Capitolo 9

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-Jo, smettila di bere.-Jack mi toglie l'alcolico dalle mani.
-Lasciami divertire!-mi stringo al ragazzo e scoppio a ridere.
-Sei ubriaca maledizione...-mi prende in braccio e si dirige verso l'uscita del locale.
-Cosa le stai facendo?!-chiede una voce profonda mentre la vista diventa appannata.
-È ubriaca. La sto portando a casa.-Gilinsky mi stringe saldamente tra le braccia.
-La porto io.-dice la voce.
-La porto io coglione e ora lasciami passare!.-
-Coglione a chi?!-sibila la voce.
-Con chi parli G?-bisbiglio sfinita.
-Nessuno piccola. Ora riposa.-le sue labbra si posano sulla mia fronte mentre mi viene voglia di rimettere.
-Devo...-comincio a dire ma in pochi secondi sono già fuori dal locale, con qualcuno che mi regge i piedi mentre sputo anche l'anima. Un profumo dolce, ma pungente arriva alle mie narici, un profumo che non è di Jack. Lo assaporo a pieno il profumo di Shawn.
-Grazie Shu...-sussurro.
-Prego Jo.-mi abbraccia.-Non bere mai più così, va bene?-
-Che te ne frega se bevo o no?-la mia voce è debole.
-Sei stronza anche da ubriaca, incredibile...-ridacchia.
-Lo prenderò per un complimento Shu...-mi lascio cullare dal calore del suo corpo fino ad addormentarmi.
La mattina dopo....
Apro lentamente gli occhi e mi guardo attorno, non riconoscendo la mia stanza. Le pareti sono blu, mentre il soffitto è bianco. Il letto matrimoniale è ricoperto da lenzuola azzurre che profumano di menta e alle pareti ci sono appesi dei dischi in vinile.
Dove cavolo sono?!
Poso i piedi sul pavimento freddo, vado davanti a un anta dell'armadio presente nella stanza e osservo il mio riflesso sullo specchio. Il trucco è sbavato, i capelli arruffati e una maglia bianca gigantesca mi copre. Una maglia gigantesca?!
Esco da quella stanza e subito riconosco l'ambiente in cui sono finita. L'appartamento di Cameron.
Vado verso il divano e vedo Shawn dormire beatamente. Sembra un bambino tranquillo e sereno e non uno stronzo, scorbutico e bipolare.
-Ciao Jo.-sussurra Cam.
-Hey.-sorrido.-Perché Shawn dorme sul divano?-
-Ha lasciato il letto a te anche se ho insistito per farti portare nella mia stanza.-
-Perciò quella è la sua stanza?-la indico con un cenno del capo.
-Esattamente.-continua a mangiare i cereali.
-Cosa ho combinato ieri?-chiedo massaggiandomi le tempie che pulsano.
-Hai bevuto come una sprovveduta, hai ballato sui tavoli e hai vomitato davanti al locale.-
-Perché mi ha portata Shawn a casa quando io stavo con Jack?-
-Ho preferito essere sicuro che saresti tornata sana e salva a casa.-la sua voce roca arriva alle mie orecchie.
-Grazie.-tengo lo sguardo basso.
-Jocelyn Evans mi sta ringraziando?! Non è possibile!-fa lo stupito e io rido.
-Ritiro subito quello che ho detto!-mi alzo dalla sedia.
-No no no. La smetto!-
Sorrido, vado nella stanza del mio migliore amico e rubo dal suo armadio una tuta. Faccio una veloce doccia e indosso i vestiti rubati dal mio migliore amico.
-Chi ti ha dato il permesso di indossare la mia roba Evans?-chiede Cameron restando seduto sul divano.
-Non mi serve il tuo permesso Dallas. Io faccio ciò che voglio!-e gli faccio la linguaccia.
-Ti accompagno a casa?-chiede Shawn.
-Se non disturbo...-
-Andiamo.-prende le chiavi della sua Ferrari e apre la porta.
-Grazie per avermi ospitata. A domani.-bacio la guancia di Cam e lo abbraccio.
-Non c'è di che principessa.-sorride, facendo sciogliere il mio cuore.
Esco di casa seguita da Shawn che mi fa salire sulla sua lussuosa auto e parte a tutta velocità.
-Ieri ho detto qualcosa di strano?-chiedo imbarazzata. Non ricordo tutto ciò che ho detto ieri.
-Hai detto che sono bellissimo, che sono figo e che  mi ami.-sorride compiaciuto. Ditemi che non l'ho fatto davvero e se l'ho fatto, scavatemi la fossa ora!
-Io non direi mai quelle cose, neppure se fossi ubriaca.-evito il suo sguardo e il ragazzo ride.-Che ti ridi?!-
-Non le hai dette quelle cose e ho scoperto che sei acida anche da sbronza.-sorride.-E poi ho scoperto che dormi come un ghiro, perciò ti ho dovuta cambiare come un bambino.-
-Tu cosa hai fatto?!-strillo.-Ma io ti ammazzo! Come ca..-
-Non mi interessava guardarti, ho visto ragazze mille volte più belle di te. Non avevo motivo di guardarti Jocelyn.-dice impassibile continuando a tenere lo sguardo fisso sulla strada.
Perciò lui trova più bella una di quelle barbie uscite male. Ok, io non sono l'icona della bellezza, ma qualsiasi essere vivente è più bello di quelle!
-Grazie per il passaggio Mendes.-dico fredda cercando di aprire la portiera, ma l'ha bloccata.-Apri.-lo osservo scocciata.
-Hai ricominciato a chiamarmi per cognome, mentre ieri non lo hai fatto.-mi guarda negli occhi facendo fondere il mio azzurro con il suo marrone.
-Ero ubriaca.-
-Allora ti ubriacheró spesso piccola Jo.-porta una ciocca bionda dietro all'orecchio.
-Non lo farai Shawn.-mi accarezza dolcemente la guancia e un brivido mi percorre il corpo.
-Mi hai chiamato per nome ragazzina. Vedi che si può?-
-Non mi chiamare mai più ragazzina.-assottiglio gli occhi a due fessure.
Sorride e mi apre.
-Vai ragazzina, prima che perda la calma e ti urli contro.-accende il motore.
Scendo dalla macchina senza neanche salutarlo e vado al mio appartamento. Che nervoso che mi fa salire quell'antipatico di Shawn.
Poi un flash di ieri sera mi arriva alla mente: il suo profumo, il suo calore, le sue braccia che mi avvolgevano delicatamente, le sue labbra che pronunciavano il mio nome e io che lo chiamavo Shu. Da dove ho preso questo soprannome? E perché l'ho usato? E perché continuo a pensare a lui?
Quanto lo odio, maledizione! 

Sunshine-La Luce In Fondo Al Tunnel{S.M.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora