Erano le 15:30, e quel giorno Taehyung avrebbe avuto la sua prima esperienza come psicologo.
Era tutta la mattina che ci pensava.
Rimuginava e rimuginava sul come avrebbe fatto a lavorare con un ragazzo schizofrenico. Era ed è sempre stata una delle patologie più complesse e con le più grandi sfaccettature.'Ce la farò?' Continuava a chiedersi mentre aspettava che il padre si preparasse per scendere. Lo avrebbe accompagnato lui. Così da presentarlo al ragazzo, e poi lasciarli soli. Magari il padre avrebbe parlato un po' con la madre del ragazzo. Per poter parlare del figlio.
"Hai preso tutto, Tae?"
"Sisi, possiamo andare?"
"Possiamo andare" ribattè il padre ed uscirono di casa.
Saliti in macchina, proseguirono il loro tragitto in silenzio, fino a che al padre non iniziarono a luccicare gli occhi.
"Papà... Che ti prende adesso?" Chiese il figlio guardandolo con sguardo ironico.
"Lo so lo so... È che... Non posso ancora credere che stai per diventare a tutti gli effetti uno psicologo"
"Papà!" rise e gli diede un leggero colpo al braccio "Non sono ancora niente, per ora! Prima fammi lavorare con questo ragazzo e poi vedremo se quello che dici è vero"
"Va bene va bene" tirò su col naso cacciando via le lacrime di gioia e accostò la vettura una volta arrivati a destinazione.
Bussarono alla residenza Jeon e venne ad aprire una donna né troppo anziana né troppo giovane.
"Salve signori Kim" gli sorrise "Prego accomodatevi" si spostò facendoli entrare.
"Salve signora Jeon, come sta oggi?" Gli chiese il padre di Taehyung. Qualche giorno prima, loro due avevano parlato al telefono. Parlando più che altro di Jungkook e delle sue problematiche.
"Oggi sta bene fortunatamente" rispose la donna. "Siete capitati nel giorno giusto"
"Menomale.."
I Kim, preceduti dalla donna, entrarono silenziosamente nella stanza del ragazzo.
"Kookie. Sono arrivati i signori di cui ti parlato l'altro giorno. Ricordi?" La donna si avvicinò al figlio, seduto sul suo letto con le gambe incrociate, intendo a scarabocchiare qualcosa sul suo quaderno.
Il ragazzo non rispose, se non dopo due richiami della madre. Alzò la testa e annuì.
"Mi raccomando, cerca di non essere scortese con loro. Fai il bravo"
"Si eomma" rispose chiudendo il quaderno e cercando di accennare un sorriso, ma con scarsi risultati.
"Ci vediamo dopo, io sono in cucina"
"La raggiungo presto signora Jeon" disse il signor Kim. "Allora Jungkook" si rivolse al ragazzino. "Io sono Kim Namjoon, e lui mio figlio Taehyung. La mamma dice che ti ha già parlato di noi. Beh, noi saremo coloro che si prenderanno cura di te e della tua... Ecco..."
"Malattia" lo interruppe il ragazzo.
"Beh si, proprio così. Ti aiuteremo noi Jungkook. Puoi stare tranquillo"
Jungkook lo guardava con uno sguardo più vuoto che altro. Inclinando la testa e osservando ogni centimetro del corpo di Taehyung, mettendolo a disagio.
"Lui sarà quello che si prenderà cura di te materialmente. Sarà lui il tuo psicologo. Tutto ciò che ti passa per la testa, tutto ciò di cui ti vuoi lamentare, tutto ciò che vorresti fare, la dirai a lui" poggiò una mano sulla sua gamba, sorridendo al ragazzino.
STAI LEGGENDO
Schizophrenia [[Kth.Jjk]]
Fanfiction- SCUSATE PER EVENTUALI ERRORI (sia di battitura che incoerenza) REVISIONERÒ IN UN SECONDO TEMPO - Negli adolescenti, i sintomi della schizofrenia sono simili a quelli dell'adulto, ma più difficili da riconoscere, in quanto abbastanza problematici...