FAN FICTION DIVERGENT: rapimento di Tris (completa)

Capitolo 11

TRIS 

David ha ordinato di rapirmi. La cosa non mi stupisce. Ha ucciso una fazione intera per i suoi interessi, non si farebbe problemi a far torturare una persona. Il supervisore di Mattew non l'ho mai visto, non so come si chiami, non so chi sia, ma credo che sia simile a David. Farebbe di tutto per risultare vantaggiato. Come Peter. Anche lui ha perso la memoria ma di sua spontanea volontà, me l'ha raccontato Tobias. Secondo me puoi anche non ricordare più niente, ma non puoi cambiare la tua natura, e Peter è cattivo di natura. Ma apprezzo il tentativo.

Ciò che mi preoccupa di più sono le informazioni che ha recuperato Evelyn. Se David non ha perso la memoria è possibile che metta in atto i suoi piani, qualunque essi siano. Ma se davvero lui si ricorda tutto il supervisore di Mattew non mi avrebbe scaricata ai confini di Chicago. Avrebbe continuato i suoi esperimenti. D'altronde Tobias è riuscito a liberarmi dalla simulazione. Il siero non ha fatto completamente effetto su di me. No, sicuramente ci sarà stato un errore.

Tobias si sta mettendo in contatto con Evelyn. Non capisco perché lei non si sia fermata per spiegarci tutto. Insomma se quello che c'è scritto è vero bisogna assolutamente fermare David, qualsiasi cosa abbia in mente. Evelyn torna all'appartamento quasi subito. Forse non era tornata a casa, forse è uscita solo per lasciarci chiarire tra di noi. Mi sorprende tutta la sua comprensione, mi ricordo che fino ad un anno fa mi odiava, o quasi.

"Che significa che David sta proteggendo il supervisore di Mattew? Dovrebbe aver perso la memoria, non si dovrebbe ricordare di lui." Chiede Tobias.

"Dovrebbe, infatti."

"Dove hai trovato queste informazioni?" chiedo ad Evelyn.

"Ho chiesto a Mattew come si chiamasse il suo supervisore. Il suo nome è Gerrard. Poi ho controllato sui database di tutte le città."

"Come fai ad aver accesso ai database?" le chiedo. Non sono sospettosa. Sono solo curiosa.

"Johanna mi doveva un favore, perciò mi ha dato tutte le password necessarie... comunque ho scoperto che è scappato a Providence con il nome di Simon. Sui database il nome è associato ad una foto e Mattew mi ha confermato che è lui." Sulla cartellina c'è una sua foto. L'ho visto alla riunione del consiglio, ma non ci avevo fatto molto caso. Quindi quello che mi ha rovinato la vita insieme a David si chiama Gerrard. Lo odio. Vorrei fossero entrambi morti.

"E come hai scoperto che David lo protegge, insomma, che ricorda tutto?" chiede Tobias.

"Questo è stato più difficile da scoprire. Ma ho trovato sul database del Dipartimento che possedevano un antidoto al siero della memoria. Molti furono rubati dai ribelli GD ma David ne aveva uno di scorta. Infatti risulta che inizialmente ne possedevano venti flaconi. Ma alla rapina ne rubarono diciannove e i ribelli hanno confermato che non ce ne erano altri. L'unico ad aver accesso alla sala dei sieri era David. Dopo la prima rapina ha istallato il sistema di sicurezza che ha ucciso Caleb."

Mi viene un nodo alla gola. Caleb è morto perché voleva ripagare il debito che aveva con me. Avrei dovuto fermarlo.

"Quindi è vero. David non ha perso la memoria." Mormora Tobias.

"Allora perché Gerrard mi ha liberata? Se David non ha perso la memoria i loro accordi sono ancora validi. David è ancora a capo del Dipartimento. E loro non avevano finito gli esperimenti. Ce l'avevano quasi fatta. Il siero non ha fatto del tutto effetto su di me, ma c'erano quasi..."

"È a questo che volevo arrivare Tris. Inizialmente Gerrard è stato informato da un altro membro del consiglio che David aveva perso la memoria. Prima nessuno sapeva la verità. Ma credo che sia questione di tempo. Presto David saprà che tu sei libera e vorrà continuare gli esperimenti. Tornano a prenderti Tris!"

No no no, non possono. Mi ritornano in mente tutte le torture tutte le sofferenze. Il terrore mi assale. Mi metto le mani sui capelli e mi piego su me stessa su un angolo della stanza. Tobias mi raggiunge. Sta dicendo qualcosa ma non lo sento. Ho paura. Sto piangendo, sto tremando. Ora mi sto graffiando la faccia mentre mi tappo le orecchie con forza. Tobias mi ha preso le mani e le allontana dalla mia faccia. Cerco di liberarle. Lui molla la presa mi copro gli occhi e continuo a singhiozzare.