Lunedì, 4:35 p.m.
Lauren Pov
Neanche mezz'ora e l'avrei rivista.. non vedo davvero l'ora.
Non so cosa mi stia facendo questa ragazza ma so che non posso più fare a meno di lei.
Ieri sera, dopo il bacio siamo state un altro po' insieme, ci siamo abbracciate, ci siamo tenute la mano, l'ho vista ridere mentre si faceva una di quelle giostre per bambini, perché in fondo lei è una bambina, è la mia piccola Camz.
Ieri sera tutto è stato magico.. semplicemente perché lei è magica e, rende tutto più speciale, come lei, lei è speciale. Tenera, adorabile. Lei.. è semplicemente lei.. non bisogna aggiungere altro.
Alla fine l'ho riaccompagnata a casa.. non potrò mai dimenticarmi quel momento..Flashback
Le apro lo sportello, come sempre sorride, camminiamo verso il vialetto di casa senza dire una parola, solo sorridendo. Lei gioca con le sue dita guardando in basso, così all'improvviso le prendo la mano facendo intrecciare le nostre dita. La guardo e alza lo sguardo su di me e sorride ancora di più, sulle sue guance un leggero rossore.
Nonostante i passi lenti arriviamo davanti la porta di casa sua, abbassa nuovamente lo sguardo, poi lo riporta nei miei occhi.
Nessuna delle due dice nulla, ci avviciniamo entrambe, volevo baciarla ancora, Dio se avrei voluto ma ecco che vediamo accendersi le luci dentro casa attraverso le finestre.
Lei si allontana frettolosamente da me e il sorriso che aveva scompare per un attimo, era plausibile.. mi aveva già detto come la pensavano i suoi.
Sono delle bravissime persone, ma non riuscirebbero mai a capire.
Le sussurro un "a domani principessa" e lei a quel soprannome sorride di nuovo, ci diamo due baci nelle guance e ci allontaniamo. Mi manca già il suo profumo, le sue labbra, le sue mani.. ma devo lasciarla andare..
Fine flashbackFinisco di mettere le ultime cose nel borsone, prendo cellulare, chiavi ed esco entrando in macchina. Scrivo un messaggio a Camila dicendole che stavo partendo e che non vedevo l'ora di poterla riabbracciare e poso il cellulare iniziando a guidare.
Dopo circa dieci minuti arrivo, sono in anticipo, non so neanche a che velocità stessi andando.. dopotutto con una BMW non si può non correre..
Scendo dall'auto e mi guardo intorno, leggo il messaggio che mi aveva mandato, diceva che era già qui, probabilmente negli spogliatoi.. così mi avvio giù.
Apro la porta degli spogliatoi, era di spalle mentre prendeva non so cosa dalla borsa e aveva le cuffiette, così senza pensarci due volte mi avvicino a lei e la abbraccio da dietro. La sento sussultare, ovviamente non mi aveva sentita arrivare ma non ci vuole neanche un secondo che mi riconosce e si gira rimanendo però tra le mie braccia. Una cuffietta le cade ma non ci fa caso.
-Ciao..- ridacchia guardandomi, è in imbarazzo, si vede..
"Hei.." sorrido guardandola negli occhi.
Ridacchia ancora mentre la tenevo stretta tra le mie braccia -che dici mi lasci?- sussurra alzando le sopracciglia.
"No, sei mia." È tutto ciò che riesco a dire prima di baciarla.
Ricambia subito mettendomi le braccia attorno al collo e spingendomi più verso di lei, dopo poco con la punta della lingua premo piano contro il suo labbro inferiore per chiederle accesso che mi concede subito.
È un bacio lento, dolce, il secondo ma il primo vero bacio che ci stiamo scambiando. E cazzo non sarà l'ultimo. Giuro.
Ci stacchiamo dopo poco per riprendere fiato, alza lo sguardo nei miei occhi mentre si morde il labbro, sorridiamo entrambe poi lei poggia la testa nell'incavo del mio collo ma subito la porta si spalanca ed entra una ragazza che non ho mai visto prima, scura di carnagione, muscolosa, indossa un top che mostra l'addome scolpito e le braccia forti, sta parlando al telefono.
Camila si stacca subito da me e diventa completamente rossa mentre la sconosciuta riattacca il telefono e ci guarda.
<Normani Kordei, piacere> saluta entrambe con un gesto della mano per poi guardare verso di me e stare un attimo in silenzio, come se stesse pensando per poi esclamare con uno schiocco delle le dita <Sei tu!> indicandomi e facendo sobbalzare sia me, sia la cubana al mio fianco.
"Sono io?" Dico non capendo "cioè si io sono io.. ma io chi sono aspe..?" quasi mi confondo, Camila mi guarda e Ride.
<Lauren! Sveglia, buongiorno.. hai presente l'amica di Ally.. la tua compagna di scuola.. quella bassina, grassa e piena di brufoli..> all'improvviso ho un sflashback, spalanco gli occhi "co-cosa.. Normani?! Q-quella Normani?! Oh mio dio che fine avevi fattooo!" E ci abbracciamo ricordando i vecchi tempi.
Sento lo sguardo di Camila su di noi, su di lei, quasi come se volesse farla esplodere. Che sia gelosa?
"Allora? Che ci fai qui..? E.. cavolo non sembri neanche tu cioè.. ti sei messa in forma! Hai fatto palestra?"
<Nulla di che Jauregui, dopo essermi trasferita ho iniziato a giocare a rugby anche se dove giocavo prima era una squadra un po' tanto per.. ora che sono tornata in città però voglio iniziare seriamente e so che questa è una delle migliori squadre quindi.. beh eccomi qua.> Spiega gesticolando e ridacchiamo. "Mi fa molto piacere e, hai già parlato con il coach?" <Sisi, mi ha detto di posare le cose qui e poi di salire così avremo sistemato le ultime cose. A proposito, ci vediamo dopo in campo, vado> e detto questo se ne va salutando prima me poi Camila che la guarda malissimo.
"Hei.. Tutto apposto?"
-Mhmh..- Si limita ad annuire, non sorride più, brutto segno..
"Camz.. non ci credo.. che succede?" Mi avvicino a lei e le metto le mani sui fianchi, è bloccata tra me e il muro.
-Nulla. Spostati dobbiamo salire..- dice semplicemente, il suo tono neutro, lo sguardo basso.
"No, non mi sposto se prima non mi dici che hai.." dico spostandole i capelli tutti su una spalla.
-Non ho nie..- si blocca appena le mie labbra si poggiano sul suo collo. Le lascio una scia di baci mentre le accarezzo i fianchi.
"Allora?" Sussurro arrivando appena sotto il lobo continuando a lasciare baci.
-Sme-smet-ti.. mh.. Lo..- non riesce neanche a parlare, mi soffermo su un punto e inizio a mordere e succhiare. Lei rilascia un piccolo mugulio aggrappandosi alle mie spalle. Quando finisco soffio sul piccolo segno e riprendo la mia scia di baci.
"Vuoi davvero che smetta?" Sussurro mordendole il lobo.
-Mh.. do-.. dobbiamo sa-salire..- dice con un po' di fatica tenendo gli occhi chiusi e mettendo le mani sulle mie, come volesse toglierle dai miei fianchi, ma non lo fa.
"Oggi c'è allenamento libero in palestra.. possiamo permetterci un po' di ritardo.." dico sussurrando con la voce roca.
-E non ti devi allenare? Se sei sempre la prima a partire..- dice adesso guardandomi negli occhi dato che avevo smesso coi baci.
"Hum.. magari preferisco te.." sorrido mordendomi il labbro -Magari?- ripete lei.
"Hum.. probabile.. comunque sono qui. Ma se vuoi vado via eh.." la sfido indietreggiando leggermente.
-Non ti azzardare.- Dice ferma per poi riallacciare le braccia al mio collo e far scontrare nuovamente le nostre labbra in un bacio più profondo mentre tira leggermente i miei capelli. Sorrido soddisfatta e premo ancora di più il mio corpo contro il suo. Sussulta e mi bacia con ancora più foga. Mi morde il labbro inferiore e lo tira leggermente per poi lasciare un bacio a stampo sulle mie labbra. -Voglio sapere chi è quella.- Dice a pochi centimetri dalle mie labbra.
"Una mia vecchia amica, andavamo a scuola insieme. Cos'è.. sei gelosa Cabello?" Sussurro provando a ribaciarla ma lei si sposta -Molto. Sei mia Jauregui, ricordatelo.- Dice seria puntando gli occhi nei miei.
Rimango in silenzio, non rispondo, la guardo poi le tolgo le mani dai fianchi e mi allontano.
Camila mi guarda non capendo e si morde il labbro inferiore -Lolo io.. cioè non volevo stavo..- continua a mordersi nervosamente il labbro mentre si passa una mano tra i capelli, ha gli occhi lucidi è ovvio che non ha capito..
Le sorrido e mi guarda confusa, metto una mano nella tasca dei miei jeans e tiro fuori una scatolina, mi avvicino ed è ancora più confusa.
"Hai ragione, sono tua, il mio cuore è tuo. E tu Camila, vuoi essere mia?" Sussurro aprendo la scatolina e tirando fuori due catenelle in acciaio, in una un ciondolo a forma di sole, nell'altra la luna, erano fatte a posta per poter essere incastrate tra loro. Sul suo viso un sorriso più ampio del solito. "Ti va di essere il mio sole Camz?" Si morde il labbro mentre sorrideva come una cretina -Si.- E non mi lascia il tempo di metterle il ciondolo al collo che mi abbraccia fortissimo, come volesse affidarsi a me perché sa che la proteggerò sempre.
Alla fine ci mettiamo il ciondolo a vicenda e decidiamo di salire, mano nella mano.
"Avrei voluto chiedertelo in un altro momento, lo spogliatoio non è di certo uno dei posti più romantici.. per questo ti chiedo scusa, ma non potevo più aspettare."
-Neanch'io potevo aspettare.- Dice stringendomi la mano e sorridendo ma arrivati alla fine delle scale mi lascia la mano, la guardo stranita -Non deve saperlo nessuno.- C-cosa?!
"Perché?" La guardo, non capivo. Nega con la testa -Per favore.. nessuno.- Non posso dire di no a quegli occhi, così annuisco. Entriamo in palestra e ci comportiamo normalmente come se nulla fosse, però la guardavo, eccome se la guardavo. Stessa cosa faceva lei.
A volte gli sguardi dicono più di mille parole.Wewe eccoci qua..
La farò breve, scusate se ci metto un po' ad aggiornare ma tra i vari impegni è un po' complicato.. scusate anche se fa un po' cagare ma diciamo che scrivere non è il mio punto di forza. In ogni caso, spero vi sia piaciuto, fatemi sapere ee.. Buona giornata!

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It's A Secret
FanfictionLauren Jauregui è il capitano di una delle più forti squadre di rugby MASCHILI, ebbene si, a quanto pare un giorno mentre era agli allenamenti del suo migliore amico scese in campo per gioco e l'allenatore vedendola la pregò di entrare nella squadra...