Svariati istanti dopo i due si staccarono, mantenendo però i loro sguardi incatenati.
Il minore, una volta calmato, respirava normalmente. Deglutiva rumorosamente mentre era bloccato sul maggiore, non sapendo cosa dire o come reagire.Il maggiore sapeva che quello che aveva fatto era sbagliato, ma di certo non c'era altro modo per aiutarlo e per fermare quell'attacco di panico.
Ma in fondo, a Taehyung non era dispiaciuto affatto quel bacio. Anzi.....non aspettava altro da quando aveva incrociato lo sguardo del minore e delle sue labbra.Per Jungkook invece, fu come un giro sulle montagne russe. Scombussolante all'inizio, ma bellissimo e pieno di emozioni subito dopo.
Aveva finalmente sentito che sapore avevano quelle labbra che aveva fissato per fin troppo tempo. Non aveva mai ricevuto un bacio da nessuno, e di certo non ne aveva mai dato alcuno. Non sapeva come funzionassero queste cose. Neanche ne sapeva il significato. Era un adolescente si, ma era come se avesse avuto l'età di un bambino di 7 anni.Era sempre stato rinchiuso nella sua bolla di cristallo, con pareti spesse e porte chiuse a doppia mandata.
Era questo che la sua patologia gli offriva.
A parte andare a scuola, studiare e disegnare, Jungkook non faceva poi molto.
Qualche volta si dedicava alla musica e giocare ai videogiochi. Ma dopo non molto si stancava o si confondeva, perciò abbandonava tutto ed entrava in un pianto isterico.Non aveva mai avuto nessuno che gli avesse dato tutte quelle attenzioni all'infuori dei genitori. E quando gliele davano loro, gli dava fastidio. Perché lo facevano sentire un bambino.
Lui ha sempre voluto sentirsi più grande di quanto potessero pensare gli altri, anche se la sua malattia non glielo permetteva. Aveva problemi di comunicazione, doveva dormire almeno tre volte al giorno esclusa la notte, doveva avere qualcuno che lo aiutasse a vestirsi, a mangiare, a spronarlo ad alzarsi dal letto, a lavarsi i denti, a farsi un bagno. Aveva costantemente bisogno di qualcuno che lo aiutasse. Ovunque lui andasse, qualsiasi cosa lui facesse. E forse era buono per lui avere trovato Taehyung. Uno psicologo che si prende cura di lui.
Ma uno psicologo rimane sempre uno psicologo. Più grande di te e che puoi vedere solo per poche ore al giorno o alla settimana.Per Jungkook, Taehyung poteva essere un'ancora di salvezza. Grazie alla cui, poteva uscire dalla sua bolla e aprire il suo cuore, rimasto chiuso per fin troppo tempo.
E il primo che poteva per primo prendere la chiave di quel lucchetto era solo Taehyung.
L'unico che riusciva a capirlo e che non voleva semplicemente aiutarlo, ma stare con lui. Stare con lui perché lo voleva. Perché lui lo faceva sentire bene. Lo faceva sentire una persona migliore, responsabile.Era letteralmente un suo compito, affidatogli per mettere alla prova i suoi studi.
Ma per Taehyung stava diventando qualcos'altro. Ben oltre un semplice paziente.
Sapeva che Jungkook era speciale e voleva in qualche modo farglielo capire.
Forse per loro due non si sarebbe potuto far nulla, ma lui non voleva comunque tirarsi indietro."P-perché l'hai fatto?" Fu Jungkook il primo a parlare.
Qualche momento dopo Taehyung rispose "Perché avevo bisogno di farti calmare il battito cardiaco. Era troppo veloce e avevo bisogno di qualcosa che ti avrebbe potuto mozzare il fiato....Ho avuto ragione" sorrise leggermente subito dopo.
"Oh...uh...mh...B-beh ci sei riuscito.." Balbettò Jungkook riportando il suo sguardo altrove.
"Ti ha dato fastidio?" Chiese calmo il maggiore.
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Schizophrenia [[Kth.Jjk]]
Fanfiction- SCUSATE PER EVENTUALI ERRORI (sia di battitura che incoerenza) REVISIONERÒ IN UN SECONDO TEMPO - Negli adolescenti, i sintomi della schizofrenia sono simili a quelli dell'adulto, ma più difficili da riconoscere, in quanto abbastanza problematici...