Vedo mia sorella cadere al suolo davanti ai miei occhi e mi sento sprofondare. Esco allo scoperto e la prendo posando la schiena sulle mie ginocchia.
«Em... Oh mio Dio... T-tranquilla. É-é tutto okay» sono sotto shock. Vedo Emily che fa fatica a respirare. Le accarezzo il suo soffice viso, senza imperfezioni. Non posso piangere. Non davanti a lei.
«Em! Em! Guardami, non devi chiudere gli occhi, okay? Pensa a cose belle.» le dico soffocando un singhiozzo.
Alzo lo sguardo e ci sono dei secondi in cui vedo tutto sfocato, come a rallentatore. Da un lato vedo Ben che trascina Luke, ferito ad una gamba, dietro il divano. Dall'altro lato vedo il signor Parish che esegue un calcio rotante e fa cadere mamma per terra, prende la pistola e spara diritto al suo cuore. Da quel momento il tempo riprende ad andare avanti naturalmente.
Quando penso che sto per perdere mia madre ma un uomo di para davanti a lei, prendendo il colpo al posto suo. Riesco a vedere chi é con chiarezza.
«NOOO» grido d'istinto. Adagio Emily sul pavimento e corro da mio padre. «Papà...» sussurro al suo orecchio
«É tutto okay.» mi dice
«Sono molto fiera di te, piccola mia. Ti voglio bene»
E i suoi occhi si spengono. Accarezzo la sua gancia e chiudo i suoi occhi.
Sento qualcuno prendermi da dietro. Mi tappa la bocca con una mano mentre con l'altra mi punta una pistola sulla tempia.
«Muovetevi e la sparo una pallottola dritta al cervello» dice il signor Parish con molta cautela a mia madre. Con così tanta cautela che fa paura, sembra stia per esplodere. Mi dimeno ma lui stringe più forte da non permettermi di muovermi più.
Gli occhi di mia mamma sono pieni di paura. La paura di perdere di nuovo una sua bambina.
Luke si alza e "corre" (per quanto può con quella gamba) verso di noi.
«Non ti avvicinare ragazzo!» urla.
É lì che sento un'altro sparo.
•••
Mi guardo. Nulla. Non sento nulla. Non sono stata colpita io. La presa del signor Parish si allenta e sento un tonfo dietro di me.
Mi volto e lo vedo accasciato a terra. Dalla sua bocca esce sangue che bagna le sue labbra screpolate. Dietro di me, Ben é fermo con la pistola in mano. Un'unica lacrima sul suo viso.
Instintivamente vado da lui e lo abbraccio, lui fa cadere la pistola e resta immobile a fissare il corpo senza vita di suo padre. Non riesco a capacitarmi di ciò che ha fatto. Ha ucciso suo padre per me.
Di colpo si spalancano le porte e irrompono degli agenti con pistole puntate su di noi, anzi no, su Ben. Si separano bruscamente e io li seguo a ruota mentre portano Ben in un auto nera con i finestrini oscurati. Riesco a fermarli in tempo per parlare con lui.
«Aspettate!» urlo
«Ben! Dove ti porteranno?» chiedo preoccupata per quello potrebbero farli
«Tranquilla dolcezza, andrà tutto bene» mi dice posandomi una mano sulla guancia
«Ben non dirmi cavolate! Cosa succederà?» lui abbassa lo sguardo, mi prende le mani e poi mi guarda fisso negli occhi
«Probabilmente andrò in carcere per un paio d'anni» mi dice. No, non é possibile.
«Ma... tu sei dalla nostra parte. Non possono farlo, se sapessero quello che hai fatto per me...»
«No, Cassie guardami» faccio come dice
«Non dire nulla.»
«Cosa? Perché?»
«Non me lo merito. Non ti merito» poi un piccolo bacio sulla guancia. Luke era dietro di me per tutto il tempo.
«Trattala bene» dice Ben rivolto a Luke
«É quello che faccio sempre» dice cingendomi i fianchi
«Ben...»
«Hei, non piangere dolcezza» mi butto tra le sue braccia
«Ti amo» mi sussura lui all'orecchio.
E io ritorno dentro con Luke da mia sorella.
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Un Segreto Che Non Pensavo Mi Appartenesse //IN REVISIONE//
ActionPuò una semplice famiglia nascondere un segreto così grande e oscuro? Cassie Sullivan pensava di no, credeva che quel segreto non le appartenesse. Ma si sbagliava. [ATTENZIONE] STORIA IN REVISIONE‼️ Questa storia è stata scritta da me anni fa, il m...