Sono in un'enorme bosco. Gli alberi sono alti e con chiome immense. Mi guardo attorno spaesata. Non so perché ma comincio a camminare sempre più veloce fino al punto di correre. Il mio istinto mi dice di correre. Arriva a un'enorme salice piangente mi fermo e comincio a girarci intorno finché non vedo due paia di piedi sotto le fronde. Il mio cuore inizia a battere forte, sembra che stia per esplodere. Faccio scorrere le fronde e vedono Stefano baciarci con un'altra. Mi allontano lentamente e Stefano mi guarda. Ride e continua a baciare l'atra ragazza stavolta con più foga. Urlo ma non mi esce la voce. Faccio qualche passo indietro e cado. Mi sveglio di soprassalto tutta sudata e con gli occhi lucidi. Era solo un sogno. Si sveglia anche Stefano e mi guarda. Non mi giro, ho paura di rivederlo con lo sguardo che aveva nel sogno. Faccio respiri grossi e tremo.
"Amore tutto ok? Un brutto sogno?"
Deglutisco e scendo dal letto senza dire neanche una parola. Vado in bagno e mi lavo la faccia. Faccio un respiro profondo. Tranquilla Alex era solo un sogno. Almeno spero fosse solo un sogno. Ritorno in camera e vedo che Stefano mi guarda preoccupato.
"Si un brutto sogno, niente di che."
"Ne vuoi parlare?"
"No. Vado a preparare la colazione cosa vuoi?" Sembra sorpreso. Penso che non si aspettasse questa risposta.
"É uguale."
Corro in cucina e iniziò a fare dei pancake. Stefano scende dopo qualche minuto molto insonnolito. Mentre sono ai fornelli mi cinge la vita e mi bacia il collo. Mi vengono i brividi ogni volta che lo fa. Mi libero velocemente dalla sua presa e continuo a cucinare.
"Posso sapere cosa hai sognato?" Questa volta lo dice con più rabbia.
"Te l'ho detto nulla di importante."
"A me sembra importante. Ieri mi dici che mi ami e stamattina sembra di no. Mi dici cosa hai sognato per favore?" Questa volta il suo tono è più dolce.
"Ho sognato che ti baciavi con un'altra. Ho sognato che mi tradivi contento ora?"
Mi prende la mano e mi tira a se.
"Lo sai che non lo farei mai vero?"
"Si. Lo so. Solo che sembrava così reale."
"Be non lo era. Come potrei tradire la ragazza più bella e dolce del mondo?" Rido. Lui si avvicina per baciarmi e io lo assecondo. Sono stata una stupida a farmi condizionare da un sogno.
"Oggi ripartiamo. Mio fratello arriverà nel pomeriggio quindi possiamo partire tra qualche ora. Il tempo di fare colazione e prepararci." Mi da un bacio a stampo e corre disopra. Io finisco di cucinare e appoggio i pancake nel piatto e corro in camera anch'io. Mi spoglio e mi metto una maglietta corta che mi arriva sopra l'ombelico a righe. Mi infilo degli short e mi sistemo in bagno. Scendo le scale e vedo Stefano seduto al tavolo pronto a mangiare. Facciamo una lunga colazione e partiamo per Milano. Arriviamo davanti alla porta di casa e nella buca delle lettere c'è un plico di fogli chiusi in una busta gialla. La prendo e noto che è indirizzata a me. La apro mentre salgo le scale. Non ci posso credere... mi hanno ammesso all'università di Torino! Avevo fatto l'esame subito dopo aver rifiutato di rimanere in America. Stefano appoggia i nostri bagagli sul letto e appena si gira mi chiede cosa ci sia dentro alla busta.
"Sono stata ammessa all'università di Torino! Dato che in America era troppo lontana ho dato l'esame qui e mi hanno presa non ci posso credere!" Stefano mi guarda sorpreso e mi corre incontro prendendomi in braccio.
"Quando hai fatto domanda Alex e perché non mi hai detto niente? Sono contentissimo per te!" Mi mette a terra e io mi risistemo.
"Perché pensavo che non sarei entrata."
"Ora ti trasferirai a Torino vero?"
"Si ma il week-end torno qui a Milano da te. Devo partire domani mattina però."
"Domani mattina? Così presto?" Mi avvicino a lui e gli metto le mani intorno al collo. Lo bacio e lui ricambia.
"Si così presto. Almeno ho già la valigia fatta." Ridiamo. Il mattino seguente mi sveglio presto e mi preparo in fretta. Faccio una buona colazioni e saluto Stefano e Salvatore.
"Ci vediamo sabato. Mi mancherete."
"Anche tu ci mancherai Alex."
"Scrivimi appena arrivi. Ciao amore."
"Ciao." Bacio Stefano e abbraccio Salvatore e poi scendo le scale. Cammino verso la stazione. Mentre attraverso la strada sento qualcosa colpirmi forte sulle costole. Ho giusto il tempo per vedere che una macchina mi sta venendo addosso. Rimbalzo sul vetro e finisco per terra. Sento il sangue colarmi dal corpo e dalla testa. Vedo tutto bianco e non sento più nessuno rumore. Non è che sono morta?Heyyy sono molto cattiva a finire un capitolo così muahahahaha. Aspetterete con ansia il prossimo capitolo?
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È STATA COLPA TUA||STEFANO LEPRI
FanficAlex una ragazza di origine romana con i genitori ricchi che vivono a New York di 18 anni. Una sera a una festa nella sua scuola a Milano incontrerà un ragazzo che le farà battere il cuore