LA MIA FAN FICTION. perché si.

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...
Voglio provare a scrivere una fan fiction. Così a caso. Una storia senza nessun senso, piena di amore di passione e tucani.
Perché si.
...
Il titolo?

FENICOTTERI ROSA.
Oggi mi sono alzata dal letto, ho fissato la parete per qualche secondo e poi mi sono messa a raccontare la mia storia, così a caso. Leggo troppe fan fiction.

Mi presento. Io sono Dory e soffro di perdita di memoria a breve termine.

STOOP. Geltrude che cazzo stai a dì? Questa é la fan fiction Fenicotteri Rosa non Finding Dory!

Ma come? Non siamo sul set di alla ricerca di Dory?
Allora ho sbagliato.

rifacciamo.

Ciao io sono Geltrude.
Sono una figa power e visto che la scrittrice non ha voglia di scrivere milioni di parole per descrivermi USATE LA FANTASIA.

Vi lascio qualche secondo per immaginarmi in tutta la mia figaggine. Seduta su un letto dopo sei ore di sonno con un pigiama di Garfield comprato alla materna.

Ho 25 anni, ma vivo con mia mamma e vado in 4° elementare.
Ho fatto la primina.

-amore della mamma alzati tra 2 minuti devi essere a scuola-.
-si mamma!-
Cazzo sono in ritardo.
In 39 secondi mi vesto e esco di casa e arrivo a scuola in orario perfetto.

-ciao Geltrude.-
Lei è AHSKVEHDKBDJA la mia migliore amica, non è Italiana (anche se dal nome può sembrare).

-ciao teso- la saluto con un bacio sulla guancia.
-teso oggi sei proprio vestita di merda-
-anche tu amo-
Ci vogliamo molto bene.

Entriamo in classe e tutti i posti sono occupati tranne quello vicino al ragazzo più FIKO del mondo e quello vicino al cestino.
Visto che voglio tanto bene a AHSKVEHDKBDJA vado io a sedermi vicino al FIKO e a lei lascio la pattumiera.

La prof comincia a spiegare la tabellina dell'uno. Un argomento che io non ho mai capito, ma ovviamente non la ascolto minimamente e spio il mio vicino di banco.
Sta scrivendo su un quadernino con gli unicorni rosa con su scritto DIARIO SEGRETO, wow che uomo virile.

Allungo gli occhi per capire cosa scrive ma ho la vista di una foca con problemi quindi non vedo un ciufolo.

Il FIKO si gira verso di me.
Mi fissa qualche secondo.
-come ti chiami?-
-Geltrude-
-che nome di merda-
-grazie anche il tuo è meraviglioso-
Devo ricordarmi di chiedere a
AHSKVEHDKBDJA se sa il nome di questo FIKO così educato.

La lezione passa.
A mensa io e quella baldracca della mia migliore amica ci sediamo per terra perché non ce più posto nei tavoli.

Più in là vedo il FIKO che a quanto ho capito si chiama CAPPERO, che scrive su quel suo quadernetto.
Chissà che cazzo scrive.
Secondo me è ghei.

-AHSKVEHDKBDJA secondo te Cappero è gay?-
-no. Guarda. Quel suo quaderno  è così mascolino come fa a essere gay?-
-c'hai raggione.-

Mi giro e comincio ad abbuffarmi, mi sento osservata e scopro che Cappero mi stava guardando.
Sorrido con tutto il cibo ancora in bocca e lo saluto.
Lui alza il dito medio.

Mi ama me lo sento.

PERCHÉ?! WHY?!  SputtamentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora