Passano settimane e di Lucifero neanche ombra. Mi alzo controvoglia e mi vesto non ho nessuna voglia di uscire dalla stanza e neanche di annoiarmi qua dentro.
Vidi la rosa ormai appassita sulla scrivania e subito mi torna in mente Michael, quella triste espressione e un saluto che sembra un addio...
Devo uscire immediatamente dalla stanza prima che ripensi a ogni singola cosa.Mi dirigo verso la biblioteca quando la mia attenzione viene attirata da Cassio e Caino. Parlano sottovoce e si dirigono verso la stanza di Lucifero.
Caino bussa alla porta del re leggermente timoroso senza ricevere nessuna risposta.
Poi una voce li invita ad entrare ma un attimo dopo vengono immediatamente cacciati dalla stanza seguiti dalle urla di Lucifero.
<<Che diamine sta succedendo?>> chiedo ai due consiglieri che sono ancora confusi per quanto accaduto.
<<Non chiedetelo a noi, è da giorni che è intrattabile>> dice Caino.
<<Intrattabile e quanto mai>> dico fredda pensando al suo pessimo carattere.
<<Forse è meglio che parlate con lui, noi non sappiamo che altro inventarci>> dice Cassio.
I consiglieri si allontanano infastiditi. Guardo la porta di Lucifero e mi si ferma un groppo alla gola. Busso alla porta senza ricevere risposta, così apro la porta senza pensarci due volte.
La stanza è enorme ed elegante, illuminata solo dalla luce del camino, e davanti ad esso vi è Lucifero che beve un sorso di vino.
Chiudo la porta dietro di me e mi sento dei brividi percorrere lungo la schiena, il battito del mio cuore accelera, torno in uno stato di confusione immenso ma poi mi calmo.
<<Che ci fai qua? Ti avevo dato ordine di sparire dalla mia vista>> dice freddo non degnandomi di uno sguardo.
<<Sembra che i tuoi consiglieri sono disperati per chiamarmi in aiuto>> dico fredda.
<<Sono solo degli sciocchi>> dice gelido versandosi altro vino nel bicchiere <<Immagino che in questi giorni non hai perso tempo per rivedere Michael>> dice pronunciando il nome dell'angelo con disprezzo.
<<Smettila di parlare in quel modo, io e Michael non ci vediamo più >> dico guardandolo.
<<E dovrei crederti? >> dice guardandomi.
<<Fa come vuoi tanto non mi credersti lo stesso>> dico guardandolo in cagnesco.
Passano attimi di silenzio imbarazzante. La sua presenza mi manda in un completo stato di confusione, ma un odore forte attira la mia attenzione. La gola inizia a seccarsi, iniziano a spuntare i canini, gli occhi si tingono di rosso. Ho sete.
Il profumo viene dalla direzione di Lucifero, un profumo dolce e caldo, un qualcosa di indescrivibile.
Lui intuisce e mi guarda curioso, prende la bottiglia e versa del sangue nel bicchiere per poi porgermelo.
Lo prendo bevendo il contenuto sotto lo sguardo incuriosito di Lucifero. Poso il bicchiere sul tavolo a disagio nel sentirmi osservata.
<< Da quanto non bevi?>> chiede questo serio.
<<Saranno due settimane....>> dico infastidita.
<<Due settimane? Sei una demone devi nutrirti prima di avere un attacco di sangue incontrollato>> dice rimproverandomi.
<<Certo come se ti interessa la mia salute>> dico acida.
Lui mi afferra per il mento e mi guarda con i suoi occhi color ghiaccio, cosa che non mi intimidisce affatto, intensificando la sua serietà .
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La Demone Di Fiamme - IN REVISIONE
ParanormalIN FASE DI REVISIONE Un luogo dove non è concesso amare. Dove i peccati predominano su qualsiasi cosa, leggi proibite, segreti mai svelati... Nel sangue si cela un legame che svela la dinastia di un antico Re, forte e misterioso...Lucifero. Angeli e...