RITORNO...

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Sento la sveglia suonare. Alla fine ho deciso di metterla per le 8:00. Non ho voglia di alzarmi. Con fatica apro gli occhi, mi alzo e guardò fuori dalla finestra: il sole caldo di maggio è a media altezza, gli uccelini svolazzano davanti al palazzo e i bambini corrono per non arrivare tardi a scuola... anche io dovrei essere a scuola ma mi ha rotto le palle che non ho!! La scuola è come potrà anche essere utile ma... quando la tua vita sociale è basata su una sola persona, diventa veramente insostenibile. Non posso evitarla per tutta la vita. Domani mi tocca andare, farò come faccio sempre: evito gli sguardi e le conversazioni, creo quel muro impenetrabile che, a parte me, può sfondare solo Stefano. Mi vesto in fretta, mi lavo la faccia e i denti e dopo aver acceso l'IPhone mi metto le cuffie. Sulle note di"We don't talk anymore" mi metto a scrivere sul mio diario. Scrivo per un po' finché non sento suonare il citofono.
"Chi è?"
"Sono Stefano."
Apro la porta e mi tuffo tra le braccia di Stefano. Mi ero scordata di quanto fosse bello appoggiare la testa sul suo petto.
"Mi sei mancata piccola principessa."
"Non sono una principessa."
"Per me si, e sei la più bella di tutte. Come sono stati questi tre giorni senza di me?"
Sciogliamo l'abbraccio.
"In due parole: uno schifo. Ma ora sei qui e tutti gli altri saranno magnifici."
Mi leva una ciocca dal viso e mi bacia. I suoi sono i baci più belli che si possano avere. I più dolci, i più protettivi che si possano avere. Ripenso a tutto quello che mi è capitato in 18 anni mentre mi bacia. La mia infanzia, le elementari passate con le mie due migliori amiche, le cotte che ho preso durante le medie, il mio rapporto con Oliver... scaccio quest'ultimo pensiero dalla mente... anzi li scaccio tutti. In questo momento ci siamo solo io e Stefano e nessuno ci può interrompere.

È STATA COLPA TUA||STEFANO LEPRIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora