SOLA...

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Mi sveglio verso le 7:00.NOOOO STAMATTINA HO SCUOLAAAA!!!! Devo essere pronta entro le 8:00. Sento che mi squilla il telefono e vedo che è Stefano.

"Ciao Stefano."

"Ciao Alex. Dobbiamo parlare. Ora."

"Ora non posso. Devo andare a scuola."

"Ti prego.Alle 8:00 parto per Firenze. Starò via per tre giorni. Non posso aspettare così tanto"
"Neanch'io. Ma come faccio con la scuola? Non posso saltarla ho l'esame quest'anno."

"Per un giorno non cambia niente."

"Invece cambia e parecchio. Ascolta tra 10 minuti a casa mia?"
"Va bene. A dopo."

"A dopo."

Mi devo vestire in fretta. Ok, denti lavati, faccia lavata, sono vestita, ho le scarpe, sono truccata e... SONO PRONTA. Il campanello suona e faccio entrare Stefano.

"Ciao Stefano."
"Ciao Alex. Dobbiamo parlare."
"Dimmi tutto."
"Quel bacio...cosa significa?"

"..."
"Tu mi piaci moltissimo quindi..." Si inginocchia e mi prende la mano.

"Vuoi essere la mia fidanzata?"
"Ovviamente sì. Anche io ti amo Stefano."Ci baciamo. Dio quanto sono contenta.

"Ora devo andare. Firenze mi aspetta. Mi mancherai."
"Anche tu mi mancherai. Scrivimi appena arrivi." Mi da un bacio veloce sulla guancia e chiude la porta. SONO LA PERSONA PIÙ FELICE DEL MONDO INTERO. Sono le 7:17 è meglio che mi sbrighi. Cucino i pancake e li mangio in fretta. Arrivo in classe giusto un minuto prima che arrivasse la prof. NOOOOOOOO! Mi ero scordata che il mio posto era accanto a Oliver.

"Ehi Alex, come va?"

"Non parlarmi."

"Dai per favore. "

"Cosa per favore?"
"Perdonami sono un'idiota."

"Hai ragione, sei un'idiota."

"Quindi mi perdoni?"
"Neanche morta."
"Io ti amo ancora."
"Io no. "
"Chi era quel ragazzo? Quello con cui ti ho vista sabato sera."
"Lo vuoi sapere veramente? È il mio fidanzato. La tua vita è migliore ora?" Non ricevo risposta. La mattina passa in fretta. Suona la campanella e torno a casa. Problema...CHE MANGIO?!? penso che farò la pasta. Ma Stefano è a Firenze e io sono sola. Chiamo Bella.

"Pronto?"
"Ehi Bella, ti va di venire a mangiare da me? Faccio la pasta al pomodoro."
"Scusa ma non posso. Vado da Oliver a mangiare e... non credo che tu voglia venire."
"Già credi bene. Ci vediamo domani."

"A domani." Perfetto, Oliver non solo mi rovina la mattina, mi rovina anche il pranzo. Il telefono squilla il telefono, è Stefano.

"Ciao Stefano."
"Ciao amore."

"Dimmi."

"Cosa?"
"Mi hai chiamato."
"Volevo salutarti. Mi manchi."
"Ma ci siamo visti stamattina."
"Lo so ma... non riesco a sarti lontano. Ora devo andare ci sentiamo dopo cucciola."
"A dopo."

Scoppio a piangere. Perché? Non lo so nemmeno io. Forse perché Stefano è lontano. Forse perché rivedere Oliver mi ha fatto venire nostalgia. Forse ho troppe cose dentro. Non so. Non mi sento molto bene, mal di testa, mal di stomaco. Voglio scrivere a Stefano anche se ci siamo appena sentiti. Ho bisogno di sfogarmi.

Alex:

Non riesco a stare lontana da te. Torna il prima possibile.

Spengo il telefono, non mi importa della risposta. Accendo la tv e mi metto a guardare robaccia sdolcinata fino ad addormentarmi.

È STATA COLPA TUA||STEFANO LEPRIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora