La lupa dell'inferno

Capitolo 15

Pov Ryos

Oggi è come se fosse il mio compleanno, infatti il mio regalo preferito mi aspetta giù nel seminterrato completamente legato come un salame. Purtroppo ho dovuto rimandare il mio giochino a causa dello Streghetto, che per fare una magia potente ha sempre bisogno del mio aiuto; vorrei poter avere un po' di pace a volte, ma la vita di un sovrano non si limita a star seduti su un trono a dare ordini, o almeno io non faccio così, preferisco complicarmi la vita.

Finalmente la mia Die non penserà più ad Archer, ma si accorgerà di amare me, così alla fine diventerà la mia regina e insieme governeremo tutto il mondo soprannaturale e potremo mostrarci all'umanità.

Esco dalla biblioteca, dove mi ero recato per 5 minuti di relax più totale e mi dirigo verso la stanza del mio sottoposto, dove è possibile trovare ogni tipo di cianfrusaglia magica -alcune utili e altre no, purtroppo-.

<Buonasera ragazzo. È ora di tormentare un po' la nostra regina. Volevo chiederti un favore questa volta: utilizza un incantesimo meno potente delle altre volte, causale solo degli incubi reali> mi rivolgo alla figura sdraiata sul letto a una piazza.
Appena lo Streghetto mi vede si alza subito e si inchina leggermente in segno di rispetto verso la mia persona.
<Se devo utilizzare meno potere allora posso tenere a bada la magia e di conseguenza non ho bisogno della sua presenza. Posso farle una sorpresa?> chiede guardandomi negli occhi.
<Sono a orecchie aperte> gli rispondo veramente incuriosito.
<Vorrei farle rivivere ogni singolo ricordo doloroso. Dobbiamo persuadere Die, giusto? Invece di far scegliere completamente a lei, che ne dice se la imprigionassi tra le fiamme e le imprimessi un sigillo quasi invisibile nell'occhio? Cambierebbe solo un po' il colore e la magia necessaria per tutto ciò è veramente minima> mi sorride innocentemente.
<Non eri tu che fino a poche ore fa diceva di non voler uccidere nessuno?>.
<Ma io non uccido, torturo psicologicamente che è diverso>.
<Conto su di te allora. Io vado a divertirmi con il cane> gli dico girandomi e incamminandomi verso la porta.

Appena esco dalla stanza noto che il corridoio è deserto, il che è strano dato che di solito gremita di vampiri a me devoti. Un po' preoccupato mi dirigo verso la stanza del trono, dove trovo centinaia di vampiri che parlano tra di loro.
<Vampiri, cosa sta succedendo, come mai vi siete riuniti qui?> dico mentre mi siedo sul trono. Un vampiro abbastanza giovane si fa avanti.
<Sire, i cani hanno abilitato tutte le loro squadre per trovare l'Alpha. Lo stanno cercando in lungo e in largo, ma non si sono ancora avventurati fin qui, per ora ci stanno girando intorno. Sembra che lo facciano apposta, per farci credere di avere tutto nelle nostre mani. Padrone, cosa ci propone di fare?>.
Come hanno fatto a trovarci? Die in questo momento sta dormendo, quindi chi può essere stato ad aiutarli? Che siano stati condotti qui dal legame che hanno con l'Alpha? Stava andando tutto bene, avevo pensato a tutto.

Devo stare calmo.

Rifletto velocemente sulla situazione. Devo assolutamente muovermi o qui non ci sarà niente da fare per noi.
<Questo non è un bene, credo che la guerra sia più vicina di quanto immaginassi, ma per fortuna abbiamo già stabilito le squadre che manderemo in battaglia e le altre che proteggeranno il castello.
I vampiri dai 20 ai 40 anni dovranno andare a coprire i confini, quelli dai 40 ai 60 si occuperanno della salvaguardia del castello infine coloro che hanno dai 60 in su andranno contro coloro che riusciranno a passare il confine. I più antichi staranno nella squadra massima, cioè la mia è avrete il compito di proteggere non solo me, ma la vostra intera comunità, non appena ne avrà bisogno. Sono stato chiaro?> urlò verso i vampiri. Tutti rispondo affermativamente così io do loro l'ordine di andare ai propri posti di battaglia.

Quando tutta la gente se n'è andata e con me sono rimasti i vampiri che mi devono proteggere inzio a dire:<Cari, ora ci andremo a divertire a torturare l'Alpha. Io starò dentro la cella e voi rimarrete fuori a godervi lo spettacolo>. Tutti noi facciamo un sorriso sadico e poi ci dirigiamo nelle segrete.