Capitolo 39

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Il mio telefono squilla senza sosta sul comodino.
-Spegni quell'affare!-brontola Shawn mettendosi il cuscino in testa. Leggo il nome di Cameron sullo schermo e rispondo.
-Ciao Cam. Che succede?-
-Si sono fatti vedere quei bastardi.-dice freddo.
-Hanno detto qualcosa? Vogliono qualcosa?-mi alzo dal letto sotto lo sguardo di Shawn.
-No. Sono stati lontani da noi, ma ci hanno comunque lanciato uno sguardo.-
-Se vi minacciano vengo lì e..-mi ferma.
-Non cercano guai per ora.-
-Per ora...-sospiro.
-Come va lì? Shawn ti ha fatto qualcosa?-cambia argomento.
-Tutto apposto, non ti preoccupare. Ci sentiamo, ok?-
-Va bene principessa. Ciao.-chiude.
-Che voleva Dallas?-sbuffa Shawn abbracciandomi da dietro.
-Mi voleva avvisare di una cosa, nulla di che.-le sue mani, sotto la maglia gigantesca che indosso, salgono sulla pancia e la accarezzano. I brividi mi percorrono e il mio corpo si accende.
-Tu sei mia e lui deve capirlo.-dice in tono possessivo.
Sorrido e comincio a baciare il suo collo.
-Jo...-continuo con i baci umidi mentre il ragazzo comincia a perdere il controllo sul suo respiro.-Ti scongiuro...-mi attira di più a sé. Comincio a succhiare dolcemente la pelle del suo collo, producendo un mugolio nel ragazzo.-Cosa mi fai piccola?-chiede piano mentre mi sfiora.
-Sei solo mio Shu.-soffio sul mio "lavoro" e lo osservo soddisfatta.
Squote il capo sorridendo. Ha un sorriso da togliere il fiato, sul serio. È una cosa incredibile.
Ci facciamo una doccia, che lui vorrebbe fare con me ma io glielo vieto. Ci vestiamo e decidiamo di andare a fare colazione in un bar del paese. Ci prendiamo entrambi un caffè e dei biscotti e cominciamo a parlare tranquillamente.
Il mio telefono squilla per la seconda volta nella mattinata e io rispondo.
-Ciao papà. Che succede? Hai ricevuto visite non desiderate per caso?-mi preoccupo.
-No tesoro. Nulla del genere. Volevo soltanto chiederti quando avete intenzione di tornate tu e Shawn.-
-Non ne ho idea. Aspetta che chiedo.-stacco il telefono dall'orecchio e faccio la domanda al ragazzo.
-Quando vuoi tu Jocelyn. Possiamo stare qui quanto vuoi.-
Rimetto il telefono all'orecchio.-Torniamo tra qualche giorno.-
-Va bene. Salutami Shawn.-e chiude.
-Se vuoi andartene ora ce ne andiamo.-
-Non voglio. Qui posso stare con te senza nascondermi, invece a Toronto non capita.-dico.
-Possiamo fare in modo che succeda.-non mi guarda negli occhi mentre lo dice.
-Non avrebbe senso.-alza di scatto lo sguardo.-Non lo vuoi. Non ha senso provare se uno dei due non ne ha voglia.-mi pulisco la bocca con un tovagliolo.
-Chi l'ha detto che io non voglio?-si alza dalla sedia esattamente come faccio anche io.
-Basta guardare per capire.-andiamo verso la cassa a pagare.
-Significa che non ci vedi bene.-mi circonda la vita con un braccio.
-Ah sì?-mi appoggio a lui.
-Sì Jocelyn.-mi bacia la fronte mentre torniamo a casa.
-Ci vedo invece.-lo contraddico.
-Io voglio che tutti sappiano che siamo una coppia, che ci apparteniamo. Voglio che lo sappiano e che non ti guardino mai più, che non guardino lo spettacolo che sei. Tu sei solo mia.-mi bacia non appena entriamo in casa. Lo stringo a me trattenendo un sorriso.
-Jocelyn, io dovrei andare a fare visita a un mio vecchio amico d'infanzia. Vuoi venire con me o resti a casa?-non smette di abbracciarmi.
-Resto a casa Shu. Vai dal tuo amico e divertiti.-sorrido.
-Sicura? Vuoi che resti con te?-
-Vai Shawn. Non lo vedi da tanto, è giusto che restiate un po da soli e parliate. Io sarei il terzo incomodo. Vai.-
-Ok. A dopo.-mi bacia appassionatamente sulle labbra e poi esce di casa. Accendo la televisione e la lascio su MTV.
Prendo uno dei libri che mi sono portata dietro e comincio a leggere. Dopo un centinaio di pagine chiudo il libro e guardo ciò che mi circonda. Da quando sono arrivata qui non ho mai prestato molta attenzione alla casa. Ora è il momento buono di esaminarla. Guardo i mobili pregiati, i bicchieri di cristallo, il servizio da tè, le statuine di diversi materiali.
Si vede che questa casa, un tempo, veniva frequentata spesso. I miei occhi si muovono lentamente per il salotto accogliente e si fermano su una foto. È incorniciata in una cornice dipinta a mano e si vedono quattro figure.
Prendo quella foto e la esamino con più attenzione e calma. Ci sono un uomo, una donna e due bambini. La donna è veramente bellissima, magra, alta, occhi marroni e capelli castani molto lunghi. Indossa un vestito azzurro che le arriva sopra il ginocchio e ha un enorme sorriso sul volto.
L'uomo è alto, capelli neri e occhi marrone cioccolato. Indossa una semplice maglietta e un pantalone. Sul volto ha un sorriso che va da un orecchio all'altro, mentre tiene per la vita la donna.
Poi ci sono i due bambini, un maschio e una femmina.
Il maschio avrà sui nove anni, capelli castani e occhi cioccolato da paura. Sul volto ha un sorriso dolcissimo, veramente bello.
Si capisce che è Shawn da bambino. Era bellissimo, esattamente come lo è ora.
Shawn sta tenendo per mano una bambina sui sei o sette anni e..
-Che stai facendo Jocelyn?! Chi ti ha dato il permesso di ficcanasare?!-chiede Shawn arrabbiato. Rimetto la foto al suo posto e fisso il pavimento.-Rispondi cazzo!-mi fa voltare e mi stringe con forza per le spalle.
-Scusa.-sussurro.
-Chi ti ha detto che puoi farti i cazzi miei?! Te l'ho per caso detto io?!-nei suoi occhi vedo un velo di rabbia e dolore.
-Perdonami. Io...ti avevo riconosciuto in quella foto e mi sono fermata a guardarla. Eri bellissimo anche allora.-non lo guardo negli occhi mentre parlo, mi fa troppa paura vederlo così.
-Guardami.-mi ordina e io lo faccio timorosa.-Cosa vuoi sapere?-si addolcisce non appena i nostri occhi si incontrano.
-Non voglio sapere nulla. Se mi vuoi dire qualcosa va bene, ma non ti chiedo niente. Non sentirti obbligato.-
-Hai paura di me?-chiede piano.
-Non potrò mai avere paura di te Shu. Sei una persona fantastica di cui non avrò mai paura.-butto le braccia al collo e nascondo il viso nell'incavo del suo collo.
-Lo spero tanto.-dice tra i miei capelli.
-È così, senza "se" e senza "ma". È semplicemente così.-
-Lì avevo nove anni, era estate ed ero proprio nel giardino di questa casa.-ci stendiamo sul divano e Shawn mi fa mettere tra le sue gambe.-Quella è stata l'ultima vera vacanza in famiglia che ho avuto. È stata una vacanza stupenda.-sorride stringendomi tra le braccia.
-Grazie.-intreccio le nostre mani.
-Per cosa?-chiede chiaramente perplesso.
-Per esserti aperto con me. Grazie.-
-Sei stata tu la prima.-lascia un bacio umido sul mio collo.-Grazie per avermi ascoltato piccola Jo.-

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Sunshine-La Luce In Fondo Al Tunnel{S.M.}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora