우울

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/Malinconia

《...》

《Pronto?》

《Oh, salve. Mi scusi per l'ora, ma abbiamo un problema.》

《Senta, sono le quattro del mattino. Mi dica cosa vuole, e in fretta.》

《Ecco... Il paziente non riesce a dormire.》

《E io cosa c'entro in tutto ciò?》

《Vuole vederla. Dice che aspetta solo lei.》

Sentii come se il mio cuore potesse esplodere da un momento all'altro.

《Arrivo.》

Mi ritrovai in quell'istituto dopo soli 15 minuti. Corsi fino alla camera del ragazzo e arrivai lì senza più fiato.

《Yoongi...》sussurrai.

Hey, bellezza. Ti sono mancato?

Era seduto sul suo letto, a gambe incrociate. A dispetto del suo tono divertito, il suo sguardo era assente, perso nel vuoto. Mentre parlava, non mi guardava nemmeno.
Mi avvicinai con cautela, aspettandomi una sua reazione violenta. Invece si girò dall'altra parte, come se non volesse farsi vedere da me.

《Cosa c'è? Perché non dormi?》

Sei mai stata sopraffatta dai ricordi? E questi ti hanno mai fatto talmente male da non riuscire a pensare ad altro?

《Quali ricordi? Parlane con me, sono qui per questo in fondo.》

Youngbi... mi manchi così tanto...

《Youngbi? Chi è?》

Dalla mia voce traspariva un filo di rabbia.
Ma perché mi sentivo così?

《Piccola... arriverò da te prima o poi, te lo giuro.》

Continuò a fissare il vuoto e ripetere "Youngbi" per molto tempo ancora, mentre io cercavo invano di farmi ascoltare.

《Yoong-...Suga. Non pensarci ora. Non è importante.》

A quelle parole si voltò appena verso di me, e ad una velocità inaspettata si alzò dal letto e mi strinse il polso con una mano

Cosa? Non è importante? Ma ti rendi conto di quello che dici? Lei è stata la parte migliore della mia vita, non posso dimenticare da un giorno all'altro! Smettila di fare la gelosa del cazzo, non me ne frega niente di come stai tu!

Mi sentii morire. Mi ferì come mai prima d'ora. Ma oltre al dolore, un altro sentimento si fece largo dentro di me: la rabbia.

《Allora perché mi hai fatto chiamare? Cosa pretendi da me?》urlai.

Tu le assomigli molto, volevo rivederti solo per questo.

《Senti, vaffanculo.》

Detto questo, me ne andai.
Arrivata a casa, pensai a quello che era successo.

Gelosa? Io? Era uno scherzo, vero? Non si può essere gelosi di qualcosa che non è nostro. Questo, per lo meno, era quello che ripetei per convincermi.
Pensai a lui per tutta la notte, senza riuscire a prendere sonno. Tutto per colpa sua.

Perché ero gelosa di lui? Perché mi faceva male sapere di un'altra? Stavo forse impazzendo anch'io?

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