Capitolo 44: Il mondo dei morti

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POV'S BACK: Corro verso la fine del corridoio, scelgo strade confuse. Destra, sinistra, destra, destra. "Questo castello è un labirinto" Di colpo compare davanti a me Crono che, come con Hope e Flora, mi prende per il collo.

Crono: «Non la troverai mai»
Back:« Perché?»
Crono: «Vedi ha deciso lei così, non volersi far più trovare»
Back: «Non dirmi che...»
Crono: « Ha fatto tutto da sola»

"Non può essere" Il suo braccio è fatto di dominio del buio, è nello stato in cui sono adesso, basta poco per controllarlo e farlo sbattere contro il muro. Cado a terra e con le lacrime agli occhi inizio a scagliare sfere buie alla cieca. Inizialmente sento di colpirlo, ma ad un certo punto, non lo vedo più. Qualcuno mi spinge contro il muro dalle spalle, per poi alzarmi e risbattere la mia testa nuovamente sul pavimento. Mi esce del sangue dal naso e inizio a capire che è lui ovviamente, vuole che io lo ascolti, ma le sue parole sono inutili.

Crono:« Sai figlia di Acqua, manchi tanto a tuo padre, quando lo vedo ogni volta, chiede pietà su di te. Mi fa proprio ridere, qualcuno crede che io abbia anche solo un pizzico di pietà?»
Cristal:« Ma che stai dicendo?»
Crono: «Io sono il re delle tenebre miei cari, io sono il re dei morti»
Back: «Vedi quindi anche mia madre?»
Crono: «Si, certo che la vedo, è soddisfatta perché ora non la posso più nemmeno sfiorare, ma con le parole ci so fare fidati. Le ho promesso che ucciderò sua figlia. Adam giusto? I tuoi genitori sono davvero delusi di te, hai scelto di lasciare i tuoi poteri dopo avermi ucciso, patetico»
Back: «Non ascoltatatelo»
Crono:«Adesso vedrai»

Sento delle scosse, simile a come quando Hope ci teletrasporta, queste però ti risucchiano il corpo e risulti sbigottito. Appena apro gli occhi intorno a me è bianco, come ci si immagina il paradiso nei film. Riconosco il padre di Cristal, i genitori di Adam, ma di mia madre non c'è traccia.

Crono: «Spero che tu testimoni di averli visti, se no non mi crederanno mai»
Natalia: «Noi non siamo delusi di nostro figlio, al contrario siamo orgogliosi di lui»
Crono: «Oh beh, tanto vi raggiungerà fra poco insieme a tutti gli altri»
Nettuno: «Nooo»
Crono: « No, no, no. Sempre no, ma dov'è la mia dolce metà?»
Dalia:« Io non sono più la dolce metà, sei un mostro»

Mi volto e la vedo. È ancora bella come una volta, ha capelli biondi raccolti, veste di grigio e in testa porta la corona del suo popolo. Mi viene da piangere forte, come un bambino con il solo desidero di abbracciarla.

Crono: «Hai un minuto»

Mi lascia andare ed io corro ad abbracciarla, scoppio a piangere forte, un pianto misto alla gioia di rivederla e il dolore di non sentirla.

Dalia: «Sssh non piangere Back, lo so che sei diventato fortissimo»
Back: «Perché lo hai fatto, avremmo potuto vivere come una famiglia io, te e le mie sorelle»
Crono: «Come se Hope fosse mia figlia»
Back: «Lo è; anche se ha un dominio diverso dal tuo non significa che non lo sia»
Dalia: «Vedi Back ..»
Crono: «Tempo scaduto»

POV'S HOPE: "Perché non riesco a reagire? Mi sento morire dentro, da quando quell' essere mi ha toccata, sento il sapore del sangue in gola, ho mal di testa e sento che se faccio qualcosa muoio"

«Hope ti senti bene?»
«Si Flora, come sta tua madre?»
«Non bene, non so cosa abbia, è in preda ad un attacco di mutismo»

"Ma che ci faccio qui? Devo andare con gli altri"

«Flora dobbiamo andare»
«Non posso lasciare mia madre da sola»

Finalmente sento che le forze iniziano a tornare. Mi alzo in piedi e mi teletrasporto velocemente, pensando a Madre Natura. Mi ritrovo nel suo ufficio, chiamo il suo nome ripetutamente e da dietro la librerie esce una sagoma, ma non si tratta di lei, ma della bibliotecaria della scuola. "Sempre meglio di niente"

Le prendo la mano, senza rispondere alle sue domande sul perché sono qui, là porto da Flora così da lasciare la madre in mani sicure e sagge. Prima di andarle da un bacio svelto sulla sua fronte e poi mi prede per mano. Non facciamo in tempo a rispondere alle domande della vecchia che ci teletrasportiamo nuovamente, ma quando apro gli occhi ci sono tutti, tranne che mio fratello e quel mostro.

Hope:« Dove sono loro?»
Jason: «Tu che ci fai qui?»
Saturno: «Flora, ti avevo detto di..»
Flora: «Mamma è in mani sicure, papà stai tranquillo»
Hope: «Qualcuno vuole rispondere alla mia domanda? »
Crono: «Eccoci»

Dal nulla compaiono, mio fratello con un viso pallido, sembra abbia visto un fantasma. "Che sta succedendo? Dove erano andati?"

Hope: «Back?»
Back: «Nostra madre non c'è più..»
Hope: «Ma che dici?»

Sento un vuoto dentro, uno sparo al cuore, è come se non avessi abbastanza aria per respirare e in più inizio a vedere sfuocato. Le gambe non mi reggono più, cado a terra a 4 zampe, cercando di tenermi con le braccia tremanti peggio di prima. Delle mani mi avvolgono in un abbraccio per posizionarmi dritta. Sento il calore avvolgermi, il respiro ritorna, ancora fiacco, con la consapevolezza che questa persona è sicuramente Jason, non riesco a trattenere le lacrime.

Crono: « Io non ho fatto nulla»
Back:«L'hai portata al suicidio mostro»

"La parola suicidio rimbomba nella mia mente. Perché è arrivata a tanto?"

POV'S BACK: Non controllo più la rabbia inizio a prendere per la gola Crono. "Crono, non mio padre". Stringo il suo collo nelle mie mani e lui non si difende nemmeno, ma vengo fermato dalle manme, mi dicono che verrà rinchiuso, ma io lo voglio morto. Interviene Flora a calmarmi.

«Hey Back guardami, ora tuo padre verrà rinchiuso lo portiamo via e non torcerà un capello più a nessuno»
«Non è mio padre, è un mostro, ha portato al suicidio mia madre e voglio ucciderlo con le mie mani»

Lo sguardo di Flora cade, sembra essere intimorita. Ascolto i pensieri spaventati di tutti quanti finché quello di mio padre si fa più importante di tutti, ma la testa mi fa impazzire.

Flora: "Ecco Flora stai zitta che è meglio tanto è inutile"
Hope: "Suicidio, sarà stata molestata, picchiata e ogni speranza di vivere è cessata"
Crono: "Ti lascio un po' di tempo per pensarci, so che mi stai ascoltando figlio mio, potrei ucciderli tutti, ma so che tieni molto a tutti, anche a colei che chiami sorella. Ti voglio far sapere che lei non è mia figlia, è vero siete nati lo stesso giorno, ma concepita da un altro, ma qualcosa di mio ha, un lato oscuro che può essere a mio vantaggio, un lato oscuro che ha dentro da quando e nata e ha iniziato a crescere quando.."

Back: «Parla a voce alta, così che tutti sentano»

Suspance

I Dominatori Degli Elementi: Nuovi Supremi (2022) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora