Il peggio (parte due)

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Mi faccio avanti verso la porta con coraggio anche se vengo immediatamente bloccato dal rumore proveniente da questa stessa porta. Qualcuno dall'altra parte sta bussando. <<Aiuto! Tiratemi fuori di qui!>> implora anche se con un tono di voce basso. E' la ragazzina che ho visto pochi istanti fa dalla serratura. Jasper mi appoggia la mano sulla spalla per diffondermi coraggio, e io mi giro verso di lui. <<E' la ragazza che ho visto.>> gli sussurro prestando attenzione a non farmi sentire dalla ragazza dietro la porta. Subito dopo Erik, come colto da una scossa, si mette a sbirciare dalla serrature come ho fatto io. <<Chi sei? Come ti chiami? Puoi dirmi il tuo nome?>> chiede con un tono di voce morbido e leggero, premuroso. <<Erik! Sei tu!?>> la voce della ragazza inizia a raffreddarsi e a spezzarsi in un pianto. <<Mi dispiace... . Non riesco a capire chi sei.>> fa Erik mortificato. Allora la ragazza inizia a battere più forte sulla porta come se bastasse a sfondarla. <<Ti prego Erik tirami fuori! Sono io! Sono Nancy!>> supplica la voce adesso arrabbiata, impaziente di uscire. <<Erik.>> fa Julie. <<La conosci?>> continua. <<Sì.>> risponde lui senza smuoversi di un millimetro. <<Fa qualcosa. Parlale!>> lo rimprovera Chiara. <<Nancy. C'è qualcun'altro sveglio li con te?>> continua allora Erik. <<Cosa?>> chiede Nancy spiazzata. <<E io cosa diavolo ne so! Cristo Erik fammi uscire!>> continua subito dopo. <<Ci serve sapere quanti siete!>> taglio corto io avvicinandomi di più. Lei smette di prendere a pugni la porta. <<Dicci se ci sono altri svegli e noi ti apriremo.>> interviene Jasper. <<Ma qui dentro è tutto buio.>> dice Nancy piagnucolando. <<Aspettate, accendo la luce.>> continua con filo di voce. Si sente il click dell'interruttore. Subito dopo la ragazza scoppia in un mare di lacrime. Erik si tira su. <<Cosa ci avete fatto!?>> chiede agghiacciata dalla vista del cumolo di cadaveri. <<Concentrati!>> La riprende Erik. <<Vedi qualcuno sveglio?>> insiste poi dopo pochi secondi. <<No.>> annuncia Nancy alla fine.

Penso sia il caso di liberare questa poveretta, ma la porta è chiusa a chiave, e la chiave ce l'ha Julie. <<Julie.>> dico. <<La chiave.>> continuo. Ma lei mi osserva interdetta, con uno sguardo abbastanza rigido e di negazione. <<No.>> mormora poi. Erik si gira allarmato sentendo la risposta della comandante. <<La chiave.>> ripeto con un tono duro. Passano altri secondi di silenzio. <<Julie. Per favore. Nancy dice che lei è l'unica ad essere sveglia.>> la imploro. Lei ci pensa su un po'. <<E' troppo pericoloso.>> conclude. Mi preparo a ribattere ma Erik si sta scaraventando contro Julie con un'espressione poco amichevole. I suoi occhi sono un profondo d'ira e i peli sulle sua braccia si sono drizzati. Arriva a un centimetro da lei ma non le poggia neppure una mano sul corpo, si limita ad agguantarla con gli occhi. <<Se non vai a prendere la chiave disattivo la bomba.>> dice rigido, facendo intendere di non star affatto scherzando. Julie non la prende bene e per allontanare il ragazzo da lei gli molla un ceffone che infatti lo fa arretrare di tre passi. Chiara corre a soccorrerlo, ma viene respinta.

Allora Erik si mette una mano in tasca, ed estrae un coltello dall'aria minacciosa. Julie ne resta indifferente e un tantino divertita, invece noi altri assistiamo alla scena tutti con la medesima espressione agghiacciata. Silenzioso come un topo, passo dopo passo, puntando il coltellaccio verso Julie, Erik si sta avvicinando a noi. Quando è abbastanza vicino allunga la mano libera verso Christine e nell'arco di un secondo si ritrova a puntarle il coltello sulla gola. E' la seconda volta che succede. Christine non si dimostra affatto turbata, c'è già passata e sa che in fondo Erik è un pezzo di pane, ma allora perché? Io e Jasper abbiamo il tempo per uno dei nostri sguardi interrogativi prima che Erik parli. <<La uccido. Vado a disattivare la bomba e la uccido. Perchè io so come si fa a disattivarla. Ma non so più attivarla. Solo Christine ne è capace, ma io la ucciderò subito dopo aver messo fuori gioco la bomba. A meno che tu non apra quella porta.>> minaccia Erik mentre, tenendo Christine incollata a lui con il coltello sul collo, si sta avvicinando all'ascensore che ha vicino la bomba. Julie cancella la sua espressione divertita facendo spazio ad una faccia spaventata. Erik è arrivato alla bomba. E sta comprimendo sempre di più il coltello sul collo di Christine. Allora Julie inizia a correre verso Christine ed Erik per cercare di recuperare la bomba, chiave della nostra salvezza. Ma Erik ha perforato il collo di Christine con un lieve taglio e poi le ha sferrato una ginocchiata sulle gambe facendola cadere in ginocchio in un urlo di dolore. Questo ha fermato Julie, che ha smesso di correre intuendo che se avesse fatto un altro passo Erik avrebbe ucciso Christine e subito dopo avrebbe anche disattivato la bomba, che solo Christine sa attivare.

STORIA DI UN PECCATODove le storie prendono vita. Scoprilo ora