu un cane.

Chiamami ancora cane e ti sbrano.

Ragazze, litigate per conto vostro.

Dopo aver finito di prepararmi, prendo tutto il necessario e mi avvio verso la mia amata moto. Abraham mi ha regalato questa moto dopo essere arrivata alla base.
<Questa è tua. Quando avrai l'età adatta potrai guidarla>.
Be', dopo neanche un anno mi ha dato il permesso di salire e provarla, perchè secondo lui ero abbastanza matura.

È per questo che lo adoro.

Salgo in sella alla mia Kawasaki, allacciandomi bene il casco.

Un lupo con le fiamme. Sei seria?

Ma qualche altra decorazione per un casco?

Non chiudete mai il becco, voi?

Arrivata a scuola, parcheggio e mentre scendo noto tutte le persone che mi guardano, alcune con invidia, altre con semplice ammirazione.
Non capisco che divertimento ci trovino nel fissare le persone.

L'invidia è uno dei peccati capitali ragazzi, se continuate così finirete tutti all'inferno.

Grande Dyla.

La scuola è veramente gigantesca ed è circondata da rose di tutti i colori che la rendono vivace, facendomi pensare che forse, alla fine, non sia così male.

Una scuola che ti piace!

Non è detta l'ultima parola.

Arrivata davanti alla porta della segreteria, che ho trovato senza problemi, entro senza neanche bussare.

La lupa dell'infernoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora