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Indosso un vestito nero attillato e corto, mi trucco, spazzolo i capelli  e poi esco di casa andando dritta al lago.

Mi guardo intorno cercando Michael, ma vedo un tavolo illuminato dalle candele, mi avvicino ad esso e al mio posto vi è appoggiata una rosa bianca, la prendo e sento il suo profumo.

<<A cosa devo questa cena?>> chiedo con un sorriso.

<<Avevo giusto bisogno di passare la serata con qualcuno che mi fa sorridere>> dice lui spuntando da dietro le mie spalle.

<<Davvero? Allora dovrei essere onorata della vostra scelta>> dico guardandolo, lui mi fa cenno di sedermi e lo ascolto.

<<E io di avere il piacere di passare il tempo con te>> dice guardandomi con quegli occhi così profondi.

Per un istante avrei giurato che il mio cuore sia esploso, solo al sentirgli pronunciare parole dolci dirette a me. Immagino sono diventata rossa come un pomodoro.

<<O ti ringrazio, allora come va?>> dico.

<<Bene, ho saputo che Chamuel ti ha portato in quella vecchia chiesa>> dice gurdandomi malinconico.

<< Beh, mi ha raccontato quello che è successo tanti anni fa, immagino sia ancora provato per la morte di Stella>>

<<Si ancora non riesce ad accettarlo, lui è simpatico allegro, ma gli basta solo sentire il suo nome e per lui si riapre di nuovo quella ferita che per anni ha cercato di nascondere>>

Sento una fitta al cuore, è davvero ingiusto quello che gli è accaduto, due persone che si amano separate da un orribile sacrificio.

<<Cambiando argomento...mi chiedevo se vorresti venire ad un ballo con me domani...non che tu sia obbligato>>

<< Certo che si, dove si terrà?>> domanda con un sorriso da togliere il fiato.

<<A scuola, so che sicuramente non sarà una buona idea ma...>> non finisco la frase che lui posa la sua mano sulla mia.

<<Tranquilla, sono felice di accompagnarti>> 

I nostri sguardi si incrociano e io non posso far almeno di trattene questi maledetti ormoni, ma che cavolo sto diventando sdolcinata.

Ad un tratto il telefono squilla, rovinando quel momento perfettamente romantico.

Guardo chi è costui che mi ha rovinato quest'atmosfera, Lucifero sempre è solo lui...aspetta Lucifero?

<<A quanto pare non hai niente da fare o vediamo Iris ti ha abbandonato?>> dico rispondendo in tono leggermente nervoso sotto lo sguardo curioso di Michael.

<<A quanto pare la tua gelosia non è ancora passata... eh bambolina?>> dice lui malizioso facendomi arrossire.

<<Mi spiace illuderti ma non sono affatto gelosa>>

 << Certo, adesso ascolta, ho bisogno urgentemente di te qui, pare che ci sia un problema con alcuni demoni, tuo padre non è di grande aiuto e tua madre è altrove>>

<<Scusami ma sono già impegnata, perciò vengo dopo>>

<< Mi servi adesso>>dice e attacca la chiamata.

Guardo Michael che mi fa un sorriso al quanto divertito.

<<Hai sentito tutto?>> chiedo  imbarazzata.

<<Hai attivato il viva voce senza accorgertene, vai prima che perda la pazienza>> 

<<No, lascia stare...>> dico ma lui mi ferma.

<<Tranquilla, ti passo a prendere domani alle otto per il ballo>> dice con un sorriso.

<<Ok e scusami tantissimo>> dico alzandomi e abbracciandolo, <<A domani>> lo saluto e spiego le ali per andare agl'inferi.

Appena arrivo al grande portone sento un peso alle spalle, perché proprio a me?

Le guardie mi aprono la porta ed entro nei corridoi, mi dirigo nell'ufficio di sua maestà, bussò alla porta e con un avanti abbastanza gelido entro.

<<Allora? Che devo fare? >> chiedo chiudendo la porta.

<<Niente>> dice Lucifero davanti al camino.

<<Cioè mi hai fatta venire qui per?>> chiedo leggermente nervosa.

<<Volevo solo metterti alla prova>> dice sorseggiando il vino.

Immediatamente ho una voglia di prenderlo a schiaffi, ma mi trattengo.

<<Cosa? Tu come hai potuto rovinarmi la serata con Mi...>> mi blocco subito appena il suo sguardo si punta su di me e mi accorgo di quello che stavo per dire.

<<Con...>> dice lui avvicinandosi a me.

<<Con...con le mie amiche>>

<<Sicura? Sai perché hai l'aria di chi è stata ad un appuntamento, non pensi che il vestito sia troppo corto per uscire con le amiche?>> dice avvicinandosi di più, lasciando pochi centimetri.

Con la mano mi solleva il mento per permettermi di guardare i suoi occhi azzurri che mi provocano dei brividi lungo la schiena.

<<Se ti becco che sei di nuovo uscita con uno di loro ti rinchiudo in camera tua>> sussurra.

<<Non sono più una bambina>>

<<Infatti ed è diventato difficile starti dietro, sai sei attraente, stuzzicante e bella che chiunque ti guarda ti viene dietro come un cane, sai quanto è noioso? >> dice con gli occhi così profondi da farmi perdere nelle sue maliziose parole.

<<E tu sei talmente affascinante, potente, ma stupido...piantala con questi discorsetti da tentatore, sai che con me non funziona>> dico andando a sedermi sulla poltrona rossa.

Lui mi versa del vino in un bicchiere e io lo prendo iniziando a sorseggiare il contenuto.

<<Domani ho saputo che si terrà un ballo>>

<<ah il ballo...si, ma è una stupida festa da umani...>>.

<<Alla quale tu partecipi, stavo pensando giusto di accompagnarti>> dice agitado leggermente il bicchiere.

E in quell'istante ci mancava poco che mi strozzavo con il vino.

<<Che? Non se ne parla proprio>>

<<Perché no? Ah ho capito vai con un umano...>> dice e mi fissa.

<<N-no...io vado da sola, e comunque...>> non finisco di terminare la frase che qualcuno bussa alla porta.

E con un avanti seccato di Lucifero entra una donna, Iris.

<<Mio re, pensavo che forse avreste bisogno di qualcosa, anche di più... appagante>> dice la demone guardandomi con sfida.

Alzo un sopracciglio e fisso il demone davanti a me che mi lancia un occhiata abbastanza divertita.

<<Appagante dici?>> dice lui malizioso, <<Dimmi Jane, cosa ne pensi?>>

Quel fottuto bastardo! Osa ancora fare così è lo ammazzo.

<< Perché no! Sarà uno spasso non credi? Povero re, come farebbe senza la sua povera e umile Iris?>> dico con un sorriso, <<Oh per favore mi fai solo pena, io me ne vado mi è venuto il voltastomaco>> dico acida e mi alzo dalla poltrona per poi uscire dalla stanza.

Me ne vado dagl'inferi e vado a casa, metto il pigiama e mi sdraio sul letto, subito penso a Michael, è così dolce e gentile. Non vedo l'ora di andare al ballo con lui domani.

La Demone Di Fiamme -  IN  REVISIONEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora