Capitolo 3

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 *UN ANNO E MEZZO DOPO*

CHRISTINA

Oggi devo fare da scorta ad un gruppo di ex Eruditi che vogliono studiare il terreno danneggiato dalle piogge acide. Anche se le fazioni non esistono più il modo di pensare di ogni cittadino di Chicago non è cambiato. La maggior parte degli ex Intrepidi, ad esempio, sono entrati a far parte del settore sicurezza, come me. Gli ex Eruditi non hanno perso il vizio di voler rispondere a tutte le domande scientifiche che si pongono. L'unica differenza significante è che c'è la pace, quella vera, e i divergenti non sono perseguitati dalle autorità.
Ma ai confini della città troviamo una ragazza in condizioni penose distesa a terra, ancora viva. Sta cercando di aggrapparsi ad un palo (che probabilmente in precedenza era un cartello) per rialzarsi ma non si regge in piedi. Forse era un abitante della Periferia che si vuole trasferire a Chicago. Strano. Ormai la Periferia è disabitata. Quasi nessuno vive nella povertà adesso. Forse lei fa parte di quella bassa percentuale. Quando tenta di rialzarsi ci guarda e ho riconosciuto un volto familiare... Tris. Mi sale un nodo alla gola. Non ho ancora superato del tutto il dolore per la sua morte. Ma quella ragazza le assomiglia veramente tanto. Scuoto la testa e raggiungo gli altri ex Eruditi e altri uomini della scorta. Ma quella ragazza continua a fissarmi, dal terreno. Mi rigiro. Mi ricorda troppo Tris. Ma lei è morta. Sbatto le palpebre per scacciare le lacrime e proseguo. Ma quella ragazza mi chiama a fatica per nome "Christina!" mi giro di scatto. Noto che la ragazza è coperta di lividi. La guardo in faccia. È Tris. Scuoto la testa. Mi volto verso il gruppo di ex Eruditi che mi sta fissando. "È morta" mi ripeto "lei non c'è più". Mi rigiro per guardarla e sta cercando di raggiungermi strisciando per terra. Come sa il mio nome? Più la guardo e più riconosco Tris. La raggiungo. Anche se so che non è lei mi fa male vederla strisciare per raggiungermi. La guardo e lei ripete il mio nome. Anche se è molto debole riconosco la sua voce.

"Tris" sussurro. Lei annuisce e accenna ad un sorriso. È lei. Ma Tris è morta un anno e mezzo fa in seguito ad un'esplosione. La cosa però mi fa pensare... non ne abbiamo mai avuto la certezza che lei fosse morta davvero e oltretutto il suo cadavere non fu mai ritrovato. La aiuto ad alzarsi. Lei prova ad abbracciarmi ma non ci riesce, è troppo debole.

"Tris, sei tu?" mormoro. Lei, a fatica, risponde "Sì, sono io Christina!" La abbraccio. Lei però geme. Forse le ho toccato una ferita. Un paio di uomini della scorta mi aiutano a metterla in una brandina e la riportiamo a Chicago nell'ospedale più vicino. Non ci posso credere. Per un anno e mezzo ho creduto che la mia migliore amica fosse morta, ho sofferto ma lei è sempre vissuta. Che fine aveva fatto? Chi l'ha ridotta in quello stato? Perché?

Appena mi accerto che stia bene vado a chiamare Quattro. Mi sorprende il fatto che non lo abbia nominato ma non ha parlato molto con nessuno. È coperta da lividi. Cosa le sarà successo? 

FAN FICTION DIVERGENT: rapimento di Tris (completa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora