OSPEDALE...

364 19 4
                                    

No Alex, tu sei famosa per avere fortuna infatti...
"Alex ma che fai?"
Oliver compare davanti a noi rosso come un peperoncino.
"Non sono affari tuoi. Alex è la mia fidanzata quindi vattene."
"È la mia ex quindi se voglio che torni con me lei torna con me."
"Questo non è vero. Vattene."
Mi viene incontro e mi afferra i polsi. Stefano lo spinge via e io cado a terra e... buio, buio totale. Mi sveglio in una camera tutta bianca e penso di essere morta. Dove sono? Si sente un bip continuo. Provo ad alzarmi ma sono troppo debole e quindi mi ributto giù.  Guardo fuori dalla finestra e vedo che è buio. Giro lentamente la testa e vedo Stefano seduto su una sedia accanto al mio letto. Allora non sono morta... oppure è morto anche Stefano, no impossibile. I morti non dormono.
"Stefano. Stefano."
Alza leggermente la testa, si stiracchia sgrana gli occhi, si mette gli occhiali e mi prende la mano. Ha un occhio nero
"Sono contentissimo che ti sia svegliata. Come stai?"
"Dolorante. Cosa è successo? E perché hai un occhio nero?"
"È una lunga storia."
"Ho tempo"
"Quando...quando ho spinto via Oliver lui ti ha lasciato andare e...e sei caduta e hai sbattuto la testa contro lo scalino e hai perso i sensi. Sono passate 4 ore. Quando sei caduta Oliver mi ha colpito all'occhio e dopo è scappato. Appena lo rivedo gli spacco la faccia veramente."
"Non ti preoccupare, fa sempre così. Ma mai nessuno gliele ha date anche se se ne meriterebbe."
"Allora sarò contento di essere il primo a dargliele."
"Non abbassarti al suo livello."
"L'unico ad abbassarsi sarà lui quando lo colpirò in mezzo alle palle." Rido.
"Sei un cretino. Che ore sono?" Accende l'IPhone.
"Le 04:30. È meglio che ti riposi."
"Non sono stanca."
"Lo so ma domani sarà una lunga giornata. Ora riposa. Ti amo"
"Anche io ti amo." Mi viene a dare un bacio sulla fronte.
"Stefano, dormi con me?"
"Starai scomoda."
"Finché non mi addormento."
"Allora ok." Si siede accanto a me, si stende e mi cinge la pancia con un braccio. Mi giro verso di lui e mi accoccolo sul suo petto. Mi sento protetta. Non so quanto sia passato ma ancora non mi sono addormentata. Sento che il battito di Stefano è regolare. Mi addormento anche io a mia volta sognandolo. Dormo tranquilla.

È STATA COLPA TUA||STEFANO LEPRIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora